01 - La crisi del linguaggio architettonico classico e della classicità.
02 - La metropoli del XIX secolo: il linguaggio architettonico della città moderna.
Parigi: dalla «ville classique» agli sventramenti di Haussmann, 1853-1858. Vienna, la creazione del Ring, 1858. Il piano Cerdà di Barcellona, 1859. La nascita della cultura urbanistica nel ‘900: New York e lo zoning code, 1916.
03 - Secessione e Art Nouveau: Vienna, creazione del Ring 1858.
Joseph Maria Olbrich: Palazzo della Secessione, Vienna 1898; la Colonia di artisti di Darmstadt, 1901; casa Feinhals, Colonia1908. Joseph Hoffmann: Palazzo Stoclet, Bruxelles 1904; villa Skywa, Vienna 1913. Art Nouveau. Victor Horta, Casa Tassel 1893 e casa Solvay 1895, Bruxelles. Hector Guimard, ingressi della metropolitana di Parigi, 1900. Charles Rennie Mackintosh, Scuola d'arte, Glasgow 1898. La modernità eccentrica di Antoni Gaudì.
04- Gustav Klimt: i dipinti del Burgtheater di Vienna; le opere del periodo della Secession e la serie dei ritratti. La “costruzione moderna” di Otto Wagner: Ankerhaus, 1895; Maiolikahaus, 1898; Postparkasse, 1903; chiesa am Steinhof, 1905; il piano regolatore di Vienna, 1910.
05- Adolf Loos: il linguaggio dei materiali
La teoria: "La moda maschile"; "Ornamento e delitto"; "Arte nazionale"; "Il povero ricco"; "Il principio del rivestimento"; "Mastro sellaio"; "La città di Potëmkin"; "I superflui"; "Gli interni della Rotonda"; "Vetro e argilla".
Architettura: l’edificio sulla Michaeler Platz, 1910; casa Steiner, 1910. Café Museum, 1899; casa Scheu e casa Horner. Psicologismo funzionale e raumplan: casa Tristan Tzara, 1926; progetto per Josephine Baker; villa Moller e villa Müller, 1930.
06- La «Scuola di Chicago», la struttura in acciaio, la soluzione formale classicista, la teoria di Louis Sullivan sulla forma del grattacielo e gli sviluppi newyorkesi (1900-1920). F. L. Wright: la pianta libera nelle «prairie house»: Willits House, 1902; Robie House, 1909; la drammatizzazione formale di Kaufmann House, 1937.
07 - Frank Lloyd Wright. Il confronto con il principio della macchina, con la città e la natura
La tecnologia del textil block, Millard House, 1923. Gli esperimenti modulari, Honneycomb House, 1936. La ricerca di organicità con il luogo: Pauson House, Arizona 1939 e Jacobs House II, Winsconsin 1944. Il Johnson Company building, Racine 1939; il Guggenheim Museum, New York 1946-1959. L’ideologia antiurbana: Broadacre city.
08 - De Stijl e Ludwig Mies van der Rohe
De Stijl (1917): Van Doesburg, Piet Mondrian. Casa Schröder di Gerrit Rietveld, Utrecht 1924. Paul Scheerbart, Glasarchitektur, 1914. Il tema del riflesso nei grattacieli di vetro di Mies van der Rohe del 1921 e 1922. Il progetto di casa in mattoni e la pianta libera del Padiglione tedesco per l’Esposizione di Barcellona, 1929; villa Tugendhat, Brno 1930. L’architettura del «quasi nulla»: casa Farnsworth, 1946.
09 - Ludwig Mies van der Rohe: il principio del “Less is more”
La Crown Hall, Campus IIT, Chicago, 1950; la Galleria Nazionale di Berlino, 1962. Il Concorso per il Chicago Tribune, 1922. Il grattacielo americano negli anni 1930. La forma architettonica del grattacielo: il Lake Shore Drive Apartements, Chicago 1949 e il Seagram Building, New York 1954. Gordon Bunshaft, Lever House, New York 1952.
10 - Walter Gropius: il linguaggio funzionalista
Architettura e industria: il Werkbund. Peter Behrens, Fabbricha turbine AEG, Berlino 1909. Gropius: la Fabbrica Fagus,1914. La teoria delle Baukasten Im Großen, 1922. Marcel Breuer, "Forma e funzione", 1924. Architettura funzionalista: Casa Auerbach, 1924; la scuola del Bauhaus, Dessau 1925; i principi tayloristici nel quartiere Törten di Gropius, 1926 e il confronto con il quartiere Eigen Haard ad Amsterdam di Michel De Klerk, 1913-1921.
11- Il cemento armato, la ricerca della forma pura e il linguaggio razionalista.
Cemento armato: brevetti Monier 1867, 1878 e Hennebique 1892. Auguste Perret: casa in rue Franklin, Parigi 1903; Casa Braque, Parigi 1927; Musée des Traveaux Publics, Parigi 1936. Le Corbusier, la ricerca della pianta libera: Casa Dom-ino, 1914; la rivista "L'Esprit Nouveau" e la ricerca della forma pura; villa Stein a Garche, 1926; villa Baizeau, Cartagine 1928; villa La Roche, Parigi 1925; villa Savoye, Poissy 1929. Il Padigione svizzero nella Città universitaria di Parigi, 1937.
12 - La diffusione dell’architettura razionalista. Italia: Giuseppe Terragni
L’esposizione al Weissenhof di Stoccarda, 1927. I CIAM. Mostra “International Style”, New York 1932. Razionalismo e funzionalismo. Richard Neutra, Lovell House, Los Angeles 1929. Cultura architettonica in Italia: il razionalismo di Giuseppe Terragni a Como: Novocomum, Como, 1927; Casa del Fascio, 1932; Asilo infantile Sant’Elia, 1934.
13- Le Corbusier, l'Unità d’abitazione di Marsiglia, 1945-1952
Modelli ed esperienze di riferimento: dalla città giardino di E.Howard, 1902 alle e new towns; dalle Siedlungen tedesche alla teoria della casa alta di Gropius, 1929. Le Corbusier e l'idea di città moderna: Ville Radieuse e il Piano di Algeri, 1931. La teoria del “modulor”. Sviluppi della ricerca lecorbusieriana: Quartiere Gallaratese a Milano di Carlo Aymonino, 1967; Nemausus a Nîmes di Jean Nouvel, 1987; il Silodam ad Amsterdam di MvRdV, 2002. I “Grands Ensembles” francesi.
14 - Le Corbusier, Cappella di Ronchamp, 1950
L'avanguardia artistica espressionista e la Torre Einstein di Erich Mendelsohn, Potsdam 1920. Le Corbusier: la teoria dell’“architettura acustica” e degli “oggetti a reazione poetica”. Continuità e sviluppi dell’architettura espressionista: Hans Scharoun, Filarmonica di Berlino, 1956; Jørn Utzon, Opera House di Sydney, 1957; Giovanni Michelucci, Chiesa sull’Autostrada del Sole, Firenze 1968. La ricerca della sintesi: Le Corbusier, il piano di Algeri, 1931 e il Campidoglio di Chandigarh, 1952.
15 - Superamento del linguaggio razionalista: Louis Kahn - Tadao Ando - Mario Botta
Il processo progettuale di Kahn: dall’idea all’edificio; la First Unitarian Church, Rochester 1959; la teoria del "rudere" e il progetto per il Consolato americano in Luanda, 1959; la Biblioteca Philips Exeter Academy, Exeter 1972; il Centro governativo di Dacca. Ando: Casa Azuma, Osaka 1975; Casa Koshino, 1979; teoria del "Concreto e astratto", 1992; Casa Ito, 1990; Cappella della Luce, Osaka 1989; l’arte dell'origami: magazzino hhstyle, Tokyo 2006 e 21 Design Sight, Tokyo 2007. Museo di Arte Moderna di Fort Worth, 2002. Mario Botta: Casa a Cadenazzo, 1970; Casa Medici, Stabio 1981; Chiesa di Mogno, 1996.
16 - Il linguaggio dell’ingegneria: Henry Neville - Gustav Eiffel - Robert Maillart - Pier Luigi Nervi
Principio di efficienza ed economia. I ponti a trave reticolare di Henry Neville. Eiffel: la Tour Eiffel di Parigi, 1889; Maillart: ponte Zuoz, 1901 e ponte Salginatobel, 1928; Pier Luigi Nervi: Stadio di Firenze, 1932; il Palazzetto dello Sport di Roma, 1956; pilastri a geometrie rigate; solai a nervature; Grattacielo Pirelli, Milano, 1955.
17 - I linguaggi dell’architettura organica e Alvar Aalto
Il Brutalismo. “F.L.Wright: 60 years of Living Architecture”, mostra a Palazzo Strozzi, Firenze, 1951. Concetto di "fine art" e "formative art" di Walter Curt Behrendt, 1937. Bruno Zevi, "Verso un’architettura organica", 1945; "Il linguaggio moderno dell'architettura", 1973. Ludovico Quaroni: chiesa Sacra Famiglia a Genova, 1956; Mario Ridolfi a Terni. Alvar Aalto: linguaggio funzionalista nel Sanatorio di Paimio, 1932; linguaggio organico di villa Mairea, 1938; la ricerca di forme plastiche: Baker House al MIT , Boston 1947; Centro culturale di Wolfsburg, 1957; casa a torre di Brema, 1958. Scarpa: Casa Ottolenghi, 1984, Tomba Brion, San Vito di Altivole, 1975; Banca Popolare di Verona, 1973
18 - Nuove avanguardie. La ricerca del linguaggio architettonico della megalopoli
Le megastrutture: il Piano di Tokyo di Kenzo Tange, 1960; Gruppo Metabolist 1960, K. Kurokawa, Nakagin Capsule Tower, Tokyo 1972. Ludovico Quaroni: la teoria del metaprogetto, Quartiere CEP, Barene di San Giuliano, 1959. Kahn, Piano per Philadelphia. Corviale a Roma di Mario Fiorentino, 1972. Le invenzioni di Richard Buckminster Fuller. Gruppo Archigram 1961-1968. Gruppo Superstudio 1966. Yona Friedman. Realizzazioni: Leslie Martin, Brunswick Centre, Londra 1962; Moshe Safdie, Habitat 67, Montreal; Peter Cook, Kunsthaus, Graz 2003. Nuovi materiali: la plastica e la casa del futuro.
19 --“Five Architects” e Richard Meier: il linguaggio neo-razionalista
I “Five Architects” e le fonti razionaliste. Architetture di M. Graves; J. Hejduk; P. Eisenman; C. Gwathmey. Meier: Casa Smith, Darien (Ct) 1965; Casa Douglas, Harbor Spring (Mi) 1971; Casa Weinstein, Old Westbury (NY) 1969; Museo di Francoforte, 1979; Staathaus, Ulm 1993; Museo d’arte contemporanea di Barcellona, 1995; Getty Center a Los Angeles, 1997; Chiesa Dives in Misericordia, Roma 2000.
20- Il neorazionalismo di derivazione classicista: Aldo Rossi e Oswald M. Ungers
Le fonti: Heinrich Tessenow, Istituto Dalcroze, Hellerau, Dresda 1910; Gunnar Asplund, Biblioteca di Stoccolma, 1920. Mostra “La Tendenza”, Triennale di Milano, 1973. Rossi, Complesso residenziale Gallaratese, Milano 1967; Scuola media, Broni, 1981; il Teatro del Mondo, 1979; il Cimitero di Modena, 1972-1987. Ungers: progetto per il complesso residenziale a Marburg, 1976; Torre della Fiera di Francoforte, 1985; Casa Ungers, Colonia 1994.
21- Linguaggi architettonici post-modern
Mostra “Presenze del passato”, Biennale Architettura di Venezia, 1980. Paolo Portoghesi, "Dopo l’architettura moderna", 1982. Philip Johnson, Grattacielo AT&T; James Stirling: Biblioteca della Facoltà di Storia di Cambridge, 1964; la Neue Staatgalerie di Stoccarda, 1977-1984. Aldo Rossi: lo Schützenstrasse, Berlino 1992. Oswald M. Ungers: la “Nuova astrazione”. Le forme del nuovo classicismo (Ricardo Bofill; Charles Moore, Leon Krier). Robert Venturi, "Complexity and contradiction in architecture", 1966
22 - Linguaggio decostruttivista. Peter Eisenman - Bertrand Tschumi - Daniel Libeskind
Mostra “Decostructivist architecture”, New York, 1988. Eisenman: la “cardboard house” (House II, 1969 e House III, 1970); Aronoff Center, Cincinnati, 1986; l’architettura del “between” e del “folding”; il Koizumi Sangyo, Tokyo 1990. Tschumi, Parc de La Villette, Parigi 1982-1990. Libeskind, "Micromegas", 1979; Museo ebraico a Berlino, 1988-1996.
23 - Decostruttivismo: Frank O. Gehry - Zaha Hadid
Arte e architettura nell’opera di Frank O. Gehry, il Guggenheim Museum di Bilbao, 1997; Dg Bank, Berlino 2001. Zaha Hadid, Centro Vitra; Weil am Rhein 1993 e LF One, 1999; MAXXI, Roma 1997-2007.
24 - Linguaggio architettonico High Tech. Richard Rogers - Peter Rice - Renzo Piano
Il Centre Pompidou a Parigi di Rogers, Piano e Rice, 1971. Genealogia dell’High-Tech. Richard Rogers: Sede dei Lloyd’s, Londra 1986. Piano: Museo De Menil, Houston 1981. Le vetrate strutturali di Peter Rice: le Serre della Cité des Sciences, Parigi 1981 e la vetrata della Banque Populaire de l’Ouest et de l’Armorique, Montgermont (Rennes) 1990.
25 - Linguaggio architettonico High Tech. Norman Foster
Willis Faber&Dumas, Ipswich, 1975; Centro Sainsbury per le arti visive, Norwich 1977; Mediateca di Nimes, 1993; Terminal di Stansted, Londra 1991. Sviluppi delle tipologie strutturali del grattacielo (1960-1980). Hong Kong & Shanghai Bank, 1986; Cupola del Reichstag di Berlino, 1999; Millennium Bridge a Londra, 2000 e Swiss Re Tower, 2004.
26 - Poetica della struttura - Renzo Piano - Santiago Calatrava
La “bottega” di Renzo Piano: Museo De Menil, Houston 1981; Aeroporto di Kansai, Osaka 1994; Centro culturale kanak, Noumea 1998; Museo Paul Klee, Berna 2005; The Shard, Londra 2012. I ponti ad arco tirante di Calatrava: Ponte Bach de Roda di Barcellona, 1987; Ponte pedonale La Devesa, Ripoll 1989; Ponte a Orleans 2001; ponte sul Nervion, Bilbao 1996. Ingegneria, architettura e arte: Stazione ferroviaria di Lucerna, 1989.