Dato che la modellazione dei comportamenti ad attuatore e sensore degli elastomeri dielettrici deve considerare l'evoluzione della configurazione del materiale, nella prima parte del corso ci si occupa di introdurre gli elementi di Meccanica dei Continui in deformazioni finite utili a tale scopo.
Nella seconda parte del corso si introducono i modelli costitutivi per descrivere il comportamento elastico (non lineare) degli elastomeri, tra cui il modello neo-Hookean.
La terza parte del corso ne costituisce il nucleo e consiste dell'accoppiamento tra Meccanica ed Elettrostatica per la descrizione dei comportamenti ad attuatore e a sensore dei cosiddetti “soft smart materials” (tra cui gli elastomeri dielettrici).
La quarta parte riguarda le basi della teoria dell'omogeneizzazione per materiali compositi, utilizzata nella progettazione di nuovi materiali per stimarne le proprieta' macroscopiche. Cio' consente di modellare il comportamento di compositi laminati costituiti da fasi realizzate con elastomeri dielettrici.
La quinta parte verte sull'introduzione al comportamento elettrochemomeccanico degli ionic polymer metal composite (IPMC), che sono microstrutture sandwich costituite da un nucleo in polimero elettroattivo (contenente ioni mobili) e pelli in metallo nobile che fungono da elettrodi. Gli IPMC sono utilizzati sia come sensori che come attuatori, dato che un carico meccanico genera una differenza di potenziale tra gli elettrodi e, viceversa, l'applicazione di una differenza di potenziale agli elettrodi produce l'inflessione degli IPMC. La descrizione tramite modello continuo di questi fenomeni richiede l'utilizzo della Meccanica in deformazioni finite. Le applicazioni includono la bioingegneria, la robotica, i sensori di flusso e la raccolta di energia pulita (energy harvesting).