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È necessario che lo studente abbia acquisito una preparazione adeguata dei temi dell’intermediazione finanziaria e degli strumenti matematici e statistici applicati alla valutazione delle attività finanziarie.
Conoscenza e capacità di comprensione: Il corso si propone di offrire i principali strumenti metodologici relativi alla misurazione e valutazione del rischio di credito, alla luce dei più recenti sviluppi concettuali e regolamentari che hanno interessato il tema del credit risk management, consentendo allo studente di elaborare idee originali in campo di ricerca metodologica nella misurazione del rischio di credito. Autonomia di giudizio: lo studente dovrà essere in grado di risolvere problematiche applicative legate alla misurazione del rischio di credito tenuto conto della interrelazione con altre tipologie di rischio e impiegando metodologie quantitative sviluppate in altri corsi di econometria/statistica applicata. Abilità comunicative: : il corso consente allo studente di integrare le conoscenze acquisite ricorrendo ad expertise maturate in altri corsi, potendo formulare giudizi sulla dimensione di rischio che interessa sistemi semplici e complessi (una impresa vs. il sistema finanziario) anche facendo uso di dataset incompleti. Abilità comunicative: lo studente sarà in grado di comunicare con interlocutori specializzati in campo bancario-finanziario-quantitativo-legale, collocandosi al centro delle questioni di misurazione e gestione del rischio di credito e delle connesse interrelazioni con altre dimensioni di rischio. Capacità di apprendere: lo studente dovrà aver maturato la capacità di analizzare le problematiche di misurazione del rischio di credito in piena autonomia.
Il corso affronta il tema dei rischi di credito approfondendo aspetti di natura metodologica ed operativa connessi alla valutazione di un portafoglio di esposizioni creditizie soggette al rischio di insolvenza. Una attenzione particolare viene data ai modelli di previsione e quantificazione del rischio di insolvenza e ai protocolli di risk management adottati dagli intermediari finanziari.
I. I principi di base della misurazione del rischio di credito 1. Fondamenti teorici di base 2. I modelli strutturali 3. I modelli in forma ridotta II. La previsione del rischio di insolvenza 1. Gli approcci statistici adottati nella previsione del fallimento 1.1. L’analisi discriminante e il modello di Altman 1.2. I modelli a risposta qualitativa 2. I fattori determinanti del rischio di credito 2.1. La stima della probabilità di default 2.2. La stima del tasso di recupero 2.3. La stima dell’esposizione soggetta a default III. Il rating e il processo di credit scoring 1. L’attribuzione dei rating: external vs. internal-based approach 2. La matrice delle transizioni e il rischio di “migrazione” 3. Il credit scoring 3.1. Gli approcci tradizionali 3.2. Le metodologie evolute IV. La misurazione del rischio di credito in un portafoglio di prestiti 1. Gli approcci concettuali seguiti: risk-neutral vs. probabilità effettive di default 2. Il modello di Merton e l’approccio KMV 3. La quantificazione dell’esposizione a rischio di credito 3.1. I modelli VaR tradizionali ed evoluti 3.2. La tecnica delle simulazioni 3.3. La correlazione nei default
Letture e dispense disponibili sulla piattaforma web. A. Resti, A. Sironi, "Rischio e valore nelle banche", 2^ ed., Egea, 2008, ISBN 9788823831254: capitoli 11-12-13-14-15-16.
Ultimo aggiornamento 23/03/2020
Si invitano gli studenti a verificare sempre la corrispondenza tra la bibliografia consigliata e i testi disponibili
Lezioni, lavori di gruppo e interventi esterni da parte di esperti del settore.
Esame scritto con 3 domande ognuna delle quali con 1 o 2 sotto-punti di carattere teorico ed 1 relativo ad un esercizio applicativo. La durata della prova è di 1h e 30min.