Lo studio del diritto ecclesiastico, secondo l’impostazione metodologica prescelta, intende formare nel giurista una mentalità sensibile ad una visione integrale dell’esperienza umana e pertanto alla dimensione plurale dell’esperienza giuridica colta nella rapida evoluzione dei contesti socio culturali di riferimento e nella complessità dei rapporti interordinamentali, così come percepita soprattutto a livello giurisprudenziale.