Prerequisiti: conoscenze, abilità e competenze di base relative alle capacità motorie
Obiettivi formativi:
• Conoscere, da un punto di vista epistemologico, il significato del concetto di movimento umano, come si è evoluto nel tempo e nel contesto culturale di oggi (problematiche, effetti, benefici, ecc.).
• Comprendere il rapporto che lega le diverse concezioni del movimento alle differenti idee di apprendimento, di didattica e di classificazione del movimento.
• Distinguere le caratteristiche principali delle principali teorie del movimento, delle tecniche e delle didattiche del movimento umano che da esse derivano.
• Sviluppare competenze tecnico – didattiche mirate alla progettazione di percorsi motori, in ambito scolastico, sportivo e del tempo libero, con particolare attenzione all’età evolutiva.
Contenuti:
• Terminologia essenziale: teoria, tecnica e didattica del movimento umano, apprendimento, didattica, conoscenze, abilità, capacità e competenze in ambito motorio.
• Il movimento umano nella cultura contemporanea: problematiche legate alla carenza di movimento (ipocinesia); gli effetti e i benefici del movimento sulla persona.
• Le principali teorie del movimento (scuole di pensiero). Il modello della prestazione umana nelle principali teorie del movimento umano; approfondimento della teoria della multilateralità di Kurt Meinel e della psicocinesi di Jean Le Boulch.
• La progettazione educativa in ambito scolastico ed extra scolastico (tempo libero, società sportiva, ecc. ).
• Rapporto fra teoria, tecnica e didattica.
• Esercitazioni, esemplificazioni pratiche e strumenti per la progettazione di percorsi educativi.
Testi di riferimento:
• Marisa Vicini, Istituzioni di scienze motorie per la scuola, Studium, Roma 2017
• Marisa Vicini, Educazione motoria 0-11 anni. Riferimenti scientifici e normativi, percorsi ed esperienze, Marcianum Press, Venezia 2018
• Slides date dall’insegnante
Bibliografia di approfondimento:
o Francesco Casolo, Lineamenti di teoria e metodologia del movimento umano, Vita e Pensiero, Milano 2004 (cap. 2, 3, 4, 5).
o Francesco Casolo, Didattica delle attività motorie nell’età evolutiva, Vita e Pensiero, Milano 2011 (cap. 2, 5, 6).
o Kurt Meinel, Teoria del movimento, Società Stampa Sportiva, Roma1984 (cap. 4).
o R.A.Schmidt, C.A. Wrisberg, Apprendimento motorio e prestazione, Società Stampa Sportiva, Roma 2000 (cap. 4,5).
o R.A.Schmidt, T. D.Lee, Controllo motorio e apprendimento. La ricerca sul comportamento motorio. Calzetti e Mariucci, Perugia 2012.
o Jean Le Boulch, Verso una scienza del movimento umano. Introduzione alla psicocinetica, Armando, Roma 1975.
o Jean Le Boulch, L’educazione del corpo nella scuola di domani, Scientifiche Magi, Roma 200 (Parte seconda).
o G.Pesci, La psicomotricità funzionale. Scienza e metodologia, Armando, Roma 2009.
Metodi didattici. L’attività didattica sarà composta, per ciascun gruppo di studenti, da segmenti orari di due ore distribuiti su 16 incontri, con lezioni dialogate, lavori di gruppo, momenti di laboratorio e di tirocinio. L’ultima lezione sarà dedicata alla verifica in itinere.
Valutazione del modulo:
Verifica in itinere (ultima lezione del corso):
o Test a risposte aperte, per verificare le conoscenze relative agli argomenti trattati a lezione.
o Progettazione di un’attività, per valutare le competenze progettuali maturate durante il corso.
Voto finale. Risulta dalle media fra le prove di verifica in itinere e i materiali prodotti durante il corso (lavori di gruppo e scheda di osservazione individuale).