- CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE. L’insegnamento approfondisce i rapporti tra filosofia del rischio, fissazione degli obiettivi aziendali, gestione dei rischi e controlli interni ed esterni. Lo studente acquisisce una visione olistica della gestione dei rischi, utile a prevenire le minacce al raggiungimento degli obiettivi e a cogliere le opportunità di sviluppo. Lo studente apprende le fasi del risk management e il ruolo degli organi aziendali per la loro corretta attuazione. L’insegnamento si focalizza sui rischi strategici e operativi, di compliance, di reato ex d.lgs. 231/2001, di corruzione, di salute e sicurezza sul lavoro, associati allo smart working, ambientali, di cambiamenti climatici e di prodotto.
- CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE. Lo studente interpreta i fenomeni aziendali alla luce dei rischi diretti e indiretti che li caratterizzano. Al termine dell’insegnamento, lo studente sa identificare i rischi a cui è soggetta una specifica azienda. Lo studente si abitua a proporre i meccanismi atti a prevenire le minacce e a limitare l’impatto degli eventi negativi, al fine di proteggere la durabilità aziendale e di tutelare la proprietà e gli stakeholder. Inoltre, lo studente sa associare specifiche funzioni di risk management ai diversi organi aziendali.
- AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Lo studente è in grado di valutare l’adeguatezza dei processi di risk management implementati in azienda. Inoltre, può esprimere giudizi sulla composizione degli organi preposti a gestire i rischi e sull’interazione tra vertici aziendali, organi di controllo interno e di risk management e livelli operativi.
- ABILITÀ COMUNICATIVE. L’insegnamento abitua lo studente ad utilizzare con rigore il linguaggio tecnico-specialistico del risk management, in forma scritta e orale, favorendo la comunicazione e l’interazione con manager e consulenti (CFO, risk manager, componenti di organismi di vigilanza, compliance officer, RSPP, dottori commercialisti, ecc.).
- CAPACITÀ DI APPRENDERE. Le conoscenze, le competenze, la capacità di giudizio e l’abilità comunicativa acquisite grazie all’insegnamento agevolano lo studente che voglia intraprendere un dottorato di ricerca su discipline economico-aziendali o master di secondo livello, anche all’estero. Lo studente matura altresì la capacità di apprendere in autonomia ulteriori conoscenze e competenze nell’ambito della gestione dei rischi, anche durante la vita professionale.
Nell’ambito della laurea magistrale in “Consulenza aziendale e libera professione”, l’insegnamento è caratterizzante per il curriculum in “Controllo di gestione” e a scelta dello studente per il curriculum in “Libera professione”. Agli studenti di tali curricula l’insegnamento:
- offre strumenti evoluti di analisi e interpretazione dei fenomeni aziendali e dei loro effetti economici, sociali e ambientali;
- completa le conoscenze sui sistemi di controllo della gestione, esplicitando la relazione tra gestione dei rischi e processi di pianificazione e programmazione.
L’insegnamento, che è a scelta negli altri corsi di laurea magistrale:
- stimola lo studente di “Management” ad analizzare i fenomeni economici, sociali, giuridici e tecnologici che costituiscono minacce od opportunità per le aziende, e a riflettere su come gestirli, sia nelle grandi imprese orientate ai mercati internazionali, sia nelle PMI;
- completa la formazione dello studente di “Moneta, finanza e risk management”, portandolo ad approfondire i rischi, anche diversi da quelli finanziari, a cui sono soggetti anche gli intermediari finanziari;
- aiuta lo studente di “Economia sociale e imprese cooperative” a identificare e gestire i rischi che possono presentarsi anche nelle realtà del Terzo Settore.