Il corso mira a fornire agli studenti una maggiore consapevolezza delle radicali trasformazioni che hanno caratterizzato le organizzazioni a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso, nella direzione di un minor conformismo e di una attenuazione dei vincoli ("duri") di natura esogena. Ciò ha generato organizzazioni - produttive e non, compresa la stessa pubblica amministrazione- meno strutturate, più flessibili, ma anche più complesse e dai confini più incerti che richiedono una maggiore capacità di valorizzare gli apporti di tutti i partecipanti. Questi cambiamenti verranno letti attraverso le varie teorie e i modelli via via succedutesi per interpretare il fenomeno organizzativo. In particolare, vista la collocazione del corso all'interno di Ingegneria gestionale, ci soffermeremo su due forme organizzative produttive che più di altre esemplificano questi cambiamenti: quella fordista-tayloristica e quella della lean production. Oltre agli obiettivi cognitivi, il corso intende sviluppare specifiche capacità degli studenti utili ad operare in organizzazioni con le caratteristiche sopra ricordate; si tratta in particolare di incrementare le capacità diagnostiche (analisi dei problemi), decisionali e negoziali degli studenti, ricorrendo ad analisi di caso, giochi di ruolo e simulazioni.