Il corso di diritto ecclesiastico intende svolgere le implicazioni giuridiche della dimensione religiosa della persona e delle formazioni sociali.
Verranno dapprima rivisitate le disposizioni costituzionali in materia, con particolare riguardo agli sviluppi, nell’attuale contesto socio-culturale, del diritto di libertà religiosa e con specifica attenzione all’evoluzione giurisprudenziale nella percezione di esso anche in ambito sovranazionale.
Si affronteranno poi, alla luce del principio di laicità dello Stato, messo a fuoco nella più recente giurisprudenza costituzionale, i punti nevralgici del rapporto tra lo Stato e le confessioni religiose, cui è dedicata la normativa pattizia dall’Accordo di Villa Madama alle intese, come momenti di una dinamica interordinamentale che coinvolge la Chiesa cattolica, le confessioni provviste di intesa ed anche, problematicamente, le confessioni emergenti senza intesa: in particolare il regime degli enti ecclesiastici ed il sostentamento del clero; la disciplina del matrimonio religioso e dei suoi effetti civili; l’insegnamento della religione nelle scuole; il tema dei beni culturali di interesse religioso.
Un’attenzione specifica sarà infine riservata allo Stato Città del Vaticano sia sotto il profilo della sua natura e condizione giuridica sia con riguardo ai diritti e alle prerogative della Santa Sede.