TRA VOLUNTAS E RATIO: RADICI STORICHE DELLA CRISI DI IDENTITÀ E DI FUNZIONE DEL DIRITTO ITALIANO CONTEMPORANEO (1861 - 1960).
La crisi economica e sociale che tocca ed il mondo occidentale orienta il giurista ad interrogarsi sugli statuti disciplinari delle aree fondamentali del sapere giuridico e sulla loro capacità propulsiva della vita della società italiana contemporanea. La società ed il mondo europeo chiedono, infatti, alle istituzioni di governo della cosa pubblica di intervenire in modo importante e pervasivo su settori decisivi della vita civile. L'organizzazione del lavoro, le relazioni familiari, l'industria e il commercio, la previdenza, l'educazione, la giustizia: sono questi i settori principali sui quali si reclama una revisione profonda delle regole che ne governano lo svolgimento. Crescita e progresso sono i criteri prospettici prevalenti sulla base dei quali si chiede il mutamento delle regole. Sussidiarietà e solidarietà sono tra i cardini costituzionali della nostra convivenza civile.
Quali, allora, le ragioni di un giudizio critico sull'ordine giuridico della vita economica e sociale dell'Italia? Quali i criteri che consentano di intervenire in modo coerente con la nostra tradizione giuridica? Quali, infine, i modi con i quali il giurista è chiamato ad esercitare il suo compito in una simile contingenza?
Dell'analisi che le risposte a tali domande impongono di compiere, la dimensione storica è una componente basilare. I settori indicati, infatti, identificano altrettante aree dell'ordine giuridico che i modelli prescelti per la loro organizzazione sono in grado di orientare in senso favorevole o contrario allo sviluppo di una nazione a seconda dei principî presi a base del loro paradigma disciplinare, ossia dei contenuti delle norme che ne costituiscono la relativa disciplina. Questa, infatti, non è il prodotto istantaneo di un legislatore particolarmente sapiente o, al contrario, insipiente, ma l'esito di processo storico durante il quale si succedono statuti disciplinari differenti a seconda dei modelli generali ai quali legislatori ed interpreti hanno, nel tempo, ispirato di volta in volta la loro azione.
PROGRAMMA DEL CORSO:
Il corso prenderà in considerazione le head lines di sviluppo di singoli settori del diritto, quali famiglia, lavoro, previdenza, giustizia civile e giustizia penale, organizzazione dell'industria e organizzazione del commercio nel periodo di tempo ricompreso tra la proclamazione dell'Unità d'Italia (1861) e i primi anni della Repubblica, per ricostruirne i caratteri, le linee di continuità e quelle di discontinuità, e per individuare le forze che hanno sostenuto le diverse opzioni volte alla definizione degli statuti dogmatici di quei settori, il loro mutare nel tempo e le ragioni delle scelte compiute a favore dell'una o dell'altra opzione.