Molteplici le cause (migrazioni, guerre, globalizzazione, crisi dello Stato-nazione) che, oggi, mettono in discussione gli spazi dei singoli ordinamenti statali (in primis quelli europei), inasprendo la dialettica conflittuale tra il cittadino e lo straniero: esiste un problema di ‘cittadinanza’? come l’acquisizione dello status di cittadino interagisce con l’ordinamento giuridico che lo regola? che impatto ha la cittadinanza sull’organizzazione politica dello Stato? Per rispondere a queste domande occorre storicizzare il concetto di ‘cittadinanza’, studiando i suoi diversi modi di porsi nel corso della storia e apprezzando così le peculiarità della sua immagine presente. In questa ottica, l’approfondimento della cittadinanza nell’antica Roma e delle sue diverse funzioni costituisce, anche per l’influsso che la cultura giuridica romana ha avuto nella formazione della scienza giuridica europeo-continentale, uno snodo obbligatorio. Scopo del corso è studiare le immagini della cittadinanza romana dalla formazione della civitas (VIII-VI secolo a.C.) fino alla concessione dello status di civis romanus a tutti gli abitanti dell’impero con la Constitutio antoniniana del 212 d.C.