Anno accademico 2014-2015
18/09 - Prolusione - “Linee di ricerca”
La crisi della classicità. Presentazione del programma, delle modalità di studio e dell'esame.
19/09 - La metropoli del XIX secolo: la forma della città moderna.
Parigi: dalla «ville classique» agli sventramenti di Haussmann, 1853-1858. Il piano Cerdà di Barcellona, 1859. La nascita della cultura urbanistica nel ‘900: New York e lo zoning code, 1916.
25/09 - Vienna - La "Secession": l'ansia del nuovo.
Vienna, la creazione del Ring, 1858. Joseph Maria Olbrich: Palazzo della Secessione, Vienna 1898; la Colonia di artisti di Darmstadt, 1901; casa Feinhals, Colonia1908. Joseph Hoffmann: Palazzo Stoclet, Bruxelles 1904; villa Skywa, Vienna 1913. Art Nouveau: un nuovo concetto di armonia. La modernità eccentrica di Antoni Gaudì.
26/09 - Vienna - Il principio estetico della dialettica degli opposti.
La Secession viennese. Gustav Klimt: i dipinti del Burgtheater di Vienna; le opere del periodo della Secession e la serie dei ritratti. La “costruzione moderna” di Otto Wagner a Vienna, Ankerhaus, 1895; Maiolikahaus, 1898; Postparkasse, 1903; chiesa am Steinhof, 1905; il piano regolatore di Vienna, 1910.
02/10 - Vienna - Adolf Loos: le tematiche del moderno
La teoria: La moda maschile; Ornamento e delitto; Arte nazionale; Il povero ricco; Il principio del rivestimento; Mastro sellaio; La città di Potëmkin; I superflui; Gli interni della Rotonda; Vetro e argilla.
Architettura: i linguaggi dell’assenza. L’edificio sulla Michaeler Platz, 1910; casa Steiner, 1910. Café Museum, 1899; casa Scheu; casa Horner. Progetto per il Chicago Tribune, 1922. Psicologismo funzionale e raumplan: casa Tristan Tzara, 1926; casa Josephine Baker, villa Moller, villa Müller, 1930.
03/10 - Acciaio e vetro nell'ingegneria e nell'architettura Ottocentesca.
Storiografia: Sigfried Giedion, Spazio tempo architettura, 1941. Ponti a travata reticolare, ponti sospesi. La Tour Eiffel, Parigi, 1889. La Biblioteca di Saint-Geneviève 1844 e la Biblioteca Nazionale a Parigi di Henry Labrouste. Il Palazzo di Cristallo di Joseph Paxton, Londra 1851. Il ferro battuto e la ghisa nell'Art Nouveau di Victor Horta e Hector Guimard. La struttura dei primi grattacieli. La «Scuola di Chicago», la teoria di Louis Sullivan e il Guaranty Building, Bufalo 1894. Il Concorso per il Chicago Tribune, 1922.
09/10 - Acciaio e vetro nella ricerca architettonica.
Il grattacielo americano degli anni 1930. Mies van der Rohe: Campus IIT di Chicago; il Lake Shore Drive Apartements, Chicago 1949 e il Seagram Building, New York 1954. Paul Scheerbart, Glasarchitektur, 1914. Il tema del riflesso nei grattacieli di vetro di Mies del 1921e 1922 e il Concorso per l'Alexanderplatz 1928. La Lever House, S.O.M., New York 1952. Jean Nouvel, Fondazione Cartier, Parigi 1997.
10/10 - Calcestruzzo armato: origini, brevetti e le potenzialità ingegneristiche
Brevetti Monier 1867, 1878 e Hennebique 1892- Principio di efficienza ed economia. Robert Maillart, ponte Zuoz, 1901 e ponte Salginatobel, 1928; Pier Luigi Nervi, Costruire correttamente, 1955; Stadio di Firenze, 1932; il Palazzetto dello Sport di Roma, 1956; Sede Unesco di Ginevra, 1958; Aula delle udienze Città del Vaticano, 1966. Le potenzialità plastiche del c.a. Espressionismo e architettura: Erich Mendelsohn e la torre Einstein a Potsdam, 1920. Goetheanum di Steiner a Dornach, 1923.
17/10 - Calcestruzzo armato: le potenzialità architettoniche
Le potenzialità formali del cemento armato. Auguste Perret e il principio di verità: casa in rue Franklin, Parigi 1903; Casa Braque, Parigi 1927; casa Cassandre, 1926; Musée des Traveaux Publics, Parigi 1936. Le Corbusier e il telaio in c.a.: Casa Dom-ino, 1914 e la pianta libera; la rivista L'Esprit Nouveau e la ricerca della forma pura; villa La Roche, Parigi 1925; villa Stein a Garche, 1926 e villa Savoye, Poissy 1929.
17/10 - La pianta libera: Wright
Principio di radici e libertà: l'architettura organica di Frank Lloyd Wright, le «prairie houses», Willits House, 1902; Martin House, 1904 e Robie House, 1909. Mostra Catalogo Wasmuth, Berlino 1910 e diffusione della pianta libera (Casa Henny di Van’t Hoff, 1919). Gli esperimenti modulari, Honneycomb House, 1936; il ruolo della tecnica: Kaufmann House, 1937 e la “Usonian” House.
23/10 - La pianta libera: Mies
Principio del "Less is more". De Stijl (1917): Van Doesburg, Piet Mondrian. Casa Schröder di Rietveld, Utrecht, 1924; . Ludwig Mies van der Rohe: Il progetto di casa in mattoni di Mies. La pianta libera del Padiglione tedesco per l’Esposizione di Barcellona, 1929 e villa Tugendhat, Brno 1930. L’architettura del «quasi nulla»: casa Farnsworth, 1946; Crown Hall, IIT, Chicago, 1950 e la Galleria Nazionale di Berlino, 1962. Le tematiche miesiane nell’architettura contemporanea.
24/10 - Il principio della macchina e l’architettura funzionalista e razionalista
Le Corbusier: casa Citrohan. Wright: la tecnologia del textil block, Millard House, 1923. Il Werkbund. Walter Gropius: la teoria delle Baukasten Im Großen, 1922. Marcel Breuer, Forma e funzione, 1924. La scuola del Bauhaus, Dessau 1925. Il primato della forma nel quartiere Eigen Haard di Michel De Klerk, 1913-1921 e i principi tayloristici nel quartiere Törten di Gropius, 1926.
30/10 - La diffusione dell'architettura razionalista
L’esposizione al Weissenhof di Stoccarda, 1927: Mies van der Rohe, Oud e Stam, Gropius e Le Corbusier. I CIAM e la Carta d'Atene. Le Corbusier: dalla cellula abitativa a Ville Radieuse. Mostra “International Style”, New York 1932. Razionalismo e funzionalismo. Richard Neutra, casa Lovell, Los Angeles 1929. Cultura architettonica in Italia: il razionalismo di Giuseppe Terragni: Novocomum, Como, 1927; Casa del Fascio, Como, 1932; Asilo infantile Sant’Elia, Como, 1934; il classicismo di Marcello Piacentini, Piazza della Vittoria a Brescia 1932.
31/10 - La questione abitativa nella cultura architettonica razionalista
Engels, La questione delle abitazione, 1872. Ricerca di sistemi alternativi: la città lineare; la città giardino di E.Howard, 1902. Ricerca del contenimento dei costi con soluzioni cooperativistiche, industrializzazione del cantiere e tecniche di produzione industriale. La teoria urbanistica dei CIAM; Walter Gropius, La teoria della casa alta, 1929, La città cooperativa, 1929. Siedlungen e new towns inglesi. Le Corbusier: il Piano di Algeri, 1931; L’Unità d’abitazione di Marsiglia, 1945-1952; il modulor. Sviluppi della ricerca lecorbusieriana: i Grands Ensembles; Luigi C. Daneri, Quartiere Quezzi, Genova 1956. Carlo Aymonino, Quartiere Gallaratese, Milano 1967; Mario Fiorentino, Quartiere Corviale, Roma 1972; Jean Nouvel, Nemausus, Nîmes 1987; MvRdV, Silodam, Amsterdam 2002.
06/11- Il superamento del razionalismo: il riscatto della forma plastica
La crisi degli ideali razionalisti: la cappella Notre-Dame du Haut a Ronchamp di Le Corbusier, 1950, “architettura acustica” e “oggetti a reazione poetica”. Continuità dell’architettura espressionista: Hans Scharoun, Filarmonica di Berlino, 1956. Jørn Utzon, Opera House di Sydney, 1957. Giovanni Michelucci, Chiesa sull’Autostrada del Sole, Firenze 1968. La ricerca della sintesi Le Corbusier, il piano di Algeri, 1931; il Campidoglio di Chandigarh, 1952. Ludovico Quaroni, Progetto Quartiere CEP, Barene di San Giuliano, 1959
07/11 - “Architettura organica” da F.L.Wright a B.Zevi.
Il “Movimento Moderno”. Il Brutalismo. Le Corbusier, Convento La Tourette, 1954. “F.L.Wright: 60 years of Living Architecture”, mostra a Palazzo Strozzi, Firenze, 1951. F.L.Wright: Pauson House, Arizona1939 e Jacobs House II, Winsconsin 1944. Il Johnson Company building, Racine, 1939; il Guggenheim Museum, New York 1946-1959. L’ideologia antiurbana: Broadacre city. Concetto di fine art e formative art di W.C. Behrendt, 1937. B. Zevi, Verso un’architettura organica, 1945; Il linguaggio moderno dell'architettura, 1973.
13/11 - Il superamento del razionalismo: Alvar Aalto - Louis Kahn
Architetture di Alvar Aalto: razionalismo e funzionalismo nel Sanatorio di Paimio, 1932; l'architettura organica di villa Mairea, 1938; Baker House al MIT , Boston 1947; Centro culturale di Wolfsburg, 1957; casa a torre di Brema, 1958. Il processo progettuale di Kahn: dall’idea all’edificio; la First Unitarian Church, Rochester 1959; la teoria del "rudere" il progetto per il Consolato americano in Luanda, 1959; la Biblioteca Philips Exeter Academy, Exeter 1972; il Centro governativo di Dacca. Tadao Ando, Casa Koshino, 1979 e Museo di Arte Moderna di Fort Worth, 2002. Architetture di Mario Botta.
14/11 - Mostra “Five Architects”, New York 1969 e Richard Meier.
I “Five architects” e le fonti razionaliste. Architetture di M. Graves; J. Hejduk; P. Eisenman; C. Gwathmey. Architetture di R. Meier: Casa Smith, Darien (Ct) 1965; Casa Douglas, Harbor Spring (Mi) 1971; Casa Weinstein, Old Westbury (NY) 1969; Museo di Francoforte, 1979; Staathaus, Ulm, 1993; Museo d’arte contemporanea di Barcellona, 1995; Getty Center a Los Angeles, 1997; Chiesa Dives in Misericordia, Roma 2000.
20/11 - Neorazionalismo e Aldo Rossi
Le fonti: Heinrich Tessenow, Istituto Dalcroze, Hellerau, Dresda 1910; Gunnar Asplund, Biblioteca di Stoccolma, 1920. Neo-razionalismo in Italia: “La Tendenza”, Triennale di Milano, 1973. Aldo Rossi, Complesso residenziale Gallaratese, Milano 1967; il Teatro del Mondo, 1979; Cimitero di Modena, 1994. Schützenstrasse, Berlino 1992. La “Nuova astrazione” di O.M.Ungers. Architetture di Giorgio Grassi.
21/11 - Architettura "Post-modern"
James Stirling: Florey residential building di Oxford, 1966; la biblioteca della Facoltà di Storia di Cambridge, 1964; la Neue Staatgalerie di Stoccarda, 1980. “Presenze del passato”, Biennale Architettura di Venezia, 1980. Paolo Portoghesi, Dopo l’architettura moderna, 1982. Architetture di Philip Johnson, Ricardo Bofill, Charles Moore. Classicismo e vernacolo in Leon Krier: Poundburry. Il New Urbanism in formato classicista: Le Plessis Robinson e Val d'Europe. R.Venturi: Complexity and contradiction in architecture, 1966.
27/11 - Decostruttivismo: Eisenman - Tschumi
Il Costruttivismo russo. “Decostructivist architecture”, New York, 1988. Peter Eisenman: la “cardboard house” (House II, 1969 e House III, 1970); Aronoff Center, Cincinnati, 1986; l’architettura del “between” e del “folding”; il Koizumi Sangyo, Tokyo 1990. Bertrand Tschumi, Parc de La Villette, Parigi 1982-1990.
28/11 - Decostruttivismo: Libeskind - Gehry
Daniel Libeskind, Micromegas, 1979; Museo ebraico a Berlino, 1988-1996. Arte e architettura nell’opera di Frank O. Gehry e il Guggenheim Museum di Bilbao, 1997; Dg Bank, Berlino 2001.
04/12 - Decostruttivismo: Hadid - Koolhaas
Zaha Hadid, Centro Vitra, Weil am Rhein 1993 e LF One, 1999; MAXXI, Roma 1997-2007. Architetture di Coop Himmelblau. Rem Koolhaas, Delirious New York, 1972 e il metodo paronoico-critico; SMLXL, 1995 e le teorie del “Bigness”, “Generic City”, “Generic Volume”, “Junkspace”; Villa Dall'Ava, Parigi 1991; progetto per la Biblioteca Jussieu, 1992. Villa Geerlings (Dutch), 1995; Villa Lemoine, 1998; Casa della Musica, Porto, 1999; progetto per Parc de la Villette, 1982; Biblioteca pubblica a Seattle, 2004; edificio della CCTV, Pechino 2005.
05/12 - High Tech: integrazione tra architettura, ingegneria e impiantistica
Il Centre Pompidou a Parigi di Richard Rogers e Renzo Piano, 1971. Genealogia dell’High-Tech: dal Palazzo di Cristallo di Paxton alle cupole di Richard Buckminister Fuller e Archigram. Richard Rogers: Sede dei Lloyd’s, Londra 1986. Norman Foster: Willis Faber&Dumas, Ipswich, 1975; Centro Sainsbury per le arti visive, Norwich 1977; Mediateca di Nimes, 1993; Terminal di Stansted, Londra 1991.
11/12 - High Tech: Norman Foster - Peter Rice
Sviluppi delle tipologie strutturali del grattacielo (1960-1980). Foster: Hong Kong & Shanghai Bank, 1986; Cupola del Reichstag di Berlino, 1999; Millennium Bridge a Londra, 2000 e Swiss Re Tower, Londra 2004. Le vetrate strutturali di Peter Rice: le Serre della Cité des Sciences, Parigi 1981 e la vetrata della Banque Populaire de l’Ouest et de l’Armorique, Montgermont (Rennes) 1990.
12/12 - Poetica della struttura - Ingegneria e arte.
La “bottega” di Renzo Piano: Museo De Menil, Houston 1981; Aeroporto di Kansai, Osaka 1994; Centro culturale kanak, Noumea 1998; Museo Paul Klee, Berna 2005; The Shard, Londra 2012. I ponti di Santiago Calatrava: Ponte Bach de Roda di Barcellona, 1987; Ponte pedonale La Devesa, Ripoll 1989; Ponte a Orleans 2001; ponte sul Nervion, Bilbao 1996. Ingegneria, architettura e arte: Stazione ferroviaria di Lucerna, 1989.
18/12 - Giappone: cultura - architettura - ingegneria
Cultura architettonica in Giappone tra 800-900. Tokyo megalopoli. Tadao Ando, Casa Azuma a Osaka, 1975; Casa Koshino, 1979; Casa Ito, 1990; Cappella della Luce a Osaka, 1989; hhstyle, 2006 e 21 Design Sight , Tokyo, 2007. Megastruttura: Kenzo Tange, Piano per la baia di Tokyo, 1960. Gruppo Metabolist. La piccola dimensione: Sou Fuijimoto. Macchinolatria: M. S. Watanabe e K. Kurokawa, Nakagin Capsule Tower, Tokyo 1972. Toyo Ito: la città nell’era dell’elettronica e la Torre dei Venti a Yokohama, 1986; la Mediateca a Sendai, 2000 e la struttura di Mutsuro Sasaki; il negozio Tod’s di Tokyo, 2004. L’architettura diagrammatica di Kazuyo Sejima (SANAA), il Museo d’Arte Contemporanea del XXI secolo a Kanazawa, 2004; il negozio di Christian Dior di Tokyo, 2005; Rolex Learning Center, Losanna 2007-2010.
19/12 - “Metamorph”, Biennale architettura Venezia 2004.
Teorie e potenzialità dell’architettura digitale: processi di de-formazione e in-formazione; le forme geometriche NURBS. Progetti di P.Cook; P.Eisenman; UN –Studio; dECOI; Asymptote; Zaha Hadid.
Dibattito.
Il corso tratta l'architettura del XX secolo sino ai nostri giorni, con particolare attenzione per le diverse "linee di ricerca" che si sono sviluppate in questo arco di tempo sui differenti modi di concepire il progetto.
Delle linee di ricerca si analizzeranno gli inizi, i risultati architettonici più salienti, le differenti declinazioni date dagli architetti che le hanno sviluppate, i limiti e i nodi problematici.
Per sostenere l’esame lo studente deve:
1) conoscere le principali architetture trattate nel corso ed elencate nel calendario-programma;
2) studiare uno dei manuali di storia dell’architettura qui di seguito indicati;
3) saper descrivere graficamente, mediante schizzi a mano libera, i caratteri essenziali delle principali opere architettoniche presentate durante il corso.
Quest’ultimo è un punto fondamentale del corso. Non si richiede di dar prova di “bel disegno”, ma di sviluppare l’abilità di cogliere con tratti grafici essenziali (un semplice schizzo a mano libera) le caratteristiche principali di un edificio come, per esempio, lo schema strutturale, l’impianto geometrico, la distribuzione funzionale, le proporzioni delle parti. Il fine è descrivere e cogliere graficamente gli elementi principali e caratteristici di un progetto.
Il corso è composto di lezioni nelle quali verrà dato ampio spazio all’analisi delle opere e alla genesi del progetti, mostrando, quando è possibile, gli schizzi di progetto con cui gli autori hanno sintetizzato graficamente le loro opere.