STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
PROGRAMMA PER L’ANNO ACCADEMICO 2016-2017 - N.27 LEZIONI
DOCENTE: GIULIO LUPO
“LA CULTURA DEL NUOVO NELL’ARCHITETTURA DEL NOVECENTO”
20/09 - Prolusione: antico/nuovo, continuità/rottura, tradizione/modernità.
Cultura del nuovo e cultura dell’Antico. La crisi dei fondamenti della classicità e del linguaggio architettonico classico. Presentazione del programma, delle modalità di studio e d'esame.
23/09 - La metropoli del XIX secolo: la forma della città moderna
Parigi: dalla «ville classique» agli sventramenti di Haussmann, 1853-1858. Vienna, la creazione del Ring, 1858. Il piano Cerdà di Barcellona, 1859. La nascita della cultura urbanistica nel ‘900: New York e lo zoning code, 1916.
27/09 - Vienna. Art Nouveau: l'ansia del nuovo
Joseph Maria Olbrich: Palazzo della Secessione, Vienna 1898; la Colonia di artisti di Darmstadt, 1901; casa Feinhals, Colonia1908. Joseph Hoffmann: Palazzo Stoclet, Bruxelles 1904; villa Skywa, Vienna 1913. Art Nouveau: un nuovo concetto di armonia. Victor Horta, Casa Tassel 1893 e casa Solvay 1895, Bruxelles. Hector Guimard, ingressi della metropolitana di Parigi, 1900. Charles Rennie Mackintosh, Scuola d'arte, Glasgow 1898. La modernità eccentrica di Antoni Gaudì.
30/09 - Vienna. Il principio estetico della dialettica degli opposti
Gustav Klimt: i dipinti del Burgtheater di Vienna; le opere del periodo della Secession e la serie dei ritratti. La “costruzione moderna” di Otto Wagner: Ankerhaus, 1895; Maiolikahaus, 1898; Postparkasse, 1903; chiesa am Steinhof, 1905; il piano regolatore di Vienna, 1910.
04/10 - Vienna. Adolf Loos: il nuovo dal cuore antico
La teoria: La moda maschile; Ornamento e delitto; Arte nazionale; Il povero ricco; Il principio del rivestimento; Mastro sellaio; La città di Potëmkin; I superflui; Gli interni della Rotonda; Vetro e argilla.
Architettura: i linguaggi dell’assenza. L’edificio sulla Michaeler Platz, 1910; casa Steiner, 1910. Café Museum, 1899; casa Scheu e casa Horner. Psicologismo funzionale e raumplan: casa Tristan Tzara, 1926; progetto per Josephine Baker; villa Moller e villa Müller, 1930.
07/10 - Frank Lloyd Wright. Chicago moderna: strutture in acciaio e prairie house
La «Scuola di Chicago», la struttura in acciaio, la soluzione formale classicista, la teoria di Louis Sullivan sulla forma del grattacielo e gli sviluppi newyorkesi (1900-1920). Wright: l’invenzione della pianta libera nelle «prairie house»: Willits House, 1902; Robie House, 1909; la drammatizzazione formale di Kaufmann House, 1937.
11/10 - Frank Lloyd Wright. Il principio della libertà
La tecnologia del textil block, Millard House, 1923. Gli esperimenti modulari, Honneycomb House, 1936. La ricerca di organicità con il luogo: Pauson House, Arizona 1939 e Jacobs House II, Winsconsin 1944. Il Johnson Company building, Racine 1939; il Guggenheim Museum, New York 1946-1959. L’ideologia antiurbana: Broadacre city.
14/10 - Avanguardie 1. Futurismo, espressionismo e costruttivismo russo
Il Futurismo: il manifesto di Marinettie e il manifesto sull’architettura di Prampolini. Le architetture immaginarie di Antonio Sant’Elia. L’espressionismo: Einsteinturm di Erich Mendelsohn, Potsdam 1920; il Goetheanum di Rudolf Steiner, Dornach 1923; il quartiere Eigen Haard di Michel De Klerk ad Amsterdam 1920 e le prime opere di Walter Gropius. Il Costruttivismo russo e i Proun di El Lissitzky.
18/10 - Avanguardie 2. De Stijl e Ludwig Mies van der Rohe
De Stijl (1917): Van Doesburg, Piet Mondrian. Casa Schröder di Gerrit Rietveld, Utrecht 1924. Paul Scheerbart, Glasarchitektur, 1914. Il tema del riflesso nei grattacieli di vetro di Mies van der Rohe del 1921 e 1922. Il progetto di casa in mattoni e la pianta libera del Padiglione tedesco per l’Esposizione di Barcellona, 1929; villa Tugendhat, Brno 1930. L’architettura del «quasi nulla»: casa Farnsworth, 1946.
21/10 - Ludwig Mies van der Rohe: il principio del “Less is more”
La Crown Hall, Campus IIT, Chicago, 1950; la Galleria Nazionale di Berlino, 1962. Il Concorso per il Chicago Tribune, 1922. Il grattacielo americano negli anni 1930. La forma architettonica del grattacielo: il Lake Shore Drive Apartements, Chicago 1949 e il Seagram Building, New York 1954. Gordon Bunshaft, Lever House, New York 1952.
25/10 - Walter Gropius: il taylorismo in architettura
Architettura e industria: il Werkbund. Peter Behrens, Fabbricha turbine AEG, Berlino 1909. Walter Gropius, Fabbirca Fagus,1914. La teoria delle Baukasten Im Großen, 1922. Marcel Breuer, Forma e funzione, 1924. Architettura funzionalista: Casa Auerbach, 1924; la scuola del Bauhaus, Dessau 1925; i principi tayloristici nel quartiere Törten di Gropius, 1926.
28/10 - Le Corbusier. Il cemento armato e la ricerca della forma pura
Cemento armato: brevetti Monier 1867, 1878 e Hennebique 1892. Le potenzialità formali del cemento armato. Auguste Perret: casa in rue Franklin, Parigi 1903; Casa Braque, Parigi 1927; Musée des Traveaux Publics, Parigi 1936. Pier Luigi Nervi: Stadio di Firenze, 1929 e la “plastica scientifica“. Le Corbusier, la ricerca della pianta libera: Casa Dom-ino, 1914; la rivista L'Esprit Nouveau e la ricerca della forma pura; villa Stein a Garche, 1926; villa Baizeau, Cartagine 1928; villa La Roche, Parigi 1925; villa Savoye, Poissy 1929.
04/11 - La diffusione dell’architettura razionalista.
L’esposizione al Weissenhof di Stoccarda, 1927. I CIAM e la Carta d'Atene. Le Corbusier: dalla cellula abitativa a Ville Radieuse. Mostra “International Style”, New York 1932. Razionalismo e funzionalismo. Richard Neutra, Lovell House, Los Angeles 1929. Cultura architettonica in Italia: il razionalismo di Giuseppe Terragni a Como: Novocomum, Como, 1927; Casa del Fascio, 1932; Asilo infantile Sant’Elia, 1934.
08/11- Le Corbusier, Unità d’abitazione di Marsiglia 1945-1952
Modelli ed esperienze di riferimento. La città lineare. La città giardino di E.Howard, 1902. Walter Gropius, La teoria della casa alta, 1929; La città cooperativa, 1929. Siedlungen e new towns inglesi. Le Corbusier, il Piano di Algeri, 1931. La teoria del “modulor”. Sviluppi della ricerca lecorbusieriana: Quartiere Gallaratese a Milano di Carlo Aymonino, 1967; Nemausus a Nîmes di Jean Nouvel, 1987, il Silodam ad Amsterdam di MvRdV, 2002. I “Grands Ensembles” francesi.
11/11 - Le Corbusier, Cappella di Ronchamp, 1950
La crisi degli ideali razionalisti. La teoria dell’“architettura acustica” e degli “oggetti a reazione poetica”. Continuità e sviluppi dell’architettura espressionista: Hans Scharoun, Filarmonica di Berlino, 1956; Jørn Utzon, Opera House di Sydney, 1957; Giovanni Michelucci, Chiesa sull’Autostrada del Sole, Firenze 1968. La ricerca della sintesi: Le Corbusier, il piano di Algeri, 1931 e il Campidoglio di Chandigarh, 1952.
15/11 - Architettura organica secondo Zevi: da Frank Lloyd Wright ad Alvar Aalto
Mostra a Palazzo Strozzi, Firenze 1951, “F.L.Wright: 60 years of Living Architecture”. Il concetto di fine art e formative art di W.C. Behrendt, 1937. B. Zevi, Verso un’architettura organica, 1945; Il linguaggio moderno dell'architettura, 1973. Architetture iperartigianali di Mario Ridolfi a Terni. Frammenti wrightiani in Carlo Scarpa. Aalto: razionalismo e funzionalismo nel Sanatorio di Paimio, 1932; l'architettura organica di villa Mairea, 1938; la Baker House al MIT , Boston 1947; Centro culturale di Wolfsburg, 1957; casa a torre di Brema, 1958.
18/11 - Megastrutture - Nuove Avanguardie
Le megastrutture: il Piano di Tokyo di Kenzo Tange, 1960; Gruppo Metabolist 1960, K. Kurokawa, Nakagin Capsule Tower, Tokyo 1972. Ludovico Quaroni: la teoria del metaprogetto, Quartiere CEP, Barene di San Giuliano, 1959. Kahn, Piano per Philadelphia. Corviale a Roma di Mario Fiorentino, 1972; Le invenzioni di Richard Buckminster Fuller. Gruppo Archigram 1961. Gruppo Superstudio 1966. Yona Friedman; Realizzazioni: Leslie Martin, Brunswick Centre, Londra 1962; Moshe Safdie, Habitat 67, Montreal; Peter Cook, Kunsthaus, Graz 2003. Nuovi materiali: la plastica e la casa del futuro.
22/11 - Mostra “Five Architects”, New York 1969 e Richard Meier
I “Five architects” e le fonti razionaliste. Architetture di M. Graves; J. Hejduk; P. Eisenman; C. Gwathmey. Richard Meier: Casa Smith, Darien (Ct) 1965; Casa Douglas, Harbor Spring (Mi) 1971; Casa Weinstein, Old Westbury (NY) 1969; Museo di Francoforte, 1979; Staathaus, Ulm 1993; Museo d’arte contemporanea di Barcellona, 1995; Getty Center a Los Angeles, 1997; Chiesa Dives in Misericordia, Roma 2000.
25/11 - Architettura "Post-modern"
Mostra “Presenze del passato”, Biennale Architettura di Venezia, 1980. P.Portoghesi, Dopo l’architettura moderna, 1982. Philip Johnson, Grattacielo AT&T; James Stirling: dalla biblioteca della Facoltà di Storia di Cambridge, 1964 alla Neue Staatgalerie di Stoccarda, 1977-1984. Aldo Rossi: dal Complesso residenziale Gallaratese, Milano 1967 al Teatro del Mondo, 1979; il Cimitero di Modena, 1971-1984; lo Schützenstrasse, Berlino 1992. Osvald.M.Ungers: la “Nuova astrazione”. Le forme del nuovo classicismo (Ricardo Bofill; Charles Moore, Leon Krier). Robert Venturi: Complexity and contradiction in architecture, 1966.
29/11 - Decostruttivismo. Eisenman - Tschumi
Mostra “Decostructivist architecture”, New York, 1988. Peter Eisenman: la “cardboard house” (House II, 1969 e House III, 1970); Aronoff Center, Cincinnati, 1986; l’architettura del “between” e del “folding”; il Koizumi Sangyo, Tokyo 1990. Bertrand Tschumi, Parc de La Villette, Parigi 1982-1990.
02/12 - Decostruttivismo. Libeskind - Gehry
Daniel Libeskind, Micromegas, 1979; Museo ebraico a Berlino, 1988-1996. Arte e architettura nell’opera di Frank O. Gehry, il Guggenheim Museum di Bilbao, 1997; Dg Bank, Berlino 2001.
06/12 - Decostruttivismo. Hadid - Koolhaas
Zaha Hadid, Centro Vitra; Weil am Rhein 1993 e LF One, 1999; MAXXI, Roma 1997-2007. Rem Koolhaas, Delirious New York, 1972 e il metodo paronoico-critico; SMLXL, 1995 e le teorie del “Bigness”, “Generic City” e “Generic Volume”, “Junkspace”; Villa Dall'Ava, Parigi 1991; progetto Biblioteca Jussieu, 1992. Villa Geerlings (Dutch), 1995; Villa Lemoine, 1998; Casa della Musica, Porto 1999; progetto per Parc de la Villette, 1982; Biblioteca pubblica a Seattle, 2004; edificio della CCTV, Pechino 2005.
09/12 - High Tech. Richard Rogers - Peter Rice - Renzo Piano
Il Centre Pompidou a Parigi di Rogers, Piano e Rice, 1971. Genealogia dell’High-Tech. Richard Rogers: Sede dei Lloyd’s, Londra 1986. Piano: Museo De Menil, Houston 1981. Le vetrate strutturali di Peter Rice: le Serre della Cité des Sciences, Parigi 1981 e la vetrata della Banque Populaire de l’Ouest et de l’Armorique, Montgermont (Rennes) 1990.
13/12 - High Tech. Norman Foster
Willis Faber&Dumas, Ipswich, 1975; Centro Sainsbury per le arti visive, Norwich 1977; Mediateca di Nimes, 1993; Terminal di Stansted, Londra 1991. Sviluppi delle tipologie strutturali del grattacielo (1960-1980). Hong Kong & Shanghai Bank, 1986; Cupola del Reichstag di Berlino, 1999; Millennium Bridge a Londra, 2000 e Swiss Re Tower, 2004.
16/12 - Poetica della struttura - Renzo Piano - Santiago Calatrava
La “bottega” di Renzo Piano: Museo De Menil, Houston 1981; Aeroporto di Kansai, Osaka 1994; Centro culturale kanak, Noumea 1998; Museo Paul Klee, Berna 2005; The Shard, Londra 2012. I ponti di Santiago Calatrava: Ponte Bach de Roda di Barcellona, 1987; Ponte pedonale La Devesa, Ripoll 1989; Ponte a Orleans 2001; ponte sul Nervion, Bilbao 1996. Ingegneria, architettura e arte: Stazione ferroviaria di Lucerna, 1989.
20/12 - La nuova tradizione. Giappone
La tradizione giapponese e cultura del nuovo occidentale. Le Corbusier, Museo d'arte occidentale, Tokyo 1959. Lo spirito del Giappone: Tadao Ando, Casa Azuma, Osaka, 1975; Concreto e astratto, 1992; Casa Koshino, 1979; Casa Ito, 1990, Cappella della Luce, Osaka 1989; arte dell'origami: hhstyle, 2006 e 21 Design Sight, Tokyo 2007. La piccola dimensione: Sou Fuijimoto. Macchinolatria: Makoto Sei Watanabe, Aoyama Technical College, Tokyo 1990. Elettronica: Toyo Ito, Torre dei Venti a Yokohama, 1986; la Mediateca a Sendai, 2000 e la struttura di Mutsuro Sasaki; l'arte dello tsutsumi: i negozi Tod’s, 2004, e Mikimoto, 2007 a Tokyo. Leggerezza zen: l’architettura diagrammatica di Kazuyo Sejima (SANAA), il Museo d’Arte Contemporanea del XXI secolo a Kanazawa, 2004; il negozio di Christian Dior di Tokyo, 2005; Rolex Learning Center, Losanna 2007-2010.
23/12 -Nuove ricerche. Asymptote- Greg Lynn - dECOi - H&dM
Mostra "Metamorph", Biennale Architettura Venezia 2004. Zygmunt Bauman, Modernità liquida (Liquid Modernity), 2002. Teorie e potenzialità dell’architettura digitale: le forme geometriche NURBS; i processi di de-formazione e in-formazione. Progetti di P.Cook; P.Eisenman; UN–Studio; dECOI; Asymptote; Zaha Hadid: architettura parametrica. Involucro esterno: da rivestimento a struttura, le architetture di Herzog&De Meuron, negozio Prada a Tokyo, stadio di Monaco e Pechino.
STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
Anno accademico 2016-2017
Il corso tratta l'architettura del XX secolo sino ai nostri giorni. Sono state selezionate quelle architetture che rappresentano al meglio la "cultura del nuovo". La ricerca del "nuovo" è stata infatti una caratteristica peculiare del Novecento, con molte sfaccettature, determinando particolari approcci al progetto architettonico che saranno oggetto specifico di studio. Poiché il nuovo nasce spesso in ambiti anche molto distanti dalla disciplina architettonica (il campo dell’arte, della letteratura, della moda, dell’economia, dell’industria) si analizzeranno le interazioni, i risultati architettonici più emblematici, l’impatto sulla disciplina architettonica e sul mondo sociale, i fallimenti e i successi, le differenti declinazioni, i limiti e i nodi problematici. Viene data anche particolare attenzione alla dialettica tra antico e nuovo che ha animato la cultura del secondo Novecento.
Per sostenere l’esame lo studente deve:
1) conoscere le principali architetture trattate nel corso ed elencate nel calendario-programma;
2) studiare uno dei manuali di storia dell’architettura di seguito indicati;
3) saper descrivere graficamente, mediante schizzi a mano libera, i caratteri essenziali delle architetture più emblematiche trattate durante il corso.
Quest’ultimo è un punto fondamentale del corso. Non si richiede di dar prova di “bel disegno”, ma di sviluppare l’abilità di cogliere con tratti grafici essenziali (un semplice schizzo a mano libera) le caratteristiche paradigmatiche di un edificio, con attenzione, a seconda dei casi, per lo schema strutturale, l’impianto geometrico, le funzioni principali, le proporzioni tra le parti. Il fine di questi schizzi è di far emergere il tipo di approccio al progetto e gli elementi caratteristici dell'opera in esame.
Il corso è composto di lezioni nelle quali viene dato ampio spazio all’analisi delle opere paradigmatiche e alla genesi dei progetti, mostrando, quando è possibile, gli schizzi di progetto con cui gli autori hanno sintetizzato il loro approccio progettuale.
- Per chi intende produrre un approfondimento (facoltativo) su una tematica del corso si consiglia di concordare il tema con il docente. L'approfondimento verrà presentato in seduta d'esame.
La parte generale del corso può essere studiata in una delle seguenti opere a preferenza dello studente:
- TAFURI Manfredo, DAL CO Francesco, Architettura contemporanea, Electa 1979
- FRAMPTON Kenneth, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli 20084
- CURTIS William, L'architettura moderna del Novecento, Bruno Mondadori, 1999
- DE FUSCO Renato, Storia dell’architettura contemporanea, Laterza 1988.
- BENEVOLO Leonardo, Storia dell’architettura moderna, Laterza 1992.
- BIRAGHI Marco, Storia dell’architettura contemporanea, vol.1-2, Einaudi 2008
Per l’architettura più recente sono consigliati:
-PRESTINENZA PUGLISI Luigi, This is tomorrow. Avanguardie e architettura contemporanea, testo&immagine, 1999.
- BENEVOLO Leonardo, L’architettura nel nuovo millennio, Laterza 2006
- MONTANER Josep, Dopo il movimento moderno. L’architettura della seconda metà del ‘900, Laterza 1996.
- STEELE James, Architecture Today, Phaidon, 1998
Una bibliografia più specifica sugli argomenti del corso è fornita alla fine di ogni lezione.