STORIA DEL DIRITTO CONTEMPORANEO
(STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO II)
A.A. 2017/2018
Laurea Magistrale
6 crediti
prof. Alberto Sciumè
ARGOMENTARE DA GIURISTI.
2. IL VOCABOLARIO DEL GIURISTA: COSTITUZIONE. PER UNA STORIA DELL’ORDINAMENTO GENERALE DEI RAPPORTI SOCIALI E POLITICI IN ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA
SCOPO DEL CORSO:
Più che la conoscenza delle leggi o l’addestramento ad un’abile applicazione di determinate procedure, ciò che conta nel percorso formativo dello studente di giurisprudenza è l’acquisizione di un metodo che gli consenta di “pensare da giurista” e di “argomentare da giurista” (Cfr. F. Schauer, Thinking like a lawyer, Cambridge, 2009).
Nel presente anno, l’insegnamento di Storia del diritto contemporaneo (in precedenza denominato Storia del diritto medievale e moderno II) prosegue lo sviluppo della riflessione sul ragionamento giuridico, condotta attraverso lo studio di aree determinate dello specifico sapere proprio dei giuristi secondo il paradigma di indagine storica caratteristico della disciplina. “Al giurista infatti è indispensabile una duplice inclinazione: quella storica, per cogliere ciò che è proprio di ogni epoca, e quella sistematica, per osservare ogni concetto ed ogni massima, nel suo vivo legame e nell’azione reciproca con il tutto” (M. Bretone).
Nella prospettiva così delineata e secondo le caratteristiche proprie di un corso progredito, anche nel presente anno accademico verrà volta l’attenzione al bagaglio terminologico del giurista, sottostante al suo operare.
Sono trascorsi settanta anni dalla promulgazione e dalla successiva entrata in vigore della Costituzione italiana, deliberata dall’Assemblea costituente il 22 dicembre 1947, promulgata il 27 dicembre successivo ed entrata in vigore il 1 gennaio 1948. Si tratta di una circostanza per se stessa sufficiente a mettere al centro del corso lo studio della costituzione, intesa come ordinamento generale dei rapporti sociali e politici, che ogni società configura con suoi propri connotati, spinta dalla necessità di regolare quei rapporti in modo il più possibile coerente innanzitutto con l’esperienza di quei rapporti vissuta da persone e gruppi che quella società compongono e costituiscono.
L’esperienza concreta genera poi una riflessione destinata ad articolare in modo il più possibile sistematico regole e principi della convivenza sociale e politica.
Di quelle diverse esperienze e delle differenti riflessioni che quelle esperienza elaborano ed insieme influenzano il corso si occupa con riferimento all’età moderna ed a quella contemporanea, che sono poi il suo terreno di elezione. È in questi due periodi della vita giuridica dell’Occidente che «la dottrina costituzionale si formalizza nel senso che diviene disciplina che studiola costituzione come norma giuridica scritta, dotata di certi particolari caratteri» (M. Fioravanti).
La pluralità e la cospicua varietà delle differenti vicende che l’età moderna e quella contemporanea presentano in materia di costituzione rende dunque il tema un terreno privilegiato di osservazione e di studio delle architetture dei rapporti sociali e politici che hanno contribuito al profilo dell’uomo contemporaneo quale si presenta, magari in forme irriflesse, agli occhi di coloro che affollano l’odierno contesto, reale e virtuale, di individui, persone, cose.
PROGRAMMA DEL CORSO:
Il corso si snoderà attraverso la considerazione dei profili antropologici e giuridici delle esperienze e delle dottrine costituzionali che si sono sviluppate nell’età moderna ed in quella contemporanea.
TESTI:
Il carattere progredito del corso e la sua collocazione negli ultimi anni del corso di studi rendono preferibile la frequenza che dovrà comunque essere accompagnata dallo studio del sussidio didattico costituito dalle voci “Amore e odio, uomini e donne”; “Arte e bellezza”; “Fallimento-impresa”; “Inconscio-psicanalisi”; “Moneta-Credito-Finanza”; “Nazione-Stato”; “Organizzazione del sapere”; “Rivoluzione”; “Rivoluzione industriale”; “Società-società politica-parlamento” contenute nel volume Parole in divenire. Un vademecum per l’uomo occidentale (a cura di Alberto Sciumè e Aldo A. Cassi), Giappichelli, Torino 2016, e dai documenti in versione digitale ai quali tale sussidio permette di accedere.
Per gli studenti frequentanti l'esame verterà sugli appunti delle lezioni coadiuvati dal sussidio didattico sopra richiamato e sui risultati di specifiche ricerche monografiche individuali ad essi affidate.
Gli studenti non frequentanti potranno condurre la loro preparazione sopra i seguenti testi, che mirano a fornire i parametri generali per la conoscibilità degli specifici temi affrontati nel corso:
- AA.VV. Il diritto come forza La forza del diritto. Le fonti in azione nel diritto europeo tra medioevo ed età contemporanea, Torino, Giappichelli, 2012 (la cui lettura è perciò suggerita anche agli studenti frequentanti).
- Parole in divenire. Un vademecum per l’uomo occidentale (a cura di Alberto Sciumè e Aldo A. Cassi), Giappichelli, Torino 2016, le seguenti voci:
- Amore e odio, uomini e donne”; “Arte e bellezza”; “Fallimento-impresa”; “Inconscio-psicanalisi”; “Moneta-Credito-Finanza”; “Nazione-Stato”; “Organizzazione del sapere”; “Rivoluzione”; “Rivoluzione industriale”; “Società-società politica-parlamento”, con i relativi rinvii ai documenti in versione digitale ai quali tale sussidio permette di accedere.