Il corso intende fornire agli studenti una strumentazione tecnica e culturale idonea alla comprensione delle dinamiche sottostanti il 'fenomeno giuridico' e contribuire pertanto alla (auto)consapevolezza dei futuri giuristi che vi opereranno.
Saranno indicati i profili di entrambi i volti del diritto quale Giano bifronte nel suo relazionarsi con la cultura di una società. Da un lato, infatti, esso scaturisce da quella stessa cultura, dalla sua storia e dalle sue progettualità, e ne è espressione (etica, intellettuale e tecnica al tempo stesso), al pari, pur nella propria specificità, delle altre forme culturali (arte, letteratura, architettura) espresse da quella medesima società, di cui dunque esso è aliquo modo una 'rappresentazione'; dall'altro, il diritto di una società riceve a sua volta da quest'ultima una specifica 'rappresentazione' (dall'iconografia musiva e scultorea a quella letteraria e cinematografica) che ne 'racconta' il sedimentato nel comune sentire sociale.
Questa doppia dinamica del fenomeno giuridico viene declinata mediante un duplice paradigma: il diritto e l'aspirazione dell'uomo alla giustizia saranno considerati non solo diacronicamente, in relazione alla cultura di determinati contesti socio-istituzionali (diritto e singole società), ma anche in rapporto alla civiltà umana tout court (diritto e Umanità), attraverso una prospettiva multifocale, ricorrendo in particolare alle strumentazioni messe a punto dall'antropologia stutturale di Lévi-Strauss, dalla psicologia del profondo di Jung, nonchè dalla psicologia sociale e dalla sociologia.