Gli studenti, nella Clinica, imparano il diritto attraverso l’esperienza diretta, vale a dire attraverso la trattazione di casi reali, avendo a che fare con persone reali e partecipando all’attività relativa alla loro difesa e, se possibile, all’assistenza in giudizio. In questo percorso formativo, gli studenti sono guidati da docenti della Facoltà e da avvocati.
Oltre agli obiettivi legati ai modelli di formazione e alla metodologia didattica, ci si propone il raggiungimento di obiettivi ulteriori:
- osservare i problemi legati all'applicazione della legge dall'angolo prospettico della “difesa dei diritti”;
- mostrare agli studenti che il diritto può essere studiato e applicato non solo nella sua dimensione tecnica, ma anche nella sua dimensione sociale; ci si propone, dunque, di indirizzare l’attività della Clinica nei confronti di persone, organizzazioni, comunità locali che hanno necessità di un’assistenza legale qualificata ma non possono sopportarne i costi, in ambiti di grande rilevanza sociale quali: la tutela dei diritti fondamentali, la casa, l’educazione, l’ambiente, il lavoro, l’immigrazione, le situazioni di disagio e bisogno sociale. Date queste caratteristiche, l’assistenza legale fornita è totalmente gratuita;
- riflettere sulle questioni legali, etiche e sociali sollevate dai casi.
Il corso di Clinica legale parte dall'idea che gli studenti, già durante il loro percorso formativo universitario, debbano avere la possibilità non solo di apprendere il sapere giuridico ma anche di entrare in contatto con il diritto vivente, vale a dire con gli aspetti relativi all’applicazione concreta del diritto, sia dal punto di vista cognitivo e metodologico sia dal punto di vista dell’esercizio delle professioni legali, un po’ come accade nelle facoltà di medicina con le cliniche mediche.
Il corso mira anche a sviluppare la sensibilità degli studenti verso le questioni di giustizia sociale, attraverso la scelta di casi di public interest.
Scelta dei casi e loro trattazione
Il corso di Clinica legale è caratterizzato da un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi rami del diritto. I docenti scelgono il caso da trattare sulla base di criteri che tengono conto del suo valore didattico, della sua esemplarità, della sua rilevanza sociale. I casi possono essere segnalati anche dalle associazioni no profit con le quali la Clinica collabora.
Lo studente si impegna a rispettare tutte le norme deontologiche applicabili al caso, sottoscrivendo un’apposita dichiarazione.
b. Attività di supervisione congiunta professori-avvocati
Gli studenti lavorano in piccoli gruppi (2-3 persone). Ciascun gruppo tratta generalmente un singolo caso e opera sotto la supervisione di un professore e di un avvocato. A seconda della complessità del caso, potrà essere richiesto l’aiuto anche di tutor .
c. Rappresentanza e assistenza in giudizio del cliente
Per quanto riguarda l’attività di assistenza legale svolta dagli studenti, essi non possono formalmente rappresentare in giudizio il cliente. Ciò comporta che tutti i ricorsi, le citazioni, le memorie, gli atti di appello e gli altri atti processuali devono essere approvati e firmati dall’avvocato incaricato della difesa.
Sebbene gli studenti non assumano un ruolo formale, essi possono però, sotto la supervisione dell’avvocato, intervistare il cliente, contribuire in modo significativo alla redazione degli atti rilevanti del processo e, con il permesso del giudice, assistere e prendere la parola in udienza.
d. Lezioni, studio individuale e di gruppo dei casi, seminari, valutazione
Il corso prevede 40 ore di lezione sotto la guida di due supervisor (un accademico e un avvocato) che dirigono lo studente nel percorso formativo e nella trattazione dei casi. Le restanti ore sono dedicate allo studio e all'approfondimento individuale e di gruppo dei casi. Sono inoltre previsti seminari di approfondimento (di norma di docenti ospiti, italiani e stranieri). In qualche caso, si ricorre anche a simulazioni e giochi di ruolo.
Durante la prima lezione, viene distribuito agli studenti un syllabus delle lezioni e dei seminari. Considerato che, in occasione della trattazione dei casi, si tenterà di intrecciare la conoscenza del diritto sostanziale con la trasmissione delle abilità di cui sopra, il syllabus potrebbe subire variazioni qualora, in seguito all’assegnazione dei casi, emergano particolari esigenze legate allo sviluppo processuale o alla preparazione dei casi stessi.
Il materiale di studio viene indicato durante le lezioni
Un semestre nella Clinica offre un’occasione di formazione incentrata sulla pratica del diritto e sulla partecipazione attiva degli studenti.
Il corso di Clinica mira a favorire l’apprendimento di abilità proprie del giurista, in particolare di quanti svolgono le professioni legali:
l’indagine dei fatti, l’identificazione del problema e la capacità di applicare le regole di diritto al caso concreto;
la valutazione strategica della situazione, la costruzione e la pianificazione del caso, la redazione di testi giuridici (normativi, negoziali, processuali), la capacità di argomentare;
la negoziazione, l’attività di consulenza, la capacità di valutare il rischio giuridico;
l’attività di difesa (rappresentanza e assistenza in giudizio, investigazioni, rapporti con i testi);
il rapporto con il cliente, con la controparte, con il giudice.
Ciò che si apprende durante il corso di Clinica Legale è essenzialmente frutto dello sforzo personale dello studente e di un’assunzione diretta di responsabilità, con opportunità di approfondimento, introspezione e feedback da parte dei docenti che non si avrà occasione di replicare in nessuno studio legale. Ciò dovrebbe consentire di innalzare il livello di comprensione del sistema legale nel suo insieme e, allo stesso tempo, di percepire il proprio personale e graduale processo di transizione dal ruolo di studente a quello di professionista
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CORSO DI CLINICA LEGALE
• Assiduità e impegno (presenza alle lezioni, agli incontri, ai seminari, etc.; puntuale svolgimento dei compiti assegnati)
• Stesura di atti, documenti, lettere e altro (valutando l’apporto personale di ciascuno in caso di lavoro collettivo)
• Tenuta di un diario sull’attività svolta (es. incontri con clienti, partecipazione a udienze, alla simulazione etc.), con riflessioni e valutazioni personali relative all’esperienza delle cliniche in generale e alla propria in particolare
• Stesura di una relazione finale sul caso, da utilizzarsi anche nell'eventualità che il caso sia ripreso nel secondo semestre
sulla piattaforma e-learnig e sul sito della clinica legale
http://www.clinicalegale.jus.unibs.it/