L'esame consiste in una prova scritta articolata in diversi tipi di quesiti, seguita da un eventuale colloquio orale. La prova scritta consiste di due parti: nella prima parte, della durata di circa 60 minuti, vengono proposti, di norma, 6 esercizi il cui obiettivo è verificare la capacità del candidato di svolgere un problema completo riguardante uno degli argomenti importanti del corso. Per ottenere un punteggio pieno è sufficiente risolvere completamente solo 5 dei 6 esercizi. La seconda parte, anch'essa di circa 60 minuti, presenta invece, di norma, 12 quesiti più semplici e più vari, che possono andare dall'esercizio molto semplice alla domanda a risposta aperta su un argomento di teoria e anche a domande a scelta multipla. In questa parte lo scopo è verificare le conoscenze anche teoriche del candidato su tutto il programma. Anche in questa prova, che come la precedente è graduata in centesimi, è sufficiente svolgere 5/6 dei quesiti per ottenere il punteggio pieno. Infatti, nella valutazione, ad entrambe le prove vengono assegnati punteggi in centesimi (su un massimo teorico ottenibile, come si è detto di 120/100), poi i punteggi vengono scalati linermente in trentesimi e poi viene eseguita una somma pesata delle due prove, con pesi che di norma sono 0,5 e 0,5 ma che possono variare leggermente in qualche caso, sempre in modo uguale per tutti i candidati e sempre al fine di ottenere punteggi migliori. Il risultato viene ulteriormente passato attraverso una funzione lineare a tratti, sempre migliorativa, che stabilisce una soglia minima per il successo nella prova scritta, che può essere anche inferiore ai 18/30, e produce il voto proposto (oppure il giudizio di insufficienza).
Lo studente giudicato insufficiente deve ripetere l'esame. Chi ha un voto proposto positivo può invece scegliere se accettarlo e registrarlo oppure chiedere di sostenere la prova orale, che si svolge entro pochi giorni dallo scritto, consiste di una sola domanda e può modificare il voto proposto fino ad un massimo di + o - 4 punti. In casi particolari, la commissione si riserva la possibilità di imporre la prova orale allo studente; in tale caso, lo studente non ha un giudizio di insufficienza nella prova scritta ma non ha nemmeno un voto proposto e deve necessariamente sostenere la prova orale per ottenere il voto finale, che consiste in una media fra il risultato della prova scritta e di quella orale.