L'Università degli Studi di Brescia si distingue nella classifica internazionale QS World University Rankings 2026, che valuta oltre 8.400 università in 106 Paesi. L’Ateneo bresciano si posiziona al 650° posto a livello mondiale, guadagnando 45 posizioni rispetto al 2025 e confermando il proprio impegno verso l’eccellenza accademica e la qualità della ricerca.
Il dato più significativo di questa edizione è l’eccezionale avanzamento nell’indicatore Citations per Faculty, che misura l’impatto della produzione scientifica: l’Università degli Studi di Brescia compie un balzo di 99 posizioni, passando dalla 223ª alla 124ª posizione al mondo. Per tale indicatore, l'Università di Brescia si pone al secondo posto assoluto in Italia, prima tra le università pubbliche generaliste. Questo straordinario risultato riflette la crescente influenza della ricerca condotta da Unibs a livello internazionale, con un notevole aumento del numero di citazioni ricevute dalle pubblicazioni dei propri docenti e ricercatori.
«Siamo molto orgogliosi di questo significativo miglioramento nella classifica QS, che riflette il valore e la qualità della ricerca svolta all’Università degli Studi di Brescia. Il salto di 99 posizioni nell’indicatore Citations per Faculty è la prova concreta dell’impatto internazionale dei nostri studi e della dedizione di tutto il corpo docente e dei ricercatori. Continueremo a investire in programmi di eccellenza e collaborazioni globali per rafforzare ulteriormente la nostra presenza nel panorama accademico mondiale». – dichiara il Rettore Prof. Francesco Castelli.
Un simile miglioramento – in uno degli indicatori chiave della classifica QS – conferma infatti la qualità e la rilevanza globale del lavoro scientifico prodotto dall’Ateneo, rafforzando il suo posizionamento tra le università più attive e riconosciute in ambito accademico e di ricerca.
Per quanto riguarda gli indicatori Employer Reputation e Academic Reputation, l’Università degli Studi di Brescia si mantiene nella fascia 701+, confermando la solidità della propria comunità accademica e l’impegno continuo nella costruzione di relazioni con il mondo del lavoro e della ricerca.