VI International Conference on Universal Design - Prof. Alberto Arenghi, delegato del Rettore alla Disabilità

Alberto Arenghi

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La VI International Conference on Universal Design (UD2022), si svolgerà a Brescia dal 7 al 9 settembre 2022, nella sede di via Branze dell’Università degli Studi.

Si tratta del primo appuntamento in Europa meridionale di questo importante simposio internazionale che affronta i temi della progettazione di spazi e oggetti accessibili a tutti, dopo le edizioni tenutesi a Oslo (2012), Lund (2014), York (2016), Dublino (2018) e Helsinki (2021).

La conferenza è co-organizzata da tre atenei italiani: oltre dall’Università degli Studi di Brescia, da quella di Trieste e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

Il titolo dell’edizione 2022 – Transforming our World through Universal Design for Human Development – aspira a concretizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, attraverso la prospettiva dello Universal Design, incentrandosi sulla persona e i suoi diritti. I partecipanti saranno coinvolti in un confronto al di là dei confini culturali, geografici e disciplinari per fornire possibili e concrete risposte a cosa significhi realmente “sviluppo sostenibile”.

Oggi si parla molto di energie e risorse rinnovabili e di economia circolare. Tuttavia, spesso ci si dimentica che la risorsa più rinnovabile in assoluto è rappresentata dalle competenze e dalle energie delle persone. Si tratta di potenzialità che si sviluppano con l’età, la formazione, l’esperienza, e che si generano in contesti socio-ambientali (spazi naturali, città, quartieri, edifici) e socio-organizzativi (aziende pubbliche o private) nei quali si realizza il contributo (manuale o intellettuale, razionale o emotivo) delle persone, con le persone, per le persone.

La progettazione e l’organizzazione di questi contesti nell’ottica dello Universal Design mira a favorire la partecipazione del maggior numero di persone possibile, valorizzandone le capacità individuali. Il risultato è una società inclusiva, equa e responsabile.

Per raggiungere questi obiettivi, l’edizione 2022 prevede sessioni che si caratterizzano per il loro contenuto multidisciplinare e multiprospettico, dedicate ai seguenti argomenti: progettazione di ambienti naturali e spazi urbani inclusivi, comunità, quartieri e città, abitazioni, strutture sanitarie ed educative, sistemi di mobilità, ambienti dell’apprendimento, luoghi di lavoro, spazi culturali e ricreativi.

L’edizione italiana della conferenza ospiterà una sessione tematica speciale dedicata a “Universal Design e patrimonio culturale”, argomento particolarmente rilevante se si considera che occuparsi dell’accessibilità (non solo fisica) al patrimonio culturale significa combinare due valori: il diritto di ogni persona di fare esperienza diretta con le testimonianza tangibili di una cultura, e la consapevolezza che la conservazione e la trasmissione del patrimonio culturale alle future generazioni sia un dovere imprescindibile di ogni società.

 

I 72 contributi selezionati, provengono da tredici paesi di tutto il mondo (prevalentemente dall’Europa, ma anche da’Africa, Oceania, America e Asia), dimostrando quanto lo Universal Design si sia diffuso a livello internazionale e sia sempre più adottato in diversi ambiti.

 

Il 9 settembre, durante la seduta plenaria conclusiva dell’evento, verrà presentata la Brescia Declaration for Universal Design, un documento che, anche alla luce delle “nuove” dinamiche createsi per la pandemia, riconosce nello Universal Design un approccio progettuale di contesti materiali e immateriali che nell’ottica degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile è in grado di garantire la partecipazione alla vita di tutti i giorni del maggior numero di persone possibile, sulla base di principi di equità, inclusione e giustizia sociale.

Ultimo aggiornamento il: 05/09/2022