In accordo con le indicazioni emanate dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), l’Università degli Studi di Brescia sta consolidando l’impianto metodologico per la raccolta dei dati e la messa a sistema degli strumenti che realizzino l’uguaglianza di genere e che integrino le politiche delle pari opportunità in tutti i documenti programmatici dell’Ateneo.
Tale metodologia consente di affiancare al Piano Triennale di Azioni Positive (PTAP) il Bilancio di Genere (BdG) e il Gender Equality Plan (GEP), per l’inserimento di una prospettiva di genere nel Piano Strategico di Ateneo. L’impegno concerne la creazione di un sistema di rete e di collaborazione intra-istituzionale che mette in dialogo tutti gli organi preposti (Commissione Genere, Comitato Unico di Garanzia, Delegati e Delegate del Rettore, personale docente e PTA) con l’obiettivo convergente e comune di dare concretezza ai principi di equità ed inclusione.
In questa prospettiva e in una logica di relazione e di continuità tra i documenti, è necessaria una semplificazione funzionale. Il Bilancio di Genere contribuisce all’analisi della situazione esistente e illustra la situazione dell'Ateneo con riferimento alla rappresentazione dei generi nei differenti livelli organizzativi, sia in funzione di punto di partenza per la definizione di interventi finalizzati alla parità che di valutazione dei risultati già raggiunti. Il Gender Equality Plan deve invece contenere azioni correttive concrete e innovative, individuando obiettivi e indicatori di risultato, al fine di correggere eventuali distorsioni e diseguaglianze di genere e di favorire un cambiamento organizzativo di carattere generale, ponendosi così tra le direttrici di sviluppo dell’Ateneo. Come indicato anche nel Vademecum per l’elaborazione del Gender Equality Plan negli Atenei Italiani, le azioni previste dal GEP “sono poste in relazione con il Bilancio di Genere sia nella fase previsionale che in quella di rendicontazione” (CRUI, 2021). Inoltre, l’adozione del GEP costituisce il requisito di ammissibilità richiesto dalla Commissione Europea per gli enti che si candidano alle call Horizon Europe, programma-quadro per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027 che ha previsto nuove disposizioni per rafforzare la parità di genere nelle organizzazioni europee a livello sistemico.