
Si è tenuta nei giorni scorsi una originale iniziativa didattica, organizzata dai Proff. Carlo Alberto Romano e Matteo Frau del Dipartimento di Giurisprudenza, con la collaborazione di Casa della Memoria di Brescia, (che ha partecipato con il suo Presidente, dr. Manlio Milani) dedicata agli studenti del curricolo bresciano del corso di Laurea interateneo (con l'università di Pisa) in Scienze per la Pace e agli studenti dell'insegnamento di Criminologia del Terrorismo del Corso di Laurea in Giurisprudenza della Università degli Studi di Brescia.
Partendo dal monumento dedicato ai caduti di Piazza Loggia, il gruppo, grazie alla pertinente quanto toccante guida di Manlio Milani, ha percorso il memoriale dedicate alle Vittime del terrorismo, giungendo fino al suo culmine, collocato vicino alle mura del Castello di Brescia.
La lettura dei nomi delle vittime, delle loro provenienze e delle loro professioni ha consentito a studenti e docenti di ripercorrere la stagione del terrorismo, nelle varie forme assunte nel nostro Paese.
Dalle rivendicazioni autonomiste nell'Alto Adige degli anni '60, alle stragi ordite dalla destra eversiva all'interno della strategia della tensione, cui Brescia dovette pagare un tragico tributo, alle vittime della lotta armata che si illuse di innescare una ambita rivoluzione, senza dimenticare i gravi fatti che accaddero nel mondo, in quegli anni, a testimonianza dell'ampiezza e complessità di un fenomeno che, ancora oggi, talvolta, viene sbrigativamente liquidato come figlio di una stagione politica: quella delle contrapposizioni ideologiche, o come taluno scelse di dire, degli opposti estremismi.
Quel mezzo secolo di vita del nostro Paese, invero, non produsse solo anni di piombo, ma anche una intensa e condivisa partecipazione sociale, che divenne anche lo strumento più efficace di reazione e contrasto alle mortifere scelte di chi volle agire e propagandare la violenza.
La nostra comunità, nel proprio tessuto urbano, nelle proprie radici storiche, grazie alle scelte di chi nel tempo l'ha amministrata, alla tenacia di chi mai smise di lottare nella ricerca della verità, storica e giudiziaria, e all'impegno di chi ha voluto realizzare questo percorso, testimonia, insegna e preserva la memoria di quei fatti e delle persone che, anche con il loro sacrificio, resero possibile l'affermazione dei valori costituzionali nella nostra giovane democrazia.
Per i nostri studenti, percorrerlo, ha significato cogliere una occasione di crescita umana ancor prima che scientifica e culturale.
Prof. Carlo Alberto Romano
Prorettore all'impegno sociale per il territorio
Università degli Studi di Brescia