Fondazione AIRC sostiene i ricercatori dell’Università degli Studi di Brescia

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Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro sostiene i ricercatori dell’Università degli Studi di Brescia, che si conferma ancora una volta un importante polo di ricerca oncologica, insieme agli Spedali Civili e a Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero. Una realtà resa possibile anche dalla fiducia e dalla generosità dei cittadini bresciani che continuativamente sostengono le iniziative di raccolta fondi di AIRC. Generosità che si è rinnovata anche in occasione del concerto al Teatro Grande lo scorso novembre a favore di AIRC, e che ha permesso di raccogliere i fondi a sostegno di tre giovani ricercatori AIRC attivi presso IFOM, l’Istituto di oncologia molecolare di Fondazione AIRC e presso IRCCS Istituto Clinico Humanitas.

 

I PROGETTI DI RICERCA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA SOSTENUTI DA AIRC

All’Università degli Studi di Brescia per il 2023 stati destinati fondi a sostegno di sette progetti di ricerca per un totale complessivo di 680mila euro. Un importante contributo che si aggiunge a due borse di studio AIRC già attive presso l’Ateneo.

I progetti di ricerca dei Dipartimenti Medicina Molecolare e Traslazionale (DMMT) e Specialità Medico-Chirurgiche, Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica (DSMC) affrontano tematiche di rilievo e di frontiera della ricerca oncologica. I temi vanno dall’attività oncogena dell’enzima beta-galactosilceramidasi nel melanoma cutaneo al ruolo della disseminazione linfatica nel melanoma, dallo studio del contesto immunitario e del profilo molecolare dei melanomi mucosali all’identificazione delle mutazioni oncogeniche su differenti proteine e differenti tumori, dallo sviluppo di nuove opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da carcinoma della corticale del surrene allo studio e alla correzione dei meccanismi molecolari nel trattamento del melanoma metastatico, dalla comprensione dei meccanismi di insorgenza e progressione del glioblastoma al ruolo del progesterone per aumentare l'efficacia della chemioterapia nel carcinoma surrenalico avanzato fino allo studio dei cambiamenti nella meccanica cellulare e tissutale correlati all'evoluzione del tumore.

I responsabili scientifici dei progetti di ricerca finanziati sono i professori Marco Presta, Ordinario di Patologia generale (DMMT), Roberto Ronca, Ordinario di Patologia generale (DMMT), William Vermi, Ordinario di Anatomia patologica (DMMT), Stefania Maria Filomena Mitola, Ordinario di Biochimica (DMMT), Sandra Sigala, Associato di Farmacologia (DMMT), Alfredo Berruti, Ordinario di Oncologia medica (DSMC) e le ricercatrici Matilde Monti, Jessica Guerra (DMMT) e Michela Corsini (DMMT).

 

«Il numero significativo di progetti di ricerca finanziati da Fondazione AIRC premia la ricerca oncologica d’avanguardia dell’Università degli Studi di Brescia, ne conferma l’eccellenza e rafforza il ruolo di Research University del nostro Ateneo – dichiarano il Rettore Prof. Francesco Castelli e il Prorettore alla Ricerca Prof. Alessandro Padovani –. I nove progetti di ricerca abbracciano un ampio spettro di malattie oncologiche e comprendono attività di ricerca di base sui meccanismi di insorgenza e progressione del cancro e attività di ricerca traslazionale e clinica. L’obiettivo dei progetti è approfondire la conoscenza delle malattie tumorali e contribuire al miglioramento delle diagnosi e delle terapie attualmente disponibili. Oltre al progresso dell’oncologia, il sostegno della Fondazione AIRC alla nostra Università rappresenta anche un investimento sul futuro e sulla crescita di una nuova generazione di ricercatori, entusiasti del loro lavoro».

«Desidero ringraziare AIRC per il prezioso supporto e per il costante impegno che mette in ogni progetto attentamente selezionato – dichiara il Direttore Generale della ASST Spedali Civili di Brescia Massimo Lombardo –.  Il territorio bresciano è tra le realtà più forti nell’ambito della ricerca sul cancro e lo dimostrano i numeri e la qualità dei progetti. Se oggi abbiamo raggiunto grandi risultati in termini di cure e di qualità della vita è anche grazie alla ricerca oncologica. Ecco perché è fondamentale fare rete e collaborare per raggiungere gli stessi obiettivi di cura. La realtà di Università degli Studi di Brescia e ASST Spedali Civili ne rappresenta una chiara testimonianza. È necessario puntare sui giovani ricercatori, che con il contributo di AIRC stanno iniziando il loro percorso di ricerca presso strutture d’eccellenza».

 

BRESCIA, IMPORTANTE POLO DI RICERCA ONCOLOGICA GRAZIE ALLA GENEROSITÀ DEI CITTADINI

«Ringrazio il Rettore Prof. Castelli e il Prorettore Prof. Padovani per l’ospitalità e per la preziosa collaborazione – dichiara Esmeralda Rettagliata Gnutti, Presidente del Comitato Lombardia di Fondazione AIRC. La comunità di intenti, così importante nella scienza, si riverbera anche in questo momento, permettendoci di fare rete e di mettere in luce l’eccellenza della ricerca sul territorio. Il cancro resta un’emergenza: in Italia lo scorso anno sono stati diagnosticati oltre 1000 nuovi casi di tumore al giorno. Ai cittadini bresciani, consapevoli dell’importanza di sostenere la ricerca oncologica, va la nostra più profonda riconoscenza per la loro generosità e per la loro fiducia in AIRC, dimostrata dalla costante adesione alle nostre iniziative di raccolta fondi».

Fondazione AIRC riconosce il territorio bresciano quale realtà d’avanguardia nella ricerca sul cancro in Italia, confermando la qualità dei progetti sostenuti, selezionati tramite un processo di valutazione rigoroso, imparziale e trasparente. Il sostegno di AIRC alla ricerca sul territorio bresciano per il 2023 si concretizza in 10 progetti di ricerca presso l’Università degli Studi di Brescia (7 progetti), ASST degli Spedali Civili di Brescia (2 progetti) e Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero (1 progetto) per un totale di oltre 1 milione e 100 mila euro.

Attraverso i fondi raccolti in occasione del concerto straordinario di Malika Ayane al Teatro Grande lo scorso novembre, sono state finanziate tre borse di studio per un totale di 75 mila euro, destinate a giovani ricercatori che stanno avviando il proprio percorso di ricerca presso strutture d’eccellenza. In particolare, Francesca Macaluso si occuperà di approfondire i meccanismi di resistenza che si sviluppano in seguito a specifiche terapie oncologiche presso IFOM, centro di oncologia molecolare d’eccellenza internazionale. Nei laboratori dello stesso istituto, Vincenzo Taibi studierà nuove strategie terapeutiche contro il cancro, analizzando il ruolo di uno specifico enzima che risulta alterato nel processo tumorale. Infine, presso IRCCS Istituto Clinico Humanitas Luca Tiraboschi analizzerà il ruolo dei microorganismi che popolano il microambiente tumorale per capire come la loro presenza influenzi l’aggressività del tumore e l’efficacia delle terapie. 

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Ultimo aggiornamento il: 01/02/2024