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Scoperto un nuovo meccanismo nella malattia di Krabbe: prestigiosa pubblicazione su Brain per il team dell’Università degli Studi di Brescia

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Un’importante scoperta scientifica dell’Università degli Studi di Brescia è stata recentemente pubblicata su Brain, una delle più autorevoli riviste internazionali di neuroscienze. Lo studio, coordinato dal Dott. Luca Mignani con il contributo della Dott.ssa Jessica Guerra e della Dott.ssa Mirella Belleri – ricercatrici presso il laboratorio diretto dal Prof. Marco Presta – è stato condotto in collaborazione con l’Università di Barcellona.

Intitolata “Brain accumulation of lactosylceramide characterizes β-galactosylceramidase deficiency in a zebrafish model of Krabbe disease”, la ricerca descrive un innovativo modello della malattia di Krabbe sviluppato nel pesce zebrafish (Danio rerio) tramite tecniche avanzate di genome editing. Tale modello ha permesso di osservare alterazioni del sistema nervoso centrale simili a quelle della patologia umana, come demielinizzazione, neuroinfiammazione e neurodegenerazione. La novità più rilevante dello studio è l’identificazione della lattosilceramide come nuovo mediatore del danno neuroinfiammatorio e neurodegenerativo nella malattia. Questo risultato apre nuove prospettive nella comprensione dei meccanismi patogenetici e nella ricerca di terapie più mirate.

«Questo modello sperimentale – spiega il Dott. Mignani – rappresenta uno strumento innovativo per lo studio della malattia di Krabbe e potrebbe accelerare lo sviluppo di trattamenti più efficaci per una patologia che, ad oggi, presenta una prognosi molto severa». La pubblicazione sottolinea l’eccellenza della ricerca biomedica dell’Università degli Studi di Brescia, in particolare nel campo delle neuroscienze e della biologia molecolare, e ribadisce l’importanza della ricerca traslazionale nella lotta contro le malattie rare.

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