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Il Corso di Laurea in Assistenza sanitaria

SCHEDA DEL CORSO

Tipo di corso: Laurea triennale (180 crediti)

Tipo di accesso: Corso delle professioni sanitarie ad accesso programmato

Durata: 3 anni

Lingua: Italiano

Sede didattica: Brescia, Cremona

Classe di Laurea: L/SNT4 - Professioni sanitarie della prevenzione

Il Corso ha lo scopo di formare Assistenti Sanitari/ie con le conoscenze scientifiche, tecniche e relazionali necessarie a svolgere in piena autonomia professionale attività di prevenzione, promozione ed educazione alla salute rivolte alla persona nel suo ciclo evolutivo, alla famiglia e alla collettività.

È articolato in tre anni e si conclude con la prova finale abilitante all'esercizio della professione. Il corso prevede attività didattica sia teorica, sia di tirocinio.

Il processo formativo è focalizzato sulla salute quale oggetto di osservazione, ricerca e intervento ed è orientato a far maturare uno schema concettuale di riferimento proprio dell'ambito preventivo. Il contributo teorico e metodologico delle discipline mediche, psicologiche, pedagogiche, sociologiche e giuridiche sviluppa la capacità di ricercare e comprendere la causalità strutturale dei fenomeni di salute e di malattia individuali e comunitari e la capacità di progettare, attuare e verificare interventi orientati alla produzione della salute a partire dalla promozione attiva di una cultura di prevenzione. Lo sviluppo interdisciplinare del percorso didattico è finalizzato a far acquisire competenze operative di ordine metodologico e strumentale applicabili ai contesti di vita quotidiana e lavorativa in cui definire l'intervento preventivo, promozionale, educativo, di recupero e di sostegno basato sulle evidenze e orientato alla intersettorialità, multidisciplinarietà e al lavoro di rete.

L'attività didattica è erogata presso due sedi: Brescia e Cremona

L'accesso al corso è programmato annualmente a livello ministeriale e avviene attraverso un test d'ammissione comune a tutti i corsi di laurea delle professioni sanitarie offerti dall'Ateneo.

Funzione in un contesto di lavoro
L'Assistente Sanitaria/o è addetta/o alla prevenzione, alla promozione e alla educazione per la salute, l'attività è rivolta alla persona, alla famiglia e alla collettività. 
Individua i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo, educativo e di recupero. In particolare:

  • identifica i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali, individua i fattori biologici e sociali di rischio ed è responsabile dell'attuazione e della soluzione e degli interventi che rientrano nell'ambito delle proprie competenze;
  • progetta, programma, attua e valuta gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona;
  • collabora alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a campagne per le promozione e l'educazione sanitaria;
  • concorre alla formazione e all'aggiornamento di operatori e operatrici sanitari/ie e scolastici/che per quanto concerne la metodologia dell'educazione sanitaria;
  • interviene nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socioaffettiva;
  • attua interventi specifici di sostegno alla famiglia, attiva risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori e operatrici sul territorio e partecipa ai programmi di terapia per la famiglia;
  • sorveglia, per quanto di sua competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e controlla l'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo;
  • relaziona e verbalizza alle autorità competenti e propone soluzioni operative;
  • opera nell'ambito dei Centri congiuntamente o in alternativa con i Servizi di educazione alla salute, negli uffici di relazione con il pubblico;
  • collabora, per quanto di sua competenza, agli interventi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole;
  • partecipa alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi sanitari rilevando, in particolare, i livelli di gradimento da parte dell'utenza; 
  • concorre alle iniziative dirette alla tutela dei diritti della cittadinanza con particolare riferimento alla promozione della salute;
  • partecipa alle attività organizzate in forma dipartimentale, sia distrettuali che ospedaliere, con funzioni di raccordo interprofessionale, con particolare riguardo ai dipartimenti destinati a dare attuazione ai progetti-obiettivo individuati dalla programmazione sanitaria nazionale, regionale e locale;
  • svolge le proprie funzioni con autonomia professionale anche mediante l'uso di tecniche e strumenti specifici;
  • svolge attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi, ove richiesta la sua competenza
    professionale; 
  • agisce sia individualmente sia in collaborazione con altri operatori e operatrici sanitari/ie, sociali e scolastici/che, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto.

L'assistente sanitaria/o contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale.

Competenze associate alla funzione
Le competenze connesse al profilo professionale, sono: di ricerca sanitario-sociale, epidemiologiche, di osservazione e analisi dei bisogni di salute, di pianificazione, educative, tecnico-preventive, promozionali, di sostegno, di comunicazione, di tutela dei diritti dei cittadini, di raccordo interprofessionale e mediazione, di formazione, di valutazione per gli ambiti della prevenzione primaria, secondaria e terziaria, della promozione della salute, dell'educazione alla salute individuale, familiare, di gruppo, di collettività ed istituzionale. 
Tali competenze sono esprimibili in libera professione o in regime di dipendenza per la famiglia, la scuola, il mondo del lavoro, i centri di aggregazione, e nelle aziende sanitarie per i Dipartimenti di Prevenzione, i Dipartimenti per le Attività Socio Sanitarie Integrate, Oncologico, di Salute Mentale, per le Dipendenze, Materno-infantile, ecc...

Sbocchi occupazionali
Gli sbocchi professionali sono nell’ambito delle strutture del Sistema Sanitario Nazionale, nei servizi pubblici, privati e del no-profit dove si realizzino progetti di studio e ricerca sulla salute, interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, attività di promozione alla salute e di educazione alla salute, nonché attività di formazione per gli ambiti dell'educazione sanitaria o della formazione di operatori e operatrici sociali, scolastici/che e dei lavoratori e lavoratrici.
Possono trovare impiego nei centri per l'educazione alla salute, negli Uffici Relazione con il Pubblico, negli uffici per la qualità delle aziende sanitarie, nelle direzioni sanitarie aziendali e negli uffici di tutela dei diritti dei cittadini, nonché nei Dipartimenti di Prevenzione, per le Cure Primarie, per le Attività Socio-Sanitarie Integrate, per le Dipendenze, per la Salute Mentale, Oncologico, Materno-Infantile, Consultori Familiari, ecc.

Il Corso di Studi in Assistenza Sanitaria ha lo scopo di formare operatori e operatrici con conoscenze scientifiche e tecniche necessarie a svolgere con responsabilità le funzioni proprie della professione secondo i principi e i metodi della prevenzione, promozione ed educazione alla salute ai sensi del D.M. 17.01.1997, n. 69.

Si pone l'obiettivo di far acquisire una cultura sanitario-sociale integrata, presupposto di base per l'apprendimento dei contenuti e metodi propri dell'intervento preventivo, educativo, di recupero e sostegno per la salute individuale e della collettività.

In particolare, i/le laureati/e dovranno essere dotati/e di competenze per:

  • lo svolgimento di attività di prevenzione, promozione ed educazione alla salute e all'utilizzo di metodi, tecniche e strumenti specifici;
  • individuare i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo, educativo e di recupero per la persona, la famiglia e la collettività;
  • identificare i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali;
  • individuare i fattori biologici e sociali di rischio;
  • progettare, programmare, attuare e valutare gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona;
  • collaborare alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a campagne per la promozione e l'educazione sanitaria;
  • concorrere alla formazione e all'aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici per quanto concerne la metodologia dell'educazione sanitaria;
  • intervenire nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva;
  • attuare interventi specifici di sostegno alla famiglia;
  • attivare risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori sul territorio;
  • partecipare ai programmi di terapia per la famiglia;
  • sorvegliare, per quanto di competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite;
  • controllare l'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo;
  • relazionare e verbalizzare alle autorità competenti e proporre soluzioni operative;
  • operare nell'ambito dei centri congiuntamente o in alternativa con i servizi di educazione alla salute, negli uffici di relazione con il pubblico;
  • collaborare, per quanto di competenza, agli interventi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole;
  • partecipare alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi sanitari rilevando, in particolare, i livelli di gradimento da parte degli utenti;
  • concorrere alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare riferimento alla promozione della salute;
  • partecipare alle attività organizzate in forma dipartimentale, sia distrettuali che ospedaliere, con funzioni di raccordo interprofessionale, con particolare riguardo ai dipartimenti destinati a dare attuazione ai progetti-obiettivo individuati dalla programmazione sanitaria nazionale, regionale e locale;
  • svolgere le proprie funzioni con autonomia professionale anche mediante l'uso di tecniche e strumenti specifici;
  • espletare attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi, ove è richiesta la loro competenza professionale;
  • agire sia individualmente sia in collaborazione con altri operatori sanitari, sociali e scolastici, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto;
  • contribuire alla formazione del personale di supporto e concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale;
  • lavorare in gruppo e integrarsi con le professioni sanitarie e sociali.

PERCORSO FORMATIVO
Il primo anno è finalizzato a fornire conoscenze relative allo sviluppo somato-psichico della persona e allo studio della comunità dal punto di vista ambientale e socio-culturale, per conoscere i fattori che incidono sulla produzione della salute individuale e comunitaria. 
Il percorso formativo, orientato allo studio della salute, colloca infatti la conoscenza dello sviluppo bio-psico-sociale dell'individuo in rapporto al contesto ambientale, storico-culturale e sociale. Lo sviluppo di competenze di ordine metodologico e strumentale riguarda l'ambito della ricerca e dell'osservazione in campo sanitario, sociale e psicologico al fine di orientare all'identificazione dei bisogni di salute e alla metodologia di individuazione dei fattori biologici e sociali di rischio, prassi essenziale e preliminare all'impostazione dell'intervento preventivo, promozionale, educativo e di sostegno.

Nel secondo anno si affronta l'eziopatogenesi delle malattie infettive, cronico - degenerative e mentali a maggiore rilevanza sanitario-sociale unitamente ad alcuni aspetti clinico-assistenziali che rivestono considerevole importanza ai fini gestionali e preventivi. Si approfondisce la nozione di rischio psico-fisico individuale e comunitario e si acquisiscono conoscenze e abilità riguardanti metodi e strumenti operativi di carattere individuale e collettivo per realizzare interventi di prevenzione, di promozione e di educazione alla salute.

Nel terzo anno, il percorso formativo si conclude con l'approfondimento di conoscenze riguardanti gli ambiti dell'intervento preventivo, educativo, promozionale e di recupero quali la famiglia, la scuola, il lavoro e la vita quotidiana, dove l'approccio metodologico diventa specifico per i singoli contesti. Il secondo semestre è dedicato all'acquisizione di competenze per la tutela dei diritti dei cittadini, le relazioni con il pubblico e il processo di qualità delle prestazioni sanitarie. Infine, lo studio di aspetti manageriali e di economia sanitaria è anche finalizzato a comprendere come possono essere gestite al meglio le risorse in ambito socio-sanitario in particolare per le aree della prevenzione e della promozione della salute.

Conoscenze richieste per l'accesso
Si ammettono al corso di studi in Assistenza Sanitaria coloro che siano in possesso di Diploma di Scuola Secondaria di II grado, o di altro titolo di studio conseguito all' estero, riconosciuto idoneo. Il numero degli/delle ammissibili al primo anno di corso è determinato in base alla programmazione nazionale. L'esame di ammissione al corso ha luogo secondo modalità definite dal Ministero e consiste in quiz a risposta multipla e verte su argomenti di logica, cultura generale, biologia, chimica, matematica e fisica.

Modalità di ammissione
Si ammettono al corso di studi in Assistenza Sanitaria coloro che sono in possesso di un diploma di scuola secondaria di II grado (durata quinquennale) o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.
L'ammissione al Corso di Studio di studenti straniere/i è regolamentata dalle Norme per l'accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Prot. n. 7802 del 24 marzo 2014 e s.m.
Tali norme stabiliscono anche modalità di verifica della conoscenza della lingua italiana (ove detta verifica sia richiesta) e le condizioni di esonero.

Il Corso di Studio in Assistenza Sanitaria è ad accesso programmato al fine di garantire la qualità dell'offerta didattica in relazione alle risorse disponibili. Il numero degli/delle ammissibili è determinato in base alla programmazione nazionale/locale e alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture operative sanitarie e socio-sanitarie, utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di tirocinio.
Per l'A.A. 2024/2025, il numero di posti disponibili è pari a n. 50, di cui n. 25 presso la sede di Brescia e n. 25 presso la sede di Cremona. Sono, inoltre, riservati n. 2 posti per sede per gli/le studenti extra-comunitari/ie.

Per l'accesso è previsto un test di ammissione e pertanto la selezione è basata sull'esito del test stesso, condotto con le modalità e nella data indicata nel bando.
Il numero, i tempi, le modalità e i contenuti del test di ammissione sono determinati annualmente con decreto ministeriale.
Per l'A.A. 2024/2025, la prova di ammissione si svolgerà nel mese di Settembre 2024, secondo le indicazioni ministeriali.

Ai sensi del D.lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni, ogni studente sarà sottoposto ad accertamento d'idoneità psico-fisica allo svolgimento dell'attività dello specifico profilo professionale. La valutazione di non idoneità permanente comporta la decadenza dallo status di studente del Corso di Studio.

Laddove siano rilevate lacune nella formazione di base, saranno attribuiti gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA). Ogni studente è tenuto a colmare le lacune (assolvendo così gli OFA) nel corso del primo anno accademico e nelle modalità indicate nel Regolamento del Corso di Studio in merito a:
-modalità di individuazione dell’attribuzione degli OFA
-natura degli Obblighi Formativi Aggiuntivi da attribuire
-strumenti messi a disposizione per il recupero
-modalità di superamento degli OFA
-conseguenza dell’eventuale non superamento degli OFA.

Le indicazioni sulle varie procedure amministrative, riguardanti le iscrizioni, le contribuzioni e i servizi sono reperibili alla pagina Iscrivesi di Assistenza sanitaria.

 

Orientamento in ingresso

Il Corso di Studio partecipa alle iniziative di orientamento in ingresso che sono gestite a livello sia di macro area sia di Ateneo e illustrate sull’apposita pagina del portale di Ateneo dalla quale si accede anche alle specifiche iniziative per le macro aree. Le iniziative sono coordinate da un gruppo di lavoro formato dal Delegato del Rettore all’orientamento, dai Delegati all’orientamento di Dipartimento e dal personale di un’apposita unità organizzativa (U.O.C. Orientamento). La progettazione ed erogazione delle attività di orientamento, sviluppate dalla U.O.C., sono certificate secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015.

Attività ordinaria, news e iniziative aggiornate sono consultabili sull’apposita pagina

Orientamento

 

Orientamento in itinere

Le iniziative di  tutorato sono organizzate a livello di Ateneo  secondo il piano annuale del tutorato, annualmente definito dalla Commissione di Ateneo per il Tutorato e approvato dal Senato Accademico. Il Servizio di Tutorato contribuisce all'orientamento in itinere con la finalità di aumentare la regolarità delle carriere e ad individuare le criticità che concorrono a determinare gli abbandoni. La gestione amministrativa del servizio di tutorato studentesco è certificata secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015 - ed assicurata nell’ambito dei servizi per il diritto allo studio da un’apposita unità organizzativa.

Tutorato

Caratteristiche della prova finale
Per l'ammissione alla prova finale ogni studente deve aver superato con esito positivo tutti gli esami previsti dall' Ordinamento Didattico del Corso, compresi quelli relativi alle attività professionalizzanti e di tirocinio, e avere acquisito i crediti relativi.
La prova finale ha valore di esame di Stato abilitante all' esercizio della professione.
La prova finale si compone di:

  1. una prova pratica nel corso della quale ogni studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
  2. redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione.

La prova finale è organizzata in due sessioni definite a livello nazionale. La prima, di norma, nel periodo ottobre-novembre e la seconda marzo-aprile.
La Commissione per la prova finale è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominate/i dal Rettore su proposta del Consiglio di Corso di Studi e comprende almeno due nominativi designati dal Collegio professionale, ove esistente, ovvero dalle Associazioni professionali maggiormente rappresentative individuate secondo la normativa vigente. Le date delle sedute sono comunicate con almeno trenta giorni di anticipo, rispetto all' inizio della prima sessione, al Ministero dell'Università e Ricerca e al Ministero della Salute che possono inviare propri/ie esperti/e, come rappresentanza delle singole sessioni, che sovrintendono alla regolarità dell'esame di cui sottoscrivono i verbali. In caso di mancata designazione di componenti di nomina ministeriale, il Rettore può esercitare potere sostitutivo.

Modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale per il conseguimento della Laurea in Assistenza Sanitaria consiste in:

  1. una prova pratica nel corso della quale ogni studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale
  2. la redazione di un elaborato di tesi e sua discussione, in cui ogni studente può dimostrare la propria capacità di pensiero e di elaborazione delle esperienze teorico/professionali acquisite nel percorso di studi.

La tesi è elaborata e redatta in modo originale, sotto la guida di un relatore/una relatrice e su un tema rientrante in una delle discipline presenti nel manifesto degli studi.
Possono essere relatori/relatrici i/le docenti di ruolo nonché i ricercatori/le ricercatrici dell’Ateneo e i/le docenti del corso di studio. Possono essere correlatori/correlatrici docenti del corso di studio e docenti di ruolo in altre università italiane o estere, nonché qualificate/i esperte/i esterne/i.
La tesi di laurea, i cui contenuti vengono esposti nell'ambito di una dissertazione pubblica, nella quale ogni studente sappia dimostrare padronanza di metodo e capacità di affrontare i problemi in modo autonomo e critico, può essere compilativa o di revisione della letteratura scientifica, di documentazione di esperienze, oppure originale.
Le sessioni di Laurea si svolgono secondo il calendario approvato annualmente.
L’argomento della tesi può essere attribuito, su istanza di ogni studente, da un/una docente titolare di modulo. All'atto dell’attribuzione dell’argomento della tesi, il relatore/la relatrice indica eventualmente il correlatore/la correlatrice.
L’assegnazione della tesi di laurea non può in alcun modo essere condizionata al possesso di una particolare media negli esami di profitto.

La commissione esaminatrice della prova finale, in conformità all'art. 7 D.I. 19 febbraio 2009, è nominata dal Rettore su proposta del Consiglio di Corso e comprende almeno due professori/professoresse o ricercatori/ricercatrici di ruolo.

Il voto finale è calcolato in base alla somma dei seguenti valori:

  • Media ponderata degli esami rapportata a 110
  • Valutazione prova pratica (minimo 1 e massimo 4)
  • Valutazione tesi di laurea (minimo 1 e massimo 6)

La prova pratica costituisce uno sbarramento: in caso di valutazione insufficiente, il/la candidato/a non può proseguire con la discussione della tesi. Pertanto la prova va ripetuta interamente nella seduta successiva.

La commissione può concedere la lode qualora ricorrano tutte le seguenti condizioni:

  • il voto finale sia pari o superiore a centodieci;
  • la commissione esprima parere unanime.

La commissione può concedere la menzione (encomio) qualora ricorrano tutte le seguenti
condizioni:

  • il voto di partenza sia uguale o superiore a centosei e il voto finale sia pari o superiore
    a centodieci;
  • siano presenti almeno due lodi nella carriera accademica;
  • la/lo studente sia regolarmente in corso;
  • la commissione esprima parere unanime.

Il superamento della prova finale conferisce il titolo di studio di Dottore/Dottoressa in Assistenza Sanitaria. La prova finale ha valore di Esame di Stato abilitante all'esercizio della professione.

Per ulteriori specifiche si rimanda alla pagina Laurearsi di Assistenza sanitaria.

Ultimo aggiornamento il: