Salta al contenuto principale

Il Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

SCHEDA DEL CORSO

Tipo di corso: Laurea triennale (180 crediti)

Tipo di accesso: Corso delle professioni sanitarie ad accesso programmato

Durata: 3 anni

Lingua: Italiano

Sede didattica: Brescia

Classe di Laurea: L/SNT4 - Classe delle lauree in Professioni sanitarie della prevenzione

Il Corso di Laurea si propone di formare figure che svolgono con autonomia tecnico-professionale attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria.

Chi consegue la laurea opera nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza ed è, nei limiti delle sue attribuzioni, ufficiale di polizia giudiziaria: svolge quindi attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nullaosta tecnico-sanitari per attività soggette a controllo.

Nell'esercizio della professione, istruisce, determina, contesta e notifica le irregolarità rilevate e formula pareri nell'ambito delle sue competenze; vigila e controlla gli ambienti di vita e di lavoro e valuta la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; vigila e controlla la rispondenza delle strutture e degli ambienti, in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli impianti; vigila e controlla la qualità degli alimenti e delle bevande dalla produzione al consumo e valuta la necessità di procedere a successive indagini specialistiche; vigila e controlla l'igiene e sanità veterinaria e valuta la necessità di procedere a successive indagini; vigila e controlla i prodotti cosmetici; collabora con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; collabora con altre figure professionali all'attività di programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui opera ed è responsabile dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della sua attività professionale; partecipa ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la sua competenza professionale; contribuisce alla formazione del personale e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al suo profilo professionale e alla ricerca.

Funzione in un contesto di lavoro
Il/La Tecnico/a della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro è la figura sanitaria responsabile, nell'ambito delle proprie competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria.
Il/La professionista, operante nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza è, nei limiti delle proprie attribuzioni, ufficiale di polizia giudiziaria: svolge attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico sanitari per attività soggette a controllo.

Competenze associate alla funzione
Nell'ambito della professione sanitaria, coloro che conseguono la laurea sono figure sanitarie cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministro della sanità 17 gennaio 1997, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili, nell'ambito delle loro competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. Operanti nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza sono, nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria; svolgono attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico-sanitari per attività soggette a controllo. 
Nell'ambito dell'esercizio della professione istruiscono, determinano, contestano e notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell'ambito delle loro competenze; vigilano e controllano gli ambienti di vita e di lavoro e valutano la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione dalla produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive indagini specialistiche; vigilano e controllano l'igiene e sanità veterinaria, nell'ambito delle loro competenze, e valutano la necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i prodotti cosmetici; collaborano con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; vigilano e controllano quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria e ambientale, nell'ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le loro attività e collaborano con altre figure professionali all'attività di programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell'organizzazione della pianificazione, dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della loro attività professionale; partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla formazione del personale e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca; svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o libero-professionale, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente.

Sbocchi occupazionali
Il titolo conseguito è abilitante alla professione e consente di svolgere l'attività professionale, in regime di dipendenza o libero professionale, nell'ambito del servizio sanitario nazionale (85.1 Attività dei servizi sanitari) presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente. (85.14.2 Attività professionali paramediche indipendenti; 85.2 servizi veterinari; 90.0 smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili).

Coloro che conseguono la laurea dovranno raggiungere le seguenti competenze culturali e professionali specifiche:

  • la conoscenza dei principi di fisica, chimica, statistica, delle scienze naturali biologiche e biomediche per poter interpretare, valutare, misurare gli indicatori della qualità degli alimenti, dell'ambiente naturale, di vita e di lavoro e riconoscerne le alterazioni;
  • l'apprendimento dei principi di anatomia, fisiologia, microbiologia, patologia generale, genetica e farmacologia necessari alla comprensione dell'eziopatogenesi delle malattie, in particolare quelle professionali o dovute agli inquinanti ambientali;
  • la conoscenza dei principi di chimica alimentare, di microbiologia, dell'igiene degli alimenti e delle principali tecnologie alimentari atte a valutare la qualità dei prodotti destinati all'alimentazione e al consumo;
  • la conoscenza dei principi della medicina del lavoro e, sotto l'aspetto preventivo, dei quadri più comuni delle patologie professionali;
  • la capacità di identificare, prevenire ed affrontare i rischi professionali in varie situazioni lavorative e di valutarne gli effetti sulla salute;
  • una adeguata conoscenza dell'igiene industriale e della tossicologia occupazionale ed ambientale;
  • la conoscenza dei principi fondamentali dell'igiene generale, dell'epidemiologia e della statistica sociale;
  • la conoscenza dei concetti fondamentali dell'organizzazione sanitaria;
  • l'apprendimento delle norme fondamentali in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro;
  • la conoscenza dei principi su cui si fonda il diritto del lavoro;
  • la capacità di valutare la necessità di accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali;
  • la conoscenza dei principi su cui si fonda il diritto e la procedura penale per quanto concerne i reati contro il patrimonio ambientale e le violazioni delle norme sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e della salubrità degli alimenti;
  • la conoscenza degli elementi essenziali dell'organizzazione aziendale e la sensibilità per valutare i problemi psicologici esistenti nell'ambito delle comunità e delle organizzazioni lavorative;
  • la capacità di costruire eventi formativi e informativi per la prevenzione ambientale e nei luoghi di lavoro;
  • l'apprendimento delle basi della fisica tecnica e industriale e dei sistemi per l'energia;
  • la conoscenza delle più comuni tecnologie e impianti industriali, di depurazione delle acque e di smaltimento dei rifiuti;
  • la capacità di eseguire rilievi architettonici e ambientali ed elaborare informazioni mediante sistemi informatici;
  • la conoscenza di elementi di urbanistica e di ingegneria sanitaria;
  • la capacità di agire in modo coerente con i principi giuridici, etici e deontologici della professione nel corso delle attività di vigilanza e controllo previste nel progetto formativo.

II corso di laurea in tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro prevede 180 crediti formativi articolati in tre anni di corso, di cui almeno 60 CFU da acquisire in attività formative finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali (tirocinio).

Per quanto riguarda le esperienze di tirocinio orientate all'igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (sia nel settore pubblico che in quello privato) saranno enfatizzate le specifiche competenze tecniche per organizzare e valutare un percorso analitico dei rischi connessi alle attività lavorative e a mettere in atto le conseguenti misure preventive e protettive volte alla tutela della sicurezza; ciò implica, oltre alla conoscenza della normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro, una specifica formazione in materia di organizzazione, gestione e assicurazione della qualità a livello aziendale.
Saranno in particolare predisposte esperienze pratiche volte al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • applicazione della legislazione vigente in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro finalizzata all'esercizio dell'attività di vigilanza e controllo e alla collaborazione per la prevenzione di infortuni e malattie professionali;
  • capacità di predisporre un piano per valutare i rischi presenti all'interno di una realtà lavorativa;
  • valutazione del significato delle indagini di monitoraggio ambientale e biologico nei luoghi di lavoro;
  • capacità di individuare le misure preventive e protettive da adottare per il contenimento dei rischi;
  • utilizzo degli strumenti per valutare l'efficacia delle misure adottate;
  • il possesso di capacità didattiche orientate alla informazione e formazione del personale;
  • conoscenza di sistemi di gestione della qualità e della sicurezza a livello aziendale e dell'impatto ambientale di attività, prodotti e servizi.

Per quanto riguarda le esperienze di tirocinio orientate all'igiene ambientale, degli alimenti e delle bevande, alla sanità pubblica e alla veterinaria:

  • applicazione della normativa vigente in materia di tutela ambientale finalizzata all'esercizio dell'attività di vigilanza e controllo anche attraverso l'utilizzo di strumenti di monitoraggio della qualità dell'aria, delle acque e del suolo;
  • capacità di individuare, sulla base dei risultati ottenuti, idonee misure preventive volte alla tutela dell'ambiente e a verificarne la loro efficacia;
  • applicazione della normativa vigente in materia di qualità degli alimenti e delle bevande destinate all'alimentazione e dei prodotti cosmetici;
  • capacità di analizzare i cicli produttivi degli alimenti, individuare i punti critici di controllo e predisporre misure volte alla tutela dell'igiene e della qualità delle bevande e degli alimenti, compresi quelli di origine veterinaria;
  • acquisire la capacità di analizzare e risolvere i problemi relativi alla formulazione di pareri finalizzati al rilascio di autorizzazioni in ambito di igiene e sicurezza ambientale;
  • acquisire la capacità di valutare la necessità di accertamenti e di rilevare irregolarità nel corso dell'attività di vigilanza svolta negli ambienti di vita e di lavoro;
  • acquisire la capacità di eseguire sopralluoghi, ispezioni, e campionamenti presso varie unità produttive;
  • saper redigere i principali atti di Polizia amministrativa e giudiziaria.

Particolare attenzione viene data, nell'ambito degli insegnamenti caratterizzanti e nel tirocinio, alla prevenzione basata sull'evidenza fornendo mezzi teorico pratici che consentano un'autonomia professionale e alla capacità di un aggiornamento continuo scientifico autonomo.
Il corso di lingua inglese, che si articola nei tre anni con esame finale al terzo anno, è rivolto anche alla comprensione della letteratura scientifica.

Gli insegnamenti sono articolati in moduli e sono svolti con lezioni frontali, esercitazioni in aula o in laboratorio. I risultati di apprendimento sono valutati con eventuali prove in itinere, con valore anche di autovalutazione, e con una prova conclusiva orale o scritta, occasione per la verifica del raggiungimento degli obiettivi preposti, unica e contestuale per ogni insegnamento, necessaria per l'acquisizione di crediti formativi.
I risultati di apprendimento degli insegnamenti di laboratorio e dei tirocini danno luogo ad una idoneità.
Ogni studente ha la disponibilità di 6 crediti per attività a scelta (convegni, seminari, giornate di studio e altri eventi individuati dal Consiglio del Corso).

Conoscenze richieste per l'accesso
Si ammettono al Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (CdL in TPALL) studenti che siano in possesso di Diploma di Scuola media superiore o di titolo estero equipollente. Sono richieste conoscenze di base di biologia, chimica, matematica e fisica a livello di scuola media superiore. Inoltre è richiesta la conoscenza della lingua inglese almeno a livello A2/2 (CEFR).
La preparazione iniziale sarà valutata tramite l'analisi degli errori riscontrati nei quiz di logica, chimica, biologia, fisica-matematica (domande a risposta multipla) somministrati nella prova d'accesso, comune a tutti i C.d.L. di area sanitaria della Facoltà.

Modalità di ammissione
L'accesso al Corso di Studio è a numero programmato al fine di garantire la qualità dell'offerta didattica in relazione alle risorse disponibili. Il numero di studenti ammissibili è determinato in base alla programmazione nazionale/locale ed alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di tirocinio.
Per l'accesso al Corso di Laurea è previsto un test di ammissione e pertanto la selezione è basata sull'esito del test stesso, condotto con le modalità e nella data indicata nel bando, che disciplina l'accesso e contiene tutte le informazioni, pubblicato sul sito di Ateneo.
Il numero, i tempi, le modalità e i contenuti del test di ammissione sono determinati annualmente con decreto ministeriale.

Ai sensi del D.Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni, ogni studente sarà sottoposto ad accertamento di idoneità allo svolgimento delle funzioni proprie del profilo professionale di Tecnica/o della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro. La valutazione di non idoneità permanente comporta la decadenza dallo status di studente del Corso di laurea. L'Università si riserva di verificare, in qualsiasi momento, la persistenza delle condizioni di idoneità, su segnalazione del/della Coordinatore/coordinatrice teorico/a pratico/a e di tirocinio.

L'ammissione al Corso di Studio di studenti stranieri è regolamentata dalle Norme per l'accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Prot. n. 7802 del 24 marzo 2014 e s.m.. Tali norme stabiliscono anche modalità di verifica della conoscenza della lingua italiana ove detta verifica sia richiesta e le condizioni di esonero.

Laddove vengano rilevate lacune nella formazione di base, vengono attribuiti gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA). Ogni studente è tenuto a colmare le lacune (assolvendo così gli OFA) nel corso dell'anno accademico e nelle modalità indicate dal Regolamento del Corso di Studio in merito a:
- modalità di individuazione dell'attribuzioni degli OFA
- natura degli Obblighi Formativi aggiuntivi da attribuire
- strumenti messi a disposizione per il recupero
- modalità del superamento degli OFA
- conseguenze dell'eventuale non superamento degli OFA

Le indicazioni sulle varie procedure amministrative riguardanti le iscrizioni, le contribuzioni e i servizi sono reperibili nel sito di Ateneo.

Orientamento in ingresso

Il Corso di Studio partecipa alle iniziative di orientamento in ingresso che sono gestite a livello sia di macro area sia di Ateneo e illustrate sull’apposita pagina del portale di Ateneo dalla quale si accede anche alle specifiche iniziative per le macro aree. Le iniziative sono coordinate da un gruppo di lavoro formato dal Delegato del Rettore all’orientamento, dai Delegati all’orientamento di Dipartimento e dal personale di un’apposita unità organizzativa (U.O.C. Orientamento). La progettazione ed erogazione delle attività di orientamento, sviluppate dalla U.O.C., sono certificate secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015.

Attività ordinaria, news e iniziative aggiornate sono consultabili sull’apposita pagina

Orientamento

 

Orientamento in itinere

Le iniziative di  tutorato sono organizzate a livello di Ateneo  secondo il piano annuale del tutorato, annualmente definito dalla Commissione di Ateneo per il Tutorato e approvato dal Senato Accademico. Il Servizio di Tutorato contribuisce all'orientamento in itinere con la finalità di aumentare la regolarità delle carriere e ad individuare le criticità che concorrono a determinare gli abbandoni. La gestione amministrativa del servizio di tutorato studentesco è certificata secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015 - ed assicurata nell’ambito dei servizi per il diritto allo studio da un’apposita unità organizzativa.

Tutorato

Caratteristiche della prova finale
La prova finale, a cui vengono attribuiti 6 CFU, è costituita da una prova pratica nel corso della quale ogni studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale e dalla redazione e discussione di un elaborato di una tesi (Cfr DI 19 febbraio 2009, art.7). A determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono i seguenti parametri:

  1. la media dei voti conseguiti negli esami curriculari, nelle attività didattiche elettive e nel tirocinio, espressa in centodecimi,
  2. il punteggio conseguito nello svolgimento della prova pratica,
  3. i punti attribuiti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi.

La lode proposta dal presidente della Commissione di Laurea, può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai/alle candidati/e che conseguano un punteggio finale superiore a 110.

Modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale, a cui vengono attribuiti 6 CFU, è costituita da una prova pratica, nel corso della quale ogni studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale, e dalla redazione e discussione di un elaborato di una tesi (Cfr DI 19 febbraio 2009, art.7).
La prova pratica costituisce uno sbarramento: in caso di valutazione insufficiente la risorsa non può proseguire con la discussione della tesi e la prova va ripetuta interamente nella seduta di laurea successiva.
La tesi è elaborata in modo originale, sotto la guida di un/una relatore/relatrice e su un tema rientrante in una delle discipline del CDS. L'argomento della tesi può essere attribuito, su istanza dello/a studente, dal/dalla docente individuato come relatore/relatrice.
A determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono i seguenti parametri:

  1. la media aritmetica dei voti conseguiti negli esami curriculari, nelle attività didattiche elettive e nel tirocinio, espressa in centodecimi;
  2. il punteggio conseguito nello svolgimento della prova pratica;
  3. il punteggio attribuito dalla Commissione di Laurea in sede di discussione dell'elaborato di tesi.

Le due diverse parti della prova finale (prova pratica e discussione di tesi) concorrono entrambe alla determinazione del punteggio complessivo della prova finale attribuito dalla Commissione di Laurea, che sarà espresso con un punteggio massimo di 9 e che si sommerà alla media dei voti conseguiti di cui al punto 1, per determinare il voto di Laurea.
La lode, proposta dal/dalla presidente della Commissione di Laurea, può venire attribuita, con parere unanime della Commissione, alle risorse che conseguano un punteggio finale superiore a 110.

Ultimo aggiornamento il: