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10 febbraio Giorno del Ricordo

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10 gennaio Giorno del Ricordo news

Dal 2004 si celebra in Italia il giorno del ricordo, che intende commemorare le vittime dei partigiani comunisti Yugoslavi, i cui cadaveri furono gettati in cavità naturali del carso (le foibe) e altresì ricordare l’esodo forzato di istriani e dalmati dai territori in cui vivevano, avvenuto nel secondo dopoguerra e all’interno della complessa cornice del confine orientale del nostro Paese, ridisegnato da un trattato di pace stipulato proprio il 10 febbraio del 1947.

Si tratta di una ricorrenza che, nel tempo, ha generato discussioni e confronti anche molto accesi, a testimonianza di una tensione mai sopita, sottesa a questi temi, e generata dalla contrapposizione di due blocchi geopolitici, che in qualche misura esistono ancora.

L’Università degli Studi di Brescia afferma convintamente la condanna di ogni forma di violenza, soprattutto quando perpetrata ai danni di persone innocenti e la necessità di leggere la storia nella sua prospettiva complessa, evitando sempre gli estremismi e i pregiudizi che portano poi spesso a forme di contrapposizione violenta.

In questa prospettiva appaiono di particolare rilievo le parole scritte da Gaia, una studentessa del liceo De André di Brescia, la quale nel 2021 ebbe modo di dichiarare, a proposito del ruolo degli studenti nell’impegno per la conoscenza e la memoria, che “…noi rappresentiamo l’ultima generazione che può fruire delle testimonianze dirette di questo come di altri eventi storici: pertanto sentiamo nostro il dovere di diventare noi stessi nuovi testimoni e di tenere viva la memoria dei fatti.

L’Università degli Studi di Brescia, apprezzando la profondità del pensiero espresso da questa giovane, afferma il proprio impegno nel volersi proporre come luogo sempre aperto al confronto e disponibile allo scambio di conoscenze, nonché vocato alla conservazione delle memorie che risultino utili per comprendere l’unicità dei valori costituzionali in cui la nostra comunità si riconosce, affinché tali conoscenze e memorie possano essere utilizzate dalle nuove generazioni di studentesse e studenti e da chiunque senta l’esigenza di comprendere le tragiche vicende che hanno segnato il secolo scorso.

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