Salta al contenuto principale

Le sedi di Unibs ospitano l’installazione “Virginia per tutte”: un’opera partecipata di ricamatura e riscrittura ispirata dalla lettura di “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf

virginia per tutte

Dal 13 marzo all’8 aprile 2023 le sedi dell’Università degli Studi di Brescia ospitano l’opera “Virginia per tutte”. Il progetto, a cura di Patrizia Benedetta Fratus. è stato ispirato dalla lettura di “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf all’interno di una casa rifugio del centro antiviolenza Butterfly di Brescia. L’idea parte innanzitutto dalla necessità di tradurre in tutte le lingue possibili questo testo del quale, come molti altri, non è ancora disponibile, in alcune aree del mondo, la traduzione integrale, a testimonianza della mancanza, ancora esistente, di accesso alla cultura. L’iniziativa è promossa e finanziata dalla Commissione di Genere dell’Università degli Studi di Brescia e coordinata da Assunta Beatrice.

Alla conferenza stampa sono interevenuti il Rettore Prof. Francesco Castelli, il Prorettore all’impegno sociale per il territorio Prof. Carlo Alberto Romano e la Presidente della Commissione Genere dell’Università degli Studi di Brescia Prof.ssa Mariasole Bannò.

Patrizia Benedetta Fratus e il gruppo di donne e ragazze ospiti, provenienti da storie, linguaggi e paesi differenti, hanno risposto al desiderio di tradurre l’opera in oltre cento lingue madri del mondo, con l’aiuto e il coinvolgimento della collettività, e di intraprendere un viaggio sul filo della narrazione. La traduzione non è più solo il passaggio da un linguaggio all’altro, ma apre uno spazio di comprensione tra mondi e significati: la diversità diventa un elemento creativo e la multiculturalità un valore.

Per Patrizia Benedetta Fratus, la narrazione di Virginia porta consapevolezza, testimonia l’assenza totale delle donne nella narrazione e la mancanza di modelli di donna nati da donne per le donne. Mostra come tutto ciò che sappiamo di noi è frutto dell’immaginario di un uomo, di schemi che ancora oggi condizionano e danno forma alle nostre vite e alla nostra visione del mondo. Si assiste all’evidenza del potere della storia che poggiando su di un unico modello non può fare altro che ripetersi.

All’opera hanno aderito persone da tutto il mondo, intere scuole, intere classi e istituti, dalla terza media alle Accademie passando per Licei e Professionali. Ogni partecipante ha ricevuto due pezzi uguali di tela bianca sui quali, con filo o penna rossa, ha scritto un versetto assegnato e la sua traduzione o interpretazione. L’intero testo del saggio è stato tradotto diventando un’opera immensa, testimone e documento del possibile. Sono stati cuciti 2.690 versetti e sono state raccolte ben 143 lingue.

«La cultura è fondamentale per l’essere umano. Non solo, è elemento essenziale per la coesione sociale e per lo sviluppo economico. Infatti, come sancisce la nostra Costituzione, all’Art. 9, l’accesso alla cultura e la sua fruizione costituiscono un diritto fondamentale delle persone. - dichiara il Prof. Carlo Alberto Romano, Prorettore all’impegno sociale per il territorio - Se il concetto di cultura, dal punto di vista giuridico, non è sempre stato di facile identificazione, l’idea che garantirne l’accesso e la fruizione sia un diritto, è fuori discussione, perlomeno in una comunità aperta, inclusiva e solidale quel è quella disegnata dalla costituzione repubblicana; naturalmente tale diritto deve essere garantito alle cittadine e ai cittadini di tutto il mondo. L’impegno sociale della Università degli Studi di Brescia, convintamente, va in questa direzione».

«“Per tutti questi secoli le donne hanno svolto la funzione di specchi, dotati della magica e deliziosa proprietà di riflettere la figura dell'uomo a grandezza doppia del naturale”. Questa affermazione, contenuta ne “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf, rappresenta da sola, il condensato della rivendicazione della scrittrice britannica, cioè di una letteratura tutta al femminile e completamente indipendente da quella degli uomini - dichiara la Prof.ssa Mariasole Bannò, Presidente della Commissione Genere -. Smantellare, attraverso la necessità di una stanza tutta per sé, il linguaggio patriarcale in ambito letterario e sociale. Per questo motivo la Commissione di Genere ha scelto l’opera partecipata di ricamatura e riscrittura di Patrizia Benedetta Fratus che riempirà, con un’onda inesauribile e simbolica di tessuti e fili colorati, gli spazi dell’Università degli Studi di Brescia. Per ribadire la necessità di una consapevolezza letteraria tutta femminile».  

Le sedi dell’università dove l’opera è posizionata e visibile sono: l’atrio all’ingresso della Facoltà di Medicina (Viale Europa 11), l’atrio di Ingegneria (Via Branze 38), i chiostri di Giurisprudenza (Palazzo Calini ai Fiumi, Via Battaglie 58), i chiostri di Economia (Via S. Faustino 74/B).

https://www.virginiapertutte.it/

 

virginia per tutte

 

 

 

 

virginia per tutte

Ultimo aggiornamento il: