Approfondimenti Normativi - Lavoro Dsa

Con la Legge 170/2010, che ha riconosciuto la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento che, se pur in assenza di patologie neurologiche o deficit sensoriali, possono costituire un’importante limitazione per alcune attività della vita quotidiana (Art. 1), si è realizzato un passo molto importante per le pari opportunità degli studenti e delle studentesse con DSA.

Dal 2021, con l’art. 3, comma 4-bis del Decreto Legge 80 convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2021, n. 113, il tema del riconoscimento dei disturbi specifici dell’apprendimento, ha fatto un ulteriore passo in avanti, entrando di diritto nel mondo del lavoro.

Con Decreto del 9 novembre 2021 del Ministero per la Pubblica Amministrazione, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero per le Disabilità sono state introdotte misure concernenti le Modalità di partecipazione ai concorsi pubblici per le persone con disturbi specifici dell'apprendimento. Tale Decreto ha introdotto la possibilità, per le persone con DSA, di ottenere alcune misure dispensative e strumenti compensativi in sede di concorso pubblico, come l’utilizzo della calcolatrice, l’utilizzo di strumenti di sintesi vocale per la lettura, la maggiorazione del tempo per lo svolgimento delle prove, lo svolgimento della prova orale invece che scritta (solo in caso di grave e comprovata disortografia e disgrafia). Come specificato dall’art. 2 comma 2 del Decreto, tali misure sono subordinate ad una richiesta specifica da parte del candidato in fase di iscrizione al concorso; il candidato deve essere in possesso dell’adeguata certificazione rilasciata dalle aziende sanitarie locali o dalle equivalenti strutture pubbliche.

Nel marzo 2022, con la Legge n.25, art. 7 comma 2-bis e seguenti, le tutele già previste per il lavoro nella Pubblica Amministrazione, sono state estese al mondo del lavoro delle aziende private, prevedendo per i candidati con DSA strumenti e misure che permettano le pari opportunità ai colloqui di selezione e nella gestione del proprio posto di lavoro.