La necessità delle strutture sanitarie di mantenere un ambiente interno che soddisfi gli standard igienici e di sicurezza comporta un enorme dispendio energetico e di materiali, che impatta negativamente sull’ambiente. Si stima che il settore della sanità contribuisca per il 4,4% alle emissioni globali di gas serra, di cui circa il 30% attribuibile alle sale operatorie.
Il progetto, tema del dottorato in Transizione Energetica e Sistemi Produttivi Sostenibili dell’Ing. Anna Savio, sotto la supervisione del Prof. Simone Zanoni, del Dipartimento di Ingegneria Civile Ambiente Territorio Architettura e Matematica (DICATAM), del Prof. Lucio Enrico Zavanella, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale (DIMI) dell’Università degli Studi di Brescia, dell’Ing. Beatrice Marchi, Ricercatrice presso il DIMI e in collaborazione con il Prof. Giuseppe Milano, del Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche, Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica (DSMC) dell’Università degli Studi di Brescia e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Clinica Ortopedica della ASST Spedali Civili di Brescia, e il Dr. Pierangelo Guizzi, Direttore SC di Ortopedia e Traumatologia del P.O. di Gardone V.T.
L’obiettivo è tracciare il flusso di materiali, la produzione di rifiuti e il consumo di energia associati a tutte le diverse fasi delle operazioni chirurgiche ortopediche. Lo scopo finale dello studio è calcolare l’impatto ambientale complessivo di diverse pratiche chirurgiche e sviluppare un modello efficace che permetta di ottimizzare il consumo di risorse, senza aumentare il carico di lavoro del personale e mantenendo il livello di qualità delle prestazioni.