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Progetto DORIAN GRAY: intervista al Prof. Marco Metra

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prof. Metra

Una strategia digitale innovativa per combattere i deficit cognitivi. Classificato al primo posto tra oltre 200 progetti presentati a livello europeo, il progetto DORIAN GRAY (Devising a personalized risk stratification and holistic management for prevention of cognitive impairment in patients with different cardiovascular phenotypes) mira a rispondere alla crescente sfida globale rappresentata dai deficit cognitivi e a prevenirne la progressione verso la demenza, esplorando il legame tra malattie cardiovascolari e alterazioni cognitive. Il progetto punta a individuare i meccanismi che collegano il decadimento cognitivo lieve alle malattie cardiovascolari, sviluppando un approccio integrato per promuovere una vita sana, indipendente e attiva negli anziani. Il progetto vede infatti l’importante sinergia fra le unità di Cardiologia e Neurologia, creando un importante framework multidisciplinare per la prevenzione secondaria di disturbi cognitivi. Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate di intelligenza artificiale e biomarcatori digitali, il progetto rende possibile una stratificazione del rischio e un trattamento personalizzato per la prevenzione dei deficit cognitivi e della demenza. Tra gli elementi innovativi, DORIAN GRAY applicherà il concetto di “brain Health” su popolazioni diverse, combinando il potenziamento cognitivo tramite terapia digitale con un sistema di coaching interattivo personalizzato. Lo studio si concluderà anche con una importante fase di validazione clinica europea multicentrica su soggetti a rischio cardiologici e neurologici coordinato dalle Unità degli ASST Spedali Civili di Brescia, già attivamente coinvolti in numerosi progetti di prevenzione primaria e secondaria in ambito di Brain Health and Healthy Ageing. 

Secondo le previsioni, i risultati dello studio potranno permettere di prevenire fino a 2 milioni di casi di demenza in 27 anni, con una riduzione dei costi di 485 miliardi.

Coordinata dal Professor Marco Metra, la ricerca coinvolge le competenze cardiologiche, neurologiche, filosofiche e giuridico-legali dell'Università degli Studi di Brescia. Contribuiscono al progetto il Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche, Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica (Prof. Marco Metra, Prof.ssa Marianna Adamo, Dr Mauro Massussi), il Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali (Prof. Alessandro Padovani, Prof. Andrea Pilotto e Prof.ssa Nicoletta Cusano), e il Dipartimento di Giurisprudenza (Prof.ssa Simona Cacace). Il progetto coinvolge anche 23 partner internazionali, tra cui istituzioni accademiche di prestigio come l'Università di Cambridge, la Charité - Universitätsmedizin Berlin e il Politecnico di Milano, oltre a piccole e medie imprese e ad organizzazioni di rilevanza mondiale come la Società Europea di Cardiologia e Alzheimer Europe.

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