L’Università di Brescia è tra i partner del progetto internazionale Migration and Displacement Action Plan for Sub-Saharan Africa (MAPS), finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Università La Sapienza di Roma. L’iniziativa coinvolge università europee e africane, organizzazioni internazionali e Cattedre UNESCO con l’obiettivo di migliorare la conoscenza e fornire strumenti di supporto alle politiche pubbliche su migrazione e sfollamento forzato nell’Africa Sub-Sahariana.
Il progetto si concentra su dieci Paesi africani: Etiopia, Kenya, Tanzania, Uganda, Costa d’Avorio, Senegal, Burkina Faso, Guinea, Sud Sudan e Sudafrica. Le attività previste comprendono la raccolta di dati attraverso interviste, focus group e indagini sul campo, l’organizzazione di tre summer school dedicate ai giovani ricercatori, la realizzazione di una piattaforma digitale (DigiMAPS) per la condivisione dei risultati, oltre a conferenze e a un Forum conclusivo per diffondere conoscenze, buone pratiche e raccomandazioni di policy. Elemento centrale del progetto è la formazione di 40 giovani ricercatori africani, selezionati tramite borse di studio di lunga durata e affiancati da supervisori provenienti sia da università africane sia europee. I ricercatori parteciperanno attivamente alla raccolta e all’analisi dei dati, contribuendo alla pubblicazione di studi scientifici e allo sviluppo di nuove competenze accademiche e professionali.
Il contributo dell’Università di Brescia si articolerà in diverse fasi: partecipazione al Comitato di Coordinamento, analisi di dati e politiche esistenti, organizzazione di un webinar internazionale dedicato al tema della Prosperità (istruzione, salute, inclusione sociale) nell’ambito delle UNESCO Chairs, oltre al coinvolgimento nelle attività di ricerca e nella disseminazione dei risultati. UniBs parteciperà inoltre allo sviluppo del MAPS Laboratory e al supporto dei giovani ricercatori impegnati nel progetto.
MAPS si inserisce nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e nelle politiche europee in materia di migrazione, promuovendo un approccio multidisciplinare e inclusivo che integra ricerca, formazione e dialogo interculturale.