Workshop "Il recupero dei fanghi di depurazione in agricoltura"

Giovedì 22 febbraio 2024
Sala consiliare di Ingegneria - via Branze 38

Giovedì 22 febbraio 2024 presso la Sala consiliare di Ingegneria (via Branze, 38) si terrà il convegno conclusivo del progetto SLURP dal titolo "Il recupero dei fanghi di depurazione in agricoltura".

I fanghi sono un sottoprodotto della depurazione delle acque di scarico. Grazie al loro prezioso contenuto in carbonio organico, azoto, fosforo e micronutrienti, possono rappresentare un substrato ottimale per l‘agricoltura. Circa il 50% dei fanghi prodotti viene infatti già oggi recuperato in questo
modo. La normativa lo consente, previa verifica del contenuto di alcuni inquinanti. Il dibattito sulla opportunità di una revisione delle norme è molto acceso: la presenza di sostanze indesiderate pone infatti in primo piano la necessità di una valutazione approfondita dei potenziali effetti negativi
sull’ecosistema e sulla salute umana. Da quando, nel 1986, è stata emanata la direttiva UE sull’uso agricolo dei fanghi, sono stati sviluppati strumenti e metodi di analisi che permettono la valutazione della tossicità di molte matrici di scarto. Nonostante ciò, l’attenzione è ancora principalmente focalizzata sulla caratterizzazione chimica piuttosto che sui saggi biologici e sulla ecotossicità. In due anni di lavoro, i ricercatori coinvolti nel progetto SLURP, hanno analizzato fanghi, liquami zootecnici e compost, ponendoli a confronto. Questi risultati possono rappresentare una base scientifica per sviluppare un protocollo di caratterizzazione (e certificazione) dei fanghi di depurazione (e di altri residui destinabili all’agricoltura), tramite una batteria di test ecotossicologici selezionati, da affiancare alla caratterizzazione chimico-fisica. Tutto ciò allo scopo di favorire il recupero delle matrici organiche di scarto in piena sicurezza per l’ambiente e la salute umana. Sul progetto ha lavorato un gruppo di ricerca multidisciplinare, che comprende competenze di ingegneria sanitaria-ambientale, chimica analitica e ambientale, agronomia, microbiologia agraria, ecologia, tossicologia umana e ambientale, igiene e sanità pubblica. L’Università degli Studi di Brescia, capofila, ha partecipato con cinque dipartimenti, insieme all’Università degli Studi di Milano, all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano e all’Helmholtz Zentrum di Monaco di Baviera.

Per maggiori informazioni consultare la locandina allegata.

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Ultimo aggiornamento il: 19/02/2024