
Sono terminati i lavori di recupero dell’immobile dell’Università degli Studi di Brescia posto all’incrocio tra via Porta Pile e via delle Battaglie, uno dei primi processi di rigenerazione urbana che interessano il centro storico della città.
Il progetto di edificazione dell’immobile posto all’incrocio tra via Porta Pile e via delle Battaglie (via Porta Pile 17b/17c e via delle Battaglie 77/79), avviato all’inizio del 2021 per aumentare gli spazi universitari nel Campus diffuso del centro storico di Brescia, si configura come un intervento di ristrutturazione con completa demolizione dell’attuale edificio e ricostruzione nel rispetto della sagoma originaria, come da indicazione del Piano di Governo del Territorio. Si tratta di un importante intervento di rigenerazione urbana nel centro storico, destinato a incidere sul volto urbano e sociale del quartiere.
Con il Fondo per l’edilizia universitaria e le grandi attrezzature scientifiche, il MUR ha cofinanziato i lavori per la ristrutturazione dell’edificio con 2.800.000 euro.
L’inaugurazione è prevista giovedì 19 settembre. Nell’edificio trovano posto spazi per studenti, docenti e personale tecnico amministrativo, quali uffici, sale riunioni e sale svago, studio e lettura. L’ampio spazio aperto al quinto piano è adibito a terrazza attrezzata con pergotenda, tavoli e sedie così da favorire sia la frequentazione per studio sia momenti di socializzazione all’aria aperta, con un’ampia vista sul Castello e sul centro storico di Brescia.
All’inaugurazione intervengono:
- Francesco Castelli, Rettore
- Laura Castelletti, Sindaca di Brescia
- Ivana Passamani, Delegata all’Edilizia universitaria e Campus sostenibile
- Alessandro Paderno, Ufficio Progettazione di Ateneo e Gestione Edifici
- Benedetta Venturelli, Presidente del Consiglio di Quartiere Centro storico Nord
Un racconto spazio-temporale
L’Università di Brescia ha avviato con questo cantiere uno dei primi processi di rigenerazione urbana che interessano il centro storico della città. Si è voluto quindi mappare dal punto di vista fotografico e audiovisivo tutte le fasi dei lavori edilizi nell’ambito del progetto “Porta Pile – Un racconto spazio-temporale” (Ideazione e coordinamento scientifico Prof. Ivana Passamani, Progetto fotografico-visuale Studio BAMSphoto Rodella).
Il progetto ha previsto di documentare sia lo stato originale (esterno e interno) dell’edificio, sia la graduale trasformazione del lotto e dell’immagine urbana, sia infine l’immagine urbana e architettonica definitiva.
Sono state realizzate diverse campagne fotografiche e video, anche con l’uso di un drone, per acquisire fotografie dello stato originale dell’immobile, per documentare le varie fasi dei lavori, per documentare l’edificio rinnovato e per realizzare un time-lapse che sintetizzasse in pochi minuti tutta la durata dei lavori.
Prima della demolizione sono stati fotografati e mappati i muri dell’edificio attuale: esso in molti anni di abbandono ha raccolto sui muri esterni messaggi e immagini di protesta, artistiche o di affermazione personale. Anche le pareti interne sono diventate, per chi ha vissuto gli spazi, una lavagna per esprimere liberamente alcuni contenuti.
Il progetto fotografico/visuale ha documentato i muri esterni e interni nel loro complesso, una mappa artistica per non dimenticare queste tracce e questa parte di storia.
Alcuni di questi messaggi grafici sono stati riprodotti su apposite tele e inseriti come pannelli decorativi dotati di didascalie esplicative all’interno degli spazi comuni dell’edificio.
Accessibilità e arredi
Ascensore, mappe tattili, percorsi tattili, Hearing Loops (tecnologia d’ascolto assistiva), comfort visivo (colori e attenzione ai contrasti cromatici), arredi specifici, permettono a tutte le persone di raggiungere l’edificio, entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
Gli arredi sono stati forniti dalla ditta Ingros’s Forniture S.r.l. di Rovigo, materiale, colori, imballaggi etc garantiscono il rispetto dei Criteri Ambientali Minimi e quindi un elevato valore di sostenibilità minimizzando le ricadute ambientali. Lo studio dei colori, forme, dimensioni e tipologia degli arredi è stato realizzato in collaborazione con l’ing. Alessandro Paderno, l’Arch. Arianna Bettinsoli e l’Arch. Daria Dallamano - U.O.C. Progettazione di Ateneo e Gestione degli Edifici, Università di Brescia.
Archigrafia
Con la collaborazione di MT studio di Roma, dell’ing. Alessandro Paderno e dell’arch. Arianna Bettinsoli - U.O.C. Progettazione di Ateneo e Gestione degli Edifici, Università di Brescia e con la partecipazione della prof. Ivana Passamani - è stato realizzato un sistema di segnaletica coordinata (segnaletica grafica di identificazione, wayfinding all’interno dell’edificio, archigrafia delle pareti con grafica identificativa) e uno studio del comfort visivo per gli ambienti interni del nuovo edificio, con particolare riferimento ai colori e ai contrasti cromatici, per favorire il comfort visivo dei diversi ambienti.
L’archigrafia prende spunto dalla presenza dei corsi d’acqua sotterranei che scorrono sotto il centro storico; in particolare uno di questi corsi, il Dragone, scorre proprio accanto all’edificio, vicino all’angolo nord est. Il pattern grafico ispirato ai corsi d’acqua percorre l’interno dell’edificio e ne caratterizza gli ambienti; i nomi dei principali canali sono stati utilizzati per le sale studio.
DESIGN DEL PATTERN GRAFICO
© Il tombino di vetro sui fiumi sotterranei Bova e Celato in via S. Faustino, Bresciaunderground APS
LA MEMORIA DEL PASSATO
Un elemento importante è riportare e lasciare traccia della memoria dei luoghi, di come sono stati vissuti e trasformati nel corso degli anni. È sembrato appropriato e necessario riproporre alcuni dei graffiti che furono realizzati all’interno dell’edificio prima della sua demolizione.
Il graffito ha un’intrinseca connotazione politica e contemporaneamente un forte impatto visivo sia per le immagini molto evocative che per le esplicite frasi utilizzate.
Alcuni di questi messaggi grafici sono stati rielaborati graficamente, riprodotti su apposite tele e inseriti come pannelli decorativi dotati di didascalie esplicative all’interno degli spazi comuni dell’edificio.