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Il Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica

SCHEDA DEL CORSO

Tipo di corso: Laurea triennale (180 crediti)

Tipo di accesso: Corso delle professioni sanitarie ad accesso programmato

Durata: 3 anni

Lingua: Italiano

Sede didattica: Brescia

Classe di Laurea: L/SNT2 - Classe delle lauree in Professioni sanitarie della riabilitazione

Il Corso di Studio costituito all'interno del Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali si articola in tre anni per un totale di 180 Crediti Formativi Universitari.

Tale corso si propone il conseguimento di obiettivi formativi con specifico riferimento al profilo professionale definito nel Decreto Ministero della Sanità 29 marzo 2001, n. 182 e articolati sotto il profilo dei contenuti in uno specifico Ordinamento didattico.

L'accesso è programmato, al fine di garantire la qualità dell'offerta didattica in relazione alle risorse disponibili. Il numero di studenti immatricolabili è pari a 20.

Il Corso di Studi in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica:

  • fornisce una solida formazione sulla pianificazione, gestione e valutazione degli interventi di Riabilitazione Psichiatrica quali, ad esempio, interventi psicoeducativi, interventi cognitivo-comportamentali e di rimedio cognitivo, interventi incentrati sulle abilità di base e sociali, interventi di tipo "espressivo", svolti individualmente, in gruppo o con i famigliari dell'utenza;
  • fornisce un valido approfondimento della psicologia generale, sociale e clinica, nonché delle cosiddette "aree di confine" della Psichiatria, quali la Neuropsichiatria Infantile, i Disturbi legati alle Dipendenze, i Disturbi del Comportamento Alimentare, la Psicogeriatria e la Psichiatria Forense;
  • permette di arricchire e completare il bagaglio formativo attraverso l’inserimento in attività annuali di tirocinio professionalizzante, all’interno di strutture sanitarie dove vengono svolti interventi di Riabilitazione Psichiatrica (Strutture Residenziali Psichiatriche, Centri Diurni, Centri di Salute Mentale, ecc).

Il Corso di Studi è organizzato in

  • lezioni frontali
  • laboratori professionali
  • attività pratica di tirocinio
  • attività seminariali e a scelta

All'interno di ogni semestre, si trova un calendario in cui le attività teoriche e quelle pratiche sono presenti in modo complementare in tutte le settimane di didattica.

Le sedi di tirocinio si differenziano ogni anno, in funzione degli specifici obiettivi di tirocinio declinati nel triennio. Per ogni ulteriore informazione, si rimanda al sito del CdS.

Funzione in un contesto di lavoro
Coloro che conseguono la laurea in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica:

  • lavorano, all’interno di equipe multidisciplinari, nell’ambito del disagio psichico; 
  • valutano il grado di disabilità psichica e le potenzialità del soggetto per un adeguato reinserimento nella società; 
  • identificano gli obiettivi e formulano un programma di intervento riabilitativo individuale; 
  • attuano interventi riabilitativi ed educativi, individuali e di gruppo, sui soggetti con disabilità psichica utilizzando tecniche psicoeducative, cognitive, cognitivo-comportamentali ed espressive;
  • analizzano le risorse del contesto familiare e socio-ambientale;
  • valutano gli esiti dei propri interventi.

Competenze associate alla funzione
Le aree di competenza del tecnico della Riabilitazione Psichiatrica sono:

  • Psichiatria
  • Neuropsichiatria infantile
  • Doppia diagnosi
  • Psicogeriatria
  • Disturbi del comportamento alimentare

Sbocchi occupazionali

  • Dipartimenti di Salute Mentale (Aziende Ospedaliere pubbliche) e strutture del territorio da essi dipendenti (CPS, Centri Diurni, Strutture residenziali a bassa/media/lunga degenza…)
  • Comunità riabilitative private
  • Strutture psichiatriche private convenzionate (tra cui anche IRCCS)
  • Cooperative sociali di tipo A/B
  • Libera professione

Coloro che conseguono la laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, attraverso attività teoriche e teorico-pratiche, si doteranno:

  • della conoscenza di aspetti clinici per la comprensione dei processi fisiologici e patologici connessi allo stato di salute e malattia delle persone nelle diverse fasi della vita;
  • della capacità di comprendere i processi psicologici sociali, individuali e di gruppo, che influenzano il funzionamento dei sistemi;
  • della conoscenza dei principi di bioetica, deontologici e medico-legali legati alla professione;
  • delle conoscenze dei fondamenti, dell’evoluzione e delle caratteristiche della teoria e dei modelli concettuali della riabilitazione psichiatrica;
  • della capacità di identificare e valutare le aree di disabilità ed i punti di forza di ogni paziente;
  • della capacità di individuare risorse nel tessuto familiare e socio ambientale e di sviluppare un significativo lavoro di rete;
  • delle conoscenze, delle abilità e dell’esperienza utili a pianificare, gestire e valutare l’intervento riabilitativo psichiatrico individuale, familiare e di gruppo;
  • della capacità di approccio integrato con pazienti in ambiti di prevenzione, assistenza, riabilitazione per il conseguimento del maggior grado di benessere possibile;
  • della capacità di relazione e comunicazione con pazienti e loro familiari;
  • della capacità di instaurare una relazione terapeutica indispensabile alla adesione al progetto di cura ed alla negoziazione e pianificazione degli obiettivi riabilitativi;
  • di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute delle persone;
  • della capacità di lavoro in equipe, integrandosi con le altre figure professionali presenti nel Servizio;
  • della capacità di applicare i risultati della ricerca in ambito riabilitativo al fine di migliorare la qualità degli interventi;
  • della capacità di affiancamento nelle attività di tutoraggio;
  • della capacità di concorrere direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale;
  • della metodologia e della cultura necessarie per la pratica della formazione permanente.

Conoscenze richieste per l'accesso
Si ammettono al corso di laurea le risorse in possesso del Diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo estero dichiarato equipollente, ai sensi del DM 3 novembre 1999, n. 509 “Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei”.
Il numero di studenti ammissibili al Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica è programmato annualmente a livello nazionale in base alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche e di strutture assistenziali utilizzabili per lo svolgimento delle attività di pratica clinica. Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi della legge 2 agosto 1999, n. 264 “Norme in materia di accesso ai corsi universitari”, art. 3.
Il termine ultimo per l'iscrizione al primo anno del corso di laurea in Tecnica della riabilitazione psichiatrica viene fissato annualmente.
La selezione per l'accesso al corso avviene con le modalità stabilite dall'art. 4 della legge 264/1999.
L'ammissione al corso avviene sulla base della graduatoria di merito della prova di ingresso.

Modalità di ammissione
Dal Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica (Coorte 2024/25)
Art. 5) Requisiti per l'ammissione al Corso di Laurea e modalità di accesso e verifica

Per essere ammesse/i al Corso di Studio in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica occorre essere in possesso del titolo di scuola secondaria superiore richiesto dalla normativa in vigore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti dell'Università ai sensi dell'Art.6, comma 3 del DM n. 270/2004 (Art. 22, c. 1 Regolamento Didattico di Ateneo).

Il Corso di Studi in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica è ad accesso programmato al fine di garantire la qualità dell'offerta didattica in relazione alle risorse disponibili. Il numero di studenti ammissibili è determinato in base alla programmazione nazionale ed alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di reparto.
Per l'accesso al Corso di Laurea è previsto un test di ammissione e pertanto la selezione è basata sull'esito del test stesso. Il test consiste in domande a risposta multipla (che riguardano, di norma, cultura generale, ragionamento logico, biologia, fisica e matematica, chimica) e sarà effettuato nella data indicata nello specifico bando. Tutte le informazioni sono contenute nel bando, pubblicato sul sito di Ateneo, che disciplina l'accesso.
Il numero di studenti ammissibili, i tempi, le modalità e i contenuti del test di ammissione sono determinati/confermati annualmente con decreto ministeriale.

Laddove vengano rilevate lacune nella formazione di base, vengono attribuiti gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA). Ogni studente è tenuto a colmare le lacune (assolvendo così gli OFA) nel corso del primo anno accademico e nelle modalità indicate nel Regolamento del Corso di Studio in merito a:

  • modalità di individuazione dell’attribuzione degli OFA
  • natura degli Obblighi Formativi Aggiuntivi da attribuire
  • strumenti messi a disposizione per il recupero
  • modalità di superamento degli OFA
  • conseguenza dell’eventuale non superamento degli OFA.

A coloro che che si ammettono con una votazione inferiore alla soglia minima del 10% del punteggio massimo per Biologia e Chimica verranno assegnati Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA).
L’OFA consiste in:

  • entro 45 giorni dall’immatricolazione, frequenza obbligatoria (100% delle lezioni) di un corso di recupero organizzato dall’Ateneo;
  • entro la fine dell’anno accademico, superamento della relativa prova di esame OFA. Qualora lo/la studente superi l’esame previsto per i moduli di Biologia e di Biochimica, la prova d’esame è considerata superata.

Coloro che non assolvono l’OFA nelle modalità sopradescritte non potranno iscriversi al II anno di Corso.

Per l'A.A. 2024/25 il numero di posti disponibili al primo anno è pari a 20 studenti comunitari/comunitarie.
La data del test di ingresso per le Professioni Sanitarie è settembre 2024.

Ai sensi del D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni, ogni studente sarà sottoposto ad accertamento di idoneità psico-fisica allo svolgimento dell'attività dello specifico profilo professionale. La valutazione di non idoneità permanente comporta la decadenza dallo status di studente del Corso di Studi.
L'Università si riserva di verificare, in qualsiasi momento, la persistenza delle condizioni di idoneità psico-fisica su segnalazione del Direttore delle Attività Didattiche.

Orientamento in ingresso

Il Corso di Studio partecipa alle iniziative di orientamento in ingresso che sono gestite a livello sia di macro area sia di Ateneo e illustrate sull’apposita pagina del portale di Ateneo dalla quale si accede anche alle specifiche iniziative per le macro aree. Le iniziative sono coordinate da un gruppo di lavoro formato dal Delegato del Rettore all’orientamento, dai Delegati all’orientamento di Dipartimento e dal personale di un’apposita unità organizzativa (U.O.C. Orientamento). La progettazione ed erogazione delle attività di orientamento, sviluppate dalla U.O.C., sono certificate secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015.

Attività ordinaria, news e iniziative aggiornate sono consultabili sull’apposita pagina

Orientamento

 

Orientamento in itinere

Le iniziative di  tutorato sono organizzate a livello di Ateneo  secondo il piano annuale del tutorato, annualmente definito dalla Commissione di Ateneo per il Tutorato e approvato dal Senato Accademico. Il Servizio di Tutorato contribuisce all'orientamento in itinere con la finalità di aumentare la regolarità delle carriere e ad individuare le criticità che concorrono a determinare gli abbandoni. La gestione amministrativa del servizio di tutorato studentesco è certificata secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015 - ed assicurata nell’ambito dei servizi per il diritto allo studio da un’apposita unità organizzativa.

Tutorato

Caratteristiche della prova finale
L’esame finale di laurea, con valore di esame di Stato abilitante all’esercizio professionale ex art. 7 del D.I. 19 febbraio 2009, consiste nella redazione e discussione di un elaborato di tesi di natura teorico pratica e nella dimostrazione di abilità tecniche e professionali attraverso una prova pratica.

Modalità di svolgimento della prova finale
Dal Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica (Coorte 2024/25)
Art. 18) Prova finale
18.1 Attività formative per la preparazione della prova finale
Ogni studente ha a disposizione 6 CFU finalizzati alla preparazione della tesi di laurea.
Questa può essere svolta presso le strutture universitarie e le sedi degli Enti Convenzionati con il CdS e presso strutture universitarie, anche straniere, convenzionate.
Lo/la studente può svolgere il proprio lavoro di tesi presso la Struttura ospitante il tirocinio del terzo anno o presso un’altra sede, per la quale verrà richiesto un "internato di laurea", previa disponibilità.
Per la preparazione della tesi all’estero si fa riferimento agli appositi Regolamenti e Bandi di Ateneo pubblicati sul sito istituzionale.

18.2 Ammissione alla prova finale
L'ammissione alla prova finale richiede l'acquisizione di tutti i crediti previsti dall’Ordinamento didattico, con l'esclusione dei 6 acquisibili con la prova stessa.
Si ammettono alla prova finale solo coloro che avranno certificato l’adesione alle procedure di valutazione della didattica.

18.3 Prova finale
La prova finale si svolge nelle due sessioni indicate per legge (art. 7 Decreto Interministeriale 19.2.2009), di norma nei mesi di ottobre/novembre e marzo/aprile. La prova finale ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione.
La prova finale si compone di:

  1. una prova pratica nel corso della quale ogni studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
  2. redazione di un elaborato di tesi e sua dissertazione.

Il superamento della prova pratica è requisito necessario per la presentazione della tesi di laurea.

La Tesi di laurea, secondo l’Ordinamento Didattico vigente, consiste in una dissertazione scritta di natura teorico/applicativa/sperimentale.
La tesi può essere: compilativa, osservazionale/esperienziale, sperimentale.
Il contenuto della tesi deve riguardare tematiche inerenti la Riabilitazione Psichiatrica.
Ogni studente viene supervisionato da un relatore/una relatrice e seguito da un correlatore/una correlatrice scelto all’interno del corpo docenti.

L’argomento della tesi può essere attribuito, su istanza, da un/una docente di ruolo o da un ricercatore/una ricercatrice, anche a tempo determinato, titolare di insegnamento.
L’assegnazione della tesi di laurea non può in alcun modo essere condizionata al possesso di una particolare media negli esami di profitto.

La Commissione per la prova finale è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, di cui almeno 2 designati dall’Albo professionale dei Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica afferente all’Ordine provinciale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM PSTRP). È di norma presente un/una rappresentante ministeriale.
La maggioranza dei membri deve essere costituita da docenti di ruolo o da ricercatori/ricercatrici, anche a tempo determinato, titolari di insegnamento, e viene presieduta dal/dalla Presidente del Corso o, in sua assenza, dal Direttore/dalla Direttrice di Dipartimento o dal Professore/dalla Professoressa di prima fascia con maggiore anzianità di servizio.
Al/alla Presidente della commissione spetta di garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova.
Il Presidente designa altresì tra i componenti della commissione il segretario incaricato della verbalizzazione dello svolgimento della prova finale.
La nomina della Commissione per la prova finale viene definita dal Rettore con proprio decreto sulla base di una formale proposta del Consiglio di Corso, che può indicare anche eventuali sostituzioni dei componenti.
Il Consiglio di Corso può delegare il Presidente del Corso a proporre i e le componenti della Commissione di laurea.
Le date della seduta sono comunicate ai Ministeri dell’Istruzione e del Merito, e della Salute, i quali possono inviare esperte ed esperti come rappresentanza alle singole sessioni. Tali figure non costituiscono parte integrante della Commissione ed esprimono solamente parere sulla congruità procedurale delle prove, da riportarsi nei verbali corrispondenti. Nel caso in cui i Ministeri sopra indicati non le designino, il rettore può esercitare il potere sostitutivo. Considerato il ruolo di controllo effettuato da tali figure, le medesime non devono essere docenti afferenti al Corso stesso.
La Commissione esaminatrice, al termine della discussione, attribuisce il voto finale. La decisione avviene senza la presenza dello/della studente o di estranei alla Commissione ed è assunta a maggioranza. In caso di parità, prevale il voto del Presidente. Il voto finale è espresso in centodecimi. L’esame è superato con il conseguimento di almeno sessantasei centodecimi (66/110). L'attribuzione della lode, nel caso di una votazione almeno pari a 110/110, è a discrezione della commissione di esame e viene attribuita solo se il parere dei membri della commissione è unanime.
La menzione accademica può essere aggiunta alla lode per i candidati che si presentano alla prova con una media ponderata degli esami maggiore o uguale a 109, con il consenso unanime dei commissari.
Al termine della valutazione, il Presidente della Commissione proclama pubblicamente l’esito della prova finale e la relativa votazione.

La prova finale è abilitante all’esercizio della professione di Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica.

18.4 Votazione
La valutazione finale sarà basata sui seguenti criteri: media degli esami superati, esito della prova pratica, valutazione della tesi, anche in relazione alla tipologia (compilativa, osservazionale/ esperienziale, sperimentale) e alla accuratezza della metodologia adottata per lo sviluppo della tematica.

Il voto finale è calcolato in base alla somma dei seguenti valori:

  • votazione della media ponderata degli esami superati espressi in centodecimi;
  • somma dei punteggi relativi alle lodi (0,2 per ciascuna lode presente sul libretto, per un massimo di 2 punti totali);
  • votazione relativa alla prova pratica superata con votazione da 1 a 5 punti;
  • votazione della tesi (compilativa, osservazionale/ esperienziale, sperimentale; accuratezza della metodologia adottata per lo sviluppo della tematica; qualità della presentazione, padronanza dell’argomento, abilità nella discussione) votazione da 1 a 5 punti.

Qualora il voto risultante dal calcolo precedente sia pari a centodieci, la commissione, all’unanimità, può concedere la lode.
Al termine della deliberazione, il Presidente proclama pubblicamente l’esito della prova finale e la relativa votazione.

Si precisa altresì che il CdL per la redazione dei presenti punti in regolamento, ha tenuto conto delle istruzioni operative presenti nelle comunicazioni inviate dal MIUR del 20/01/2012 e del 30/09/2016.

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