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Il Corso di Laurea in Ostetricia

SCHEDA DEL CORSO

Tipo di corso: Laurea triennale (180 crediti)

Tipo di accesso: Corso delle professioni sanitarie ad accesso programmato

Durata: 3 anni

Lingua: Italiano

Sede didattica: Brescia

Classe di Laurea: L/SNT1 - Classe delle lauree in Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica

Il Corso di Laurea in Ostetricia (CLO), costituito all'interno del Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali (DSCS), si articola in tre anni per un totale di 180 Crediti Formativi Universitari (CFU).
Il CLO garantisce un patrimonio culturale e scientifico adeguato all'esercizio della professione di ostetrica/o. Le/i laureate/i ostetriche/ci, ai sensi della Legge 10 agosto 2000 n° 251, articolo 1, comma 1, sono professioniste/i sanitarie/i che svolgono, con autonomia professionale, attività dirette alla prevenzione, alla cura e alla salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle Direttive Europee (Direttiva 2005/36/CE aggiornata con Direttiva 2013/55/UE), dalle norme istitutive del relativo profilo professionale (D.M. Sanità n° 740, 14 settembre 1994), nonché dallo specifico codice deontologico e utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza ostetrica, ginecologica e neonatale.

Il CLO garantisce sia un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da permettere loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi, anche in relazione al genere, che sono alla base dei processi fisiologici e patologici ai quali è rivolto il loro intervento preventivo e terapeutico, sia la massima integrazione con le altre professioni; assicura inoltre la conoscenza di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

Le/i laureate/i ostetriche/ci sono responsabili dell'assistenza ostetrica, ginecologica e neonatale, preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, di natura tecnica, relazionale ed educativa.
Le competenze professionali dell'ostetrica/o sono le seguenti: promozione, educazione e tutela della salute della donna, della coppia, del bambino e della società; assistenza, educazione terapeutica, gestione, formazione, ricerca e consulenza.

Nello specifico, l'ostetrica/o promuove e diffonde la cultura della salute di genere, sessuale e riproduttiva, del neonato e nella collettività; progetta e realizza, in collaborazione con altri professionisti, interventi educativi rivolti al singolo, alla sua famiglia ed alla collettività; identifica i bisogni di salute della donna, della madre, del bambino e della famiglia e formula obiettivi di assistenza pertinenti e condivisi; pianifica, gestisce e valuta gli interventi assistenziali avvalendosi, ove necessario, del personale di supporto; garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; svolge attività di autoformazione e di formazione nei confronti di studenti, personale di supporto e neo assunti; sviluppa attività di ricerca di settore finalizzate alla produzione di nuove conoscenze per il miglioramento continuo della qualità; favorisce azioni di integrazione professionale e partecipa ai gruppi di lavoro interdisciplinari per l'assistenza al cittadino; fornisce consulenza per lo sviluppo dei servizi di cura, riabilitazione e salvaguardia della salute della donna e della collettività.

L'accesso al corso è a numero programmato mediante un esame di ammissione, al fine di garantire la qualità dell'offerta didattica in relazione alle risorse disponibili; il numero di studenti ammissibili, i tempi, le modalità e i contenuti del test di ammissione sono determinati annualmente con decreto ministeriale.

Il corso di studio è organizzato in lezioni frontali, attività di tirocinio professionalizzante, laboratori professionali e attività a scelta.

Per ogni altra informazione si rimanda al sito del corso.

Funzione in un contesto di lavoro
Coloro che conseguono la laurea in Ostetricia possono esercitare la propria attività nelle strutture pubbliche e private, sia in regime di dipendenza o di libera professione nei Paesi dell’Unione Europea.
I luoghi di lavoro possono essere: ospedale, consultorio, domicilio, studio privato, ambulatorio, università ecc.

Competenze associate alla funzione
Assistenza alla donna, al feto/neonato, alla coppia, alla famiglia nel percorso nascita.
Assistenza ginecologia, prevenzione dei tumori sfera genitale femminile, educazione alla salute della donna in menopausa, educazione pavimento pelvico, assistenza chirurgica ostetrica ecc.

Sbocchi occupazionali
I settori di competenza riguardano le strutture del sistema pubblico preposte alla promozione della salute di genere, riproduttiva e del neonato, nonché tutte le strutture dove può essere svolta la libera professione

Il Corso di Laurea in Ostetricia si propone il conseguimento degli obiettivi formativi specifici di seguito definiti:

  1. Fornire informazioni e dare consigli alla gestante, alla coppia nel percorso nascita (aver partecipato attivamente alla preparazione di donne/coppie ad almeno 4 incontri sull'accompagnamento alla nascita) anche nei confronti dell'utenza straniera nel rispetto delle specificità culturali;
  2. Identificare i bisogni socio-sanitari della donna gravida fornendo ogni supporto informativo-educativo che miri a rimuovere situazioni di disagio di fragilità in presenza di tossicodipendenza, stato di povertà, disabilità, etc;
  3. Valutare i processi biologici/fisiologici di adeguamento materno/fetale alla gravidanza attraverso l'applicazione delle semeiotica e della clinica ostetrica avvalendosi anche delle metodiche e degli strumenti di diagnostica clinica e strumentale (esami di laboratorio ed ecografia office); identificare attraverso il bilancio di salute, i fattori di rischio ostetrico e le manifestazioni cliniche materno/fetali (visite a gestanti con almeno 100 esami prenatali);
  4. Monitorare e valutare il benessere materno/fetale nella gravidanza fisiologica e a termine e nel travaglio di parto utilizzando le metodiche appropriate alle situazioni cliniche ( auscultazione intermittente del BCF, cardiotocografia, ecc) e collaborando con lo specialista nella sorveglianza del benessere materno-fetale in corso di situazioni patologiche della gravidanza e del parto (sorveglianza e cura di almeno 40 partorienti sane e sorveglianza ed assistenza di almeno 40 gestanti, partorienti o puerpere in gravidanze patologiche o parti difficili;
  5. Contribuire ad individuare, definire e organizzare l'assistenza ostetrica e ginecologica in regime ordinario ed in regime di emergenza ed urgenza secondo il criterio delle priorità garantendo la continuità assistenziale, attraverso l'ottimizzazione delle risorse umane e materiali;
  6. Realizzare interventi assistenziali pianificati secondo l'adozione di Linee Guida e verificabili sulla base di evidenze scientifiche;
  7. Praticare il parto normale quando si tratta di presentazione di vertex compresa se necessario, l'episiotomia; ( aver svolto parte attiva in almeno 40 parti fisiologici o in almeno 30 a condizione che si partecipi ad altri 20 parti; aver partecipato attivamente ad almeno 5 parti con pratica di episiotomia e di sutura, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata);
  8. Praticare in caso di urgenza, il parto nella presentazione podalica (aver partecipato attivamente ad almeno 2 parti podalici, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata);
  9. Valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico in regime di ricovero, nonché di assistenza domiciliare compresa la valutazione di neonati senza rilevanti patologie (aver partecipato attivamente all'esame di almeno 100 puerpere e neonati senza rilevanti patologie);
  10. Valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio patologico in regime di ricovero compresa la valutazione delle manifestazioni cliniche dei neonati pre e post termine di peso inferiore alla norma o con patologie varie (aver partecipato, durante il tirocinio, all'assistenza e cura di puerpere e neonati, compresi quelli pre e post-termine, di peso inferiore alla norma o con patologie varie);
  11. Individuare precocemente le situazioni cliniche materne e fetali che necessitano il ricorso al parto operativo e/o cesareo e collaborare all'esecuzione dei parti operativi e del taglio cesareo conoscendone le tecniche e le indicazioni;
  12. Collaborare alla pianificazione e all' esecuzione degli interventi relativi alla diagnostica prenatale invasiva e non;
  13. Promuovere l'attaccamento precoce madre bambino e l'allattamento al seno e favorirne il prolungamento a domicilio;
  14. Esaminare il neonato ed averne cura, prendere ogni iniziativa che s'imponga in caso di necessità ed, eventualmente, praticare la rianimazione immediata (aver partecipato durante il tirocinio in strutture di III livello alla sorveglianza e cura di almeno 25 neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale –TIN);
  15. Valutare lo stato di adattamento neonatale in relazione alle diverse modalità della nascita;
  16. Pianificare interventi di informazione/formazione alla madre e alla famiglia relativamente alle sorveglianza della salute neonatale;
  17. Rilevare, registrare e documentare le prestazioni diagnostico terapeutiche adottate secondo le modalità organizzative applicabili al contesto di riferimento;
  18. Contribuire ad individuare situazione di disagio psichico nella madre che possano interferire con un buon attaccamento madre/neonato/bambino;
  19. Dimostrare di possedere competenze nell'ambito della comunicazione con la madre/coppia/famiglia, anche in caso di patologie e/o lutto neonatale;
  20. Assicurare la corretta applicazione delle prestazioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute in area preconcezionale, perinatale e neonatale;
  21. Applicare il metodo scientifico nella ricerca e nella raccolta dei dati assistenziali e della letteratura scientifica per l'elaborazione di ricerche nei settori dell'assistenza ostetrica, ginecologica e neonatale;
  22. Dimostrare capacità di progettare, realizzare e valutare interventi formativi del personale di supporto, nonché di concorrere direttamente alla formazione e all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale, anche in riferimento al tirocinio clinico guidato degli studenti dei corsi universitari in ambito specifico;
  23. Conoscere ed applicare i principi e le norme di ordine etico-deontologico e medico-legale e valutare il loro rispetto in ambito ginecologico-ostetrico-neonatale;
  24. Riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori del team assistenziale, ai sensi della normativa vigente in materia di responsabilità e campi di azione propri dell'ostetrica/o, in autonomia e in collaborazione con altri operatori sanitari;
  25. Dimostrare di conoscere e saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
  26. Dimostrare di possedere abilità di counseling nei vari contesti professionali dell'area ostetrica, ginecologica e neonatale che permetta di sostenere una comunicazione efficace sia con gli utenti che con i collaboratori anche di fronte a situazioni di disagio e fragilità;
  27. Valutare il bilancio di salute della donna in relazione alle fasi della vita ed identificare le manifestazioni cliniche connesse al ciclo riproduttivo (es menarca, telarca, menopausa e climaterio, ciclo mestruale ecc);
  28. Identificare i bisogni fisici, psicologici e sociali della donna, per fornire risposte tecnico-scientifiche di competenza ed adeguate ai livelli di necessità, anche nei confronti dell'utenza straniera e nel caso di mutilazioni genitali e violenza sessuale;
  29. Pianificare e realizzare l' assistenza ginecologica, sia in ambito chirurgico, con particolare riferimento alla patologia mammaria e dell'apparato riproduttivo nonché alla onco-ginecologia, alle alterazioni della statica pelvica , alla sterilità, all'infertilità, procreazione medicalmente assistita, alle malattie metaboliche ed alle malattie infettive ed attuare interventi di natura preventiva, curativa, riabilitativa e palliativa;
  30. Pianificare e realizzare interventi di informazione/educazione/consulenza pre-concezionale, inerenti la pianificazione familiare, le malattie sessualmente trasmesse, il periodo della menopausa e la prevenzione delle patologie neoplastiche;
  31. Collaborare alle indagini diagnostiche per le patologie benigne dell'apparato urogenitale femminile procedure chirurgiche tradizionali (anche nei contesti di emergenza- urgenza) ed innovative (mininvasiva e robotica) in area ginecologica.

Conoscenze richieste per l'accesso
Si ammettono al Corso di Laurea in Ostetricia le risorse che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Il numero di studenti ammissibili al CLO è determinato in base alla programmazione nazionale e regionale e alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche, applicando i parametri e le direttive predisposti dall’Ateneo.
Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell'articolo 3, comma 2 della Legge n°264, 2 settembre 1999 (Norme in materia di accesso ai corsi universitari).

Modalità di ammissione
Dal Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Ostetricia (Coorte 2024-2025)
Art. 5) Requisiti per l’ammissione al Corso di Laurea e modalità di accesso e verifica

Si ammettono al Corso di Laurea in Ostetricia le risorse che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.
L'accesso al Corso di Laurea è a numero programmato in base alla Legge n. 264/99; il numero di studenti ammissibili è determinato in base alla programmazione nazionale e alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche, applicando i parametri e le direttive predisposti dall’Ateneo.
Per l’accesso al Corso di Laurea è previsto un test di ammissione, pertanto la selezione è basata sull’esito del test stesso; quest’ultimo consiste in domande a risposta multipla (che riguardano, di norma, cultura generale, ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica) e sarà effettuato nella data indicata nello specifico bando.
L’ammissione al Corso di Studi di studenti stranieri è regolamentata dalle Norme per l’accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari del Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca Prot. n. 7802 del 24 marzo 2014 e s.m. Tutte le informazioni sono contenute nel bando, pubblicato sul sito di Ateneo, che disciplina l'accesso. Il numero di studenti ammissibili, i tempi, le modalità e i contenuti del test di ammissione sono determinati annualmente con decreto ministeriale.

Per quanto concerne l’iscrizione contemporanea a due corsi di studio si rimanda al Regolamento Didattico di Ateneo.

Ai sensi del D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni saranno predisposte tutte le misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica degli e delle studenti; in particolare verrà programmata ed effettuata la sorveglianza sanitaria attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici delle attività di tirocinio. Ad ogni studente verrà garantito, durante le attività di tirocinio, il rispetto delle eventuali prescrizioni e limitazioni formulate nel giudizio di idoneità:

  • in caso di temporanea non idoneità il tirocinio verrà interrotto e la valutazione finale potrà essere assicurata, anche in forma differita, nel momento in cui la/lo studente abbia ottemperato agli obblighi di frequenza previsti, anche attraverso eventuali forme di recupero del monte-ore programmato;
  • in caso di non idoneità permanente o di prescrizioni o limitazioni non compatibili con lo svolgimento di attività professionalizzanti utili al raggiungimento degli obiettivi formativi l’Università si riserva di valutare la possibile decadenza delle condizioni indispensabili per conseguire il titolo abilitante.

Ad ogni studente è garantito il rispetto di quanto previsto dal D. Lgs 151/01. In particolare, alle studenti che hanno informato l’Università del proprio stato, sono garantite le misure per la tutela della sicurezza e della salute durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio; tali misure saranno concordate con il medico competente e il RSPP della struttura di tirocinio; in caso lo stato di gravidanza e/o di puerperio non sia compatibile con lo svolgimento delle attività professionalizzanti, queste verranno differite nei limiti della programmazione definita dal calendario didattico approvato dal Consiglio di Corso.

Per l'A.A. 2024-2025 il numero di posti disponibili al 1° anno è di 25 studenti comunitari ed equiparati e 2 studenti non comunitari residenti all'estero; la data del test di ingresso per le Professioni Sanitarie è a settembre 2024.

Laddove vengano rilevate lacune nella formazione di base, vengono attribuiti gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA). Ogni studente è tenuto a colmare le lacune (assolvendo così gli OFA) nel corso del primo anno accademico e nelle modalità indicate nel Regolamento del Corso di Studio in merito a:

  • modalità di individuazione dell’attribuzione degli OFA
  • natura degli Obblighi Formativi Aggiuntivi da attribuire
  • strumenti messi a disposizione per il recupero
  • modalità di superamento degli OFA
  • conseguenza dell’eventuale non superamento degli OFA.

Le indicazioni sulle varie procedure amministrative riguardanti le iscrizioni, le contribuzioni e i servizi sono reperibili nel sito di Ateneo al link sotto riportato.

Orientamento in ingresso

Il Corso di Studio partecipa alle iniziative di orientamento in ingresso che sono gestite a livello sia di macro area sia di Ateneo e illustrate sull’apposita pagina del portale di Ateneo dalla quale si accede anche alle specifiche iniziative per le macro aree. Le iniziative sono coordinate da un gruppo di lavoro formato dal Delegato del Rettore all’orientamento, dai Delegati all’orientamento di Dipartimento e dal personale di un’apposita unità organizzativa (U.O.C. Orientamento). La progettazione ed erogazione delle attività di orientamento, sviluppate dalla U.O.C., sono certificate secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015.

Attività ordinaria, news e iniziative aggiornate sono consultabili sull’apposita pagina

Orientamento

 

Orientamento in itinere

Le iniziative di  tutorato sono organizzate a livello di Ateneo  secondo il piano annuale del tutorato, annualmente definito dalla Commissione di Ateneo per il Tutorato e approvato dal Senato Accademico. Il Servizio di Tutorato contribuisce all'orientamento in itinere con la finalità di aumentare la regolarità delle carriere e ad individuare le criticità che concorrono a determinare gli abbandoni. La gestione amministrativa del servizio di tutorato studentesco è certificata secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015 - ed assicurata nell’ambito dei servizi per il diritto allo studio da un’apposita unità organizzativa.

Tutorato

Caratteristiche della prova finale
Lo prova finale, che ha valore di Esame di Stato abilitante all'esercizio della professione ostetrica, prevede ai sensi della normativa vigente e dell'ordinamento didattico, la valutazione di competenze e abilità pratiche (prova pratica) e la presentazione di un elaborato scritto.
Per l'ammissione alla prova finale del CLO, ogni studente deve aver frequentato regolarmente le attività didattiche e conseguito i crediti formativi universitari relativi al superamento degli esami di profitto e di tirocinio previsti nei tre anni di corso dal Piano degli Studi, nonché raggiunto gli standard formativi previsti dalle direttive europee (Direttiva 2005/36 /CE).
La prova finale si svolge nelle due sessioni indicate per legge, di norma nei mesi di ottobre/novembre e marzo/aprile e si compone di:

  1. una prova pratica nel corso della quale ogni studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
  2. redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione, di pertinenza ostetrica.

Entrambe le prove (prova pratica e d elaborato scritto) devono essere superate.
Il voto di Laurea è espresso in centodecimi ed è determinato secondo modalità proposte dal CCLO.

La Commissione per la prova finale è composta da non meno di 7 e non più di 11 componenti, nominate/i dal Rettore su proposta del CCLO, e comprende almeno 2 componenti designate/i dal Collegio professionale delle ostetriche.

Ogni studente ha a disposizione 8 CFU da dedicare alla preparazione della prova finale.

Modalità di svolgimento della prova finale
Dal Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Ostetricia (Coorte 2024-2025)
Art. 18) Prova finale
La prova finale si svolge nelle due sessioni indicate per legge (art. 7 Decreto Interministeriale 19.2.2009), di norma nei mesi di ottobre/novembre e marzo/aprile. La prova finale, che ha valore di Esame di Stato abilitante all’esercizio della professione Ostetrica nei Paesi Comunitari, si compone di:

  1. una prova pratica, nel corso della quale ogni studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
  2. redazione di un elaborato di tesi e sua dissertazione.

18.1. Attività formative per la preparazione della prova finale
Ogni studente ha a disposizione 6 crediti finalizzati alla preparazione della tesi di laurea presso strutture universitarie, anche straniere. Tale attività dovrà essere svolta al di fuori dell’orario dedicato alle attività didattiche ufficiali e non dovrà sovrapporsi a quelle a scelta.
Per la preparazione della tesi all’estero si fa riferimento agli appositi Regolamenti e Bandi di Ateneo pubblicati sul sito istituzionale.

18.2. Ammissione alla prova finale
Per l’ammissione alla prova finale ogni studente deve aver frequentato regolarmente le attività didattiche e conseguito i crediti formativi universitari relativi al superamento degli esami di profitto e di tirocinio previsti nei tre anni di corso dal Piano di Studi, nonché raggiunto gli standard formativi previsti dalle direttive europee.

18.3. Prova finale
La prova finale per il conseguimento della Laurea in Ostetricia consiste in una prova pratica e nella discussione, davanti ad una commissione d’esame, di una tesi scritta in lingua italiana, elaborata e redatta in modo originale, sotto la guida di un/una docente e su un tema rientrante in una delle discipline presenti nel presente Regolamento.
I contenuti vengono esposti nell’ambito di una dissertazione pubblica, nella quale ogni studente deve saper dimostrare padronanza di metodo e capacità di affrontare i problemi in modo autonomo e critico. L’elaborato può essere compilativo/di ricerca bibliografica o sperimentale.
Accedono alla discussione della tesi solo coloro che abbiano superato la prova pratica.
Le sessioni di laurea si svolgono secondo il calendario approvato annualmente.
L’argomento della tesi può essere attribuito, su istanza, da un/una docente di ruolo o da un ricercatore/una ricercatrice, anche a tempo determinato, titolare di insegnamento. All’atto dell’attribuzione dell’argomento della tesi, il relatore/la relatrice indica altresì il/la docente, il ricercatore/la ricercatrice o il cultore/la cultrice della materia che svolgerà le funzioni di correlatore/correlatrice.
L’assegnazione della tesi di laurea non può in alcun modo essere condizionata al possesso di una particolare media negli esami di profitto.
Per essere ammessa/o alla prova finale la/lo studente deve attenersi alle procedure e alle scadenze stabilite dalla Segreteria Studenti e pubblicate sulla pagina web di Ateneo. In particolare deve:

  1. almeno quindici giorni prima dello svolgimento della prova finale superare tutti gli esami previsti dal Piano di Studi;
  2. almeno 3 mesi prima della data di inizio della sessione in cui intende sostenere l’esame di laurea presentare online il titolo della tesi concordato con il relatore;
  3. almeno 1 mese prima della data di inizio della sessione in cui intende sostenere l’esame di laurea presentare online la domanda di laurea con il questionario Almalaurea già compilato;
  4. almeno 1 settimana prima della data di inizio della sessione in cui intende sostenere l’esame di laurea caricare online il file della tesi di laurea e inserire il modulo di dichiarazione di conformità ad esso relativo;
  5. consegnare al relatore/alla relatrice e al correlatore/alla correlatrice una copia della tesi nel formato (cartaceo o digitale) che essi indicano al candidato/alla candidata.

La Commissione per la prova finale è composta, ai sensi dell’art. 27 del Regolamento Didattico di Ateneo e delle norme vigenti, da almeno 7 e non più di 11 membri, di cui almeno 2 designati dall’Ordine Professionale. Possono essere presenti anche rappresentanti ministeriali.
La nomina della Commissione per la prova finale viene definita dal Rettore con proprio Decreto sulla base di una formale proposta del Consiglio di Corso, che può indicare anche eventuali sostituti dei componenti. Il Consiglio di Corso può delegare il Presidente del Corso a proporre i componenti della Commissione di Laurea.
Le date della seduta sono comunicate ai Ministeri dell’Università e della Sanità, i quali possono inviare esperti come loro rappresentanti alle singole sessioni. Tali esperti non costituiscono parte integrante della Commissione ed esprimono solamente parere sulla congruità procedurale delle prove, da riportarsi nei verbali corrispondenti. Nel caso in cui i Ministeri sopra indicati non designino tali esperti, il Rettore può esercitare il potere sostitutivo. Considerato il ruolo di controllo effettuato da questi membri, i medesimi non devono essere docenti afferenti al Corso stesso.
Al Presidente della commissione spetta di garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri stabiliti dal paragrafo 4.
Il Presidente designa altresì, tra i componenti della commissione, il segretario incaricato della verbalizzazione dello svolgimento della prova finale. La commissione esaminatrice, al termine della discussione, delibera in segreto il voto finale. Alla deliberazione possono partecipare soltanto i membri della commissione che hanno assistito alla discussione. La deliberazione è assunta a maggioranza. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il voto finale è espresso in centodecimi, a prescindere dal numero di componenti facenti parte delle commissioni. L’esame è superato con il conseguimento di almeno sessantasei/centodecimi (66/110).

18.4. Votazione
Il voto finale è calcolato in base alla somma dei seguenti valori:

  • media aritmetica dei voti degli esami sostenuti;
  • da 1 a 5 punti per la prova pratica;
  • da 1 a 5 punti per la discussione della tesi;
  • sono inoltre riconosciuti 2 punti per chi si laurea entro i tempi stabiliti.

La lode può essere attribuita dalla commissione esaminatrice qualora ricorrano tutte le seguenti condizioni:

  • il voto di partenza sia ≥ 104 e il voto finale sia pari a 110;
  • sia presente almeno una lode nella carriera accademica;
  • la/lo studente sia regolarmente in corso;
  • la commissione esprima parere unanime.

La menzione (encomio) può essere attribuita dalla commissione esaminatrice qualora ricorrano tutte le seguenti condizioni:

  • il voto di partenza sia ≥ 106 e il voto finale sia pari a 110;
  • siano presenti almeno due lodi nella carriera accademica;
  • la/lo studente sia regolarmente in corso;
  • la commissione esprima parere unanime.

Al termine della deliberazione il/la Presidente proclama pubblicamente l’esito della prova finale e la relativa votazione. I verbali degli esami di laurea sono sottoscritti da tutte/i le/i componenti presenti e trasmessi alla Segreteria studenti.

Si precisa che, nell'elaborazione di quanto sopra, si è tenuto conto di quanto specificato dal Ministero della Salute e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nelle comunicazioni del 20/01/2012 e del 30/09/2016.

Ultimo aggiornamento il: