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Osservatorio per lo sviluppo e la gestione delle imprese

Gli obiettivi perseguiti e la struttura dell'Osservatorio

L’obiettivo dell’Osservatorio è affrontare le molteplici tematiche che caratterizzano le imprese del futuro, valorizzando sia la dimensione manageriale sia quella economico-finanziaria. Il target è duplice, in funzione della “dimensione” aziendale: da una parte le piccole e medie imprese con particolare riferimento al contesto economico bresciano, lombardo e nazionale; dall’altro le grandi imprese, con riferimento anche internazionale. 

L’Osservatorio è strutturato in Laboratori, ciascuno destinato a specifiche tematiche e con un responsabile.

Sono i seguenti:
- Analisi economico-finanziaria, di contesto e strumenti di supporto al management
- Squilibri, crisi e processi di risanamento delle imprese, delle partecipate pubbliche e degli enti locali
- Rendicontazione e comunicazione della sostenibilità

- Continuità generazionale delle imprese familiari

I Laboratori

Analisi economico-finanziaria, di contesto e strumenti di supporto al management
Responsabile: Claudio Teodori ([email protected])
Il laboratorio si occupa di strumenti e metodologie di misurazione e comunicazione delle informazioni economico-finanziarie (financial e management accounting), oltre che di nuovi modelli gestionali e manageriali. 
Questo Laboratorio rappresenta, nella nostra Provincia e non solo, il punto di riferimento e di sistematizzazione dei molteplici studi sull’analisi economico-finanziaria delle imprese, soprattutto attraverso lo studio approfondito dei bilanci. Queste analisi fanno riferimento sia alle condizioni generali del contesto esaminato, sia a specifici oggetti di indagine di volta in volta individuati: il settore, il cluster, il distretto, la filiera, la rete. 
In questi ultimi anni, molteplici sono state le analisi di bilancio condotte dai promotori dell’Osservatorio: imprese bresciane articolate in funzione della dimensione, del settore, del cluster, dell’attività, ecc.; imprese lombarde; imprese bergamasche articolate in funzione della dimensione e dei settori; controllate dei Comuni e delle Regioni; settore siderurgico nazionale; ecc. Le entità di riferimento sono, quindi, profit e non profit, private e pubbliche, individuali e aggregate.
Un ulteriore elemento di approfondimento, è identificato nelle migliori modalità di predisposizione e comunicazione delle informazioni economico-finanziarie al fine di fornire un quadro esaustivo ai singoli user interessati: questo vale per i rapporti banca-impresa, per le modalità di valutazione di nuovi soggetti economici (ad esempio, le start up), per la valutazione della capacità di adeguamento delle imprese alle novità regolamentari.

Per quanto attiene le analisi di contesto, lo scopo è esaminare le relazioni economiche tra specifiche realtà. A solo titolo esemplificativo, le relazioni commerciali internazionali tra Paesi e gli investimenti all’estero.
Nell’ambito degli strumenti di supporto al management, molteplici sono le linee d’azione, anche se l’attenzione è principalmente posta su due macro tematiche: da una parte i sistemi di cost management a seguito dei cambiamenti organizzativi in atto, tra i quali si segnalano la lean production, l’Industria 4.0 e 5.0, l’innovazione digitale; dall’altra la dimensione finanziaria lato azienda, con particolare riguardo agli strumenti innovativi di finanziamento alternativi al credito bancario e ai processi gestionali connessi alle quotazioni.

 

Squilibri, crisi e processi di risanamento delle imprese, delle partecipate pubbliche e degli enti locali 

Responsabile: Cristian Carini ([email protected])
L’obiettivo del laboratorio, oltre agli aspetti maggiormente legati al monitoraggio delle procedure concorsuali, è lo sviluppo di metodologie di analisi necessarie a fornire un supporto di natura operativa ai singoli decisori (Legislatore, Tribunale, Imprese, Associazioni imprenditoriali, Istituzioni bancarie e finanziarie, Enti locali e Istituzioni di controllo), con particolare riguardo alle idonee misure e agli adeguati assetti che devono permettere la precoce identificazione degli squilibri e dei sintomi della crisi.
È in atto un profondo cambiamento nella concezione degli squilibri patrimoniali, economici e finanziari e della crisi d’impresa, come indicati nel nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, i quali dovrebbe essere percepiti come eventi che, con elevata probabilità, potrebbe interessare la vita di tutte le imprese. L’approccio al fenomeno delle crisi non può, quindi, essere episodico ma richiede sistematicità e la sua “gestione” deve anche considerare, soprattutto nella fase di individuazione economica e giuridica, l’utilizzo di strumenti  aziendali e giuridici riconosciuti efficaci. In questo ambito, il risanamento, nella sua dimensione aziendale, deve individuare le cause della crisi e le soluzioni sostanziali, anche attraverso il supporto dei principali stakeholders. Esso deve, inoltre, evidenziare la capacità dell’impresa di generare risultati economici prospettici e flussi monetari in grado di riequilibrare la struttura finanziaria portando l’indebitamento a un livello di “sostenibilità”. Squilibri e crisi assumo, infine, connotazioni peculiari nelle partecipate pubbliche, così come negli enti locali il cui strutturale deficit e il dissesto richiedono specifici adattamenti dei processi di risanamento e riequilibrio. 

 

Rendicontazione e Comunicazione della Sostenibilità 

Responsabile: Laura Rocca ([email protected])

 

La crescente attenzione verso le tematiche di sostenibilità ha reso la rendicontazione e la comunicazione degli impatti ambientali, sociali ed economici un elemento centrale nelle strategie aziendali e istituzionali. Questo laboratorio si propone di fornire una comprensione approfondita delle principali metodologie e strumenti utilizzati per la rendicontazione della sostenibilità, nonché delle strategie di comunicazione efficaci per trasmettere informazioni trasparenti e affidabili agli stakeholder.

Gli obiettivi sono molteplici. Si intendono approfondire i principi e le normative della rendicontazione di sostenibilità, esaminando gli standard di riferimento più rilevanti, tra cui il Global Reporting Initiative (GRI) e la Direttiva ‘Corporate Sustainability Reporting Directive’ (CSRD) dell’Unione Europea. Inoltre, il laboratorio ha l’obiettivo di promuovere la ricerca, l'analisi e la diffusione delle pratiche di rendicontazione della sostenibilità nelle organizzazioni pubbliche e private e si propone di monitorare le tendenze emergenti nel campo della rendicontazione ambientale, sociale ed economica, contribuendo al dibattito scientifico e pratico su questi temi. Inoltre, intende favorire la collaborazione tra università, enti pubblici e imprese per l’analisi e creazione di modelli di rendicontazione e la promozione di una cultura della trasparenza e della responsabilità sociale. Un altro aspetto fondamentale riguarda le strategie di comunicazione della sostenibilità, che devono essere improntate a principi di chiarezza, trasparenza e coinvolgimento degli stakeholder. La comunicazione può avvenire attraverso diversi canali, come i bilanci di sostenibilità, i siti web, i social media e le campagne pubblicitarie. Saranno inoltre studiati i rischi legati al greenwashing e le strategie per evitarlo, al fine di garantire un'informazione corretta e affidabile. In modo analogo, è necessario approfondire il tema del green hushing, che sta sempre più assumendo rilevanza.

Il Laboratorio sta collaborando con diverse istituzioni esterne, ad esempio banche locali e Camera di Commercio (Futura) per lo sviluppo di ricerche e di specifici progetti.

 

Continuità generazionale delle imprese familiari
Responsabile: Alberto Mazzoleni ([email protected])
Il laboratorio si occupa della tematica connessa alla convivenza tra generazioni e ai passaggi di responsabilità nelle piccole e medie imprese industriali.
In Italia il tema è di particolare rilievo, soprattutto in questa fase storica, per il forte legame tra il mondo “Famiglia” e il mondo “Impresa” e la rinnovata attenzione alle aziende familiari, sempre più oggetto di studi nazionali e internazionali.
Si tratta di una sfida che, affinché possa essere vinta, presuppone l’esistenza di specifiche condizioni in termini di persone e di strumenti di supporto al processo decisionale.
Lo scopo del laboratorio è esaminare, secondo una visuale aziendale, il “Progetto continuità”, come una delle scelte imprenditoriali più importanti. 
In particolare, i punti oggetto di approfondimento saranno i seguenti:
–    analisi congiunta della dimensione economico-finanziaria  e delle scelte di governance; 
–    valutazione dello stato di avanzamento nelle imprese del progetto continuità, attraverso questionari e interviste dirette; 
–    esame degli strumenti di supporto al processo decisionale;
–    analisi della composizione del funzionamento degli organi di governo;
–    ruolo degli strumenti giuridici, finanziari e di gestione del patrimonio.

 

Sfide attuali delle imprese
Responsabile: Alberto Mazzoleni ([email protected])

Oltre alle tematiche affrontate nei laboratori precedenti, questo si
caratterizza per confini non definiti, nel senso che il suo scopo è
affrontare tematiche che di volta in volta assumono rilevanza per le
imprese, anche PMI, in funzione dello specifico contesto geo-economico.
Quella più attuale riguarda il tema dell’energia e delle fonti di
approvvigionamento (elettricità e gas), che assumerà grande criticità
anche per i prossimi anni. Lo scopo è affrontare il fenomeno per
identificare lo stato dell’arte, individuare soluzioni per
governare/mitigare/migliorare il consumo di questo fattore produttivo. I
temi trattati sono di tipo normativo, di mercato, finanziario ed
abbracciano con approccio multifunzionale il problema.

 

Relazioni e modalità di finanziamento

Nell’ambito del funzionamento dell’Osservatorio, lo scopo è sviluppare una serie di collaborazioni al fine di permettere il perseguimento delle finalità istituzionali e la realizzazione di progetti congiunti.

Vi è uno stretto collegamento con l’Osservatorio permanente sull’economia bresciana Camera di Commercio – UniBs

Tra i soggetti esterni a cui si rivolge, vi sono i seguenti: 

  • le Imprese;
  • le Associazioni di categoria;
  • le Camere di Commercio;
  • il mondo bancario con prevalente interesse sulle aree coperte dall’Osservatorio;
  • le Istituzioni locali, al fine dell’ottenimento di un supporto istituzionale;
  • i Tribunali;
  • le Fondazioni.

Inoltre, per un momento di confronto, l’obiettivo è instaurare relazioni anche con alcune Associazioni industriali (e le Università collegate) di altri Paesi Europei.

L’Osservatorio sviluppa ricerche autonome, coerenti con le sue finalità e su commessa, a fronte di richieste e incarichi di soggetti esterni. 

Il supporto finanziario si ottiene tramite il ricevimento di donazioni, il contributo a fronte di ricerche conto terzi, la partecipazione a bandi competitivi. 

L’Osservatorio collabora con uno o più partner organizzativi, cui ricondurre alcune attività di complesso svolgimento interno.
Al fine di rafforzare la riconoscibilità esterna, l’Osservatorio intende presentare in Università i risultati dell’attività svolta, attraverso l’organizzazione di convegni, seminari, workshop oltre a coordinare la pubblicazione dei risultati maggiormente significativi.

 

Contatti dell'Osservatorio

Coordinatore scientifico: Claudio Teodori
[email protected]

Referente organizzativo: Alberto Mazzoleni
[email protected]

Contatti e iscrizione a convegni
[email protected]

 

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