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Il Corso di Laurea in Educazione professionale

SCHEDA DEL CORSO

Tipo di corso: Laurea triennale (180 crediti)

Tipo di accesso: Corso delle professioni sanitarie ad accesso programmato

Durata: 3 anni

Lingua: Italiano

Sede didattica: Brescia, Mantova

Classe di Laurea: L/SNT2 - Classe delle lauree in Professioni sanitarie della riabilitazione

Il Corso di Studi si propone di formare figure sociali e sanitarie che, in possesso del diploma universitario abilitante in Educazione professionale, attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'équipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativi/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale di soggetti in difficoltà. Il profilo professionale di riferimento del Corso è stato definito con Decreto Ministero della Sanità n°520/1998.

La formazione realizzata tende a fornire conoscenze scientifiche, metodologie e tecniche, e acquisizioni di esperienze che determinino capacità critiche di intervento e la conseguente assunzione di una specifica professionalità educativa.
Il processo educativo si sviluppa su due livelli interrelati:

  • teorico culturale scientifico umanistico: fornisce un corpo integrato di conoscenze riguardanti l'area sanitaria, psico-pedagogica, socio-antropologica, giuridico-economica come sistema strutturato di analisi e comprensione della realtà e come strumento di progettazione, realizzazione e valutazione dell'intervento educativo;
  • tecnico-pratico: favorisce l'utilizzo delle conoscenze teoriche, permette l'acquisizione e la sperimentazione dei metodi e delle tecniche educative, consente la verifica delle capacità personali e delle modalità di esercizio della professione in rapporto alle caratteristiche dell'utenza e del settore di intervento.

Il Corso di studio si articola in tre anni per un totale di 180 Crediti Formativi Universitari.

L'attività didattica si svolge in due sedi: Brescia e Mantova.

Il Corso di Studi in Educazione Professionale è ad accesso programmato, al fine di garantire la qualità dell'offerta didattica in relazione alle risorse disponibili. Il numero di studenti ammissibili è pari a 82, di cui 46 nella sede di Brescia e 36 nella sede di Mantova.
Si ammettono al Corso i candidati in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. La preparazione iniziale è valutata tramite la somministrazione di un test di ingresso, comune a tutti i Corsi di studio di area sanitaria, consistente in domande a risposta multipla di logica e cultura generale, chimica, biologia, fisica-matematica.
I contenuti e le modalità di espletamento di tale prova sono stabiliti annualmente da specifico decreto ministeriale e ripresi nel bando emesso dall'Ateneo di Brescia. Tutte le informazioni sono contenute nel bando, pubblicato sul sito di Ateneo, che disciplina l'accesso.

L'Educatore/Educatrice Professionale è l'operatore/operatrice sanitario/a e sociale, che in possesso del diploma universitario abilitante, attua specifici progetti educativi e riabilitativi nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da una équipe multidisciplinare. L'EP svolge la sua attività in strutture e servizi sanitari e socio-educativi pubblici o privati, sul territorio, nelle strutture residenziali e semiresidenziali in regime di dipendenza o libero professionale.

Funzione in un contesto di lavoro

  • Programma, gestisce e verifica interventi educati specifici mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in difficoltà;
  • contribuisce a promuovere e organizzare strutture e risorse sociali e sanitarie;
  • opera sulle famiglie e sul contesto sociale dei pazienti, allo scopo di favorire il reinserimento nella comunità;
  • partecipa ad attività di studio, ricerca e documentazione finalizzate agli scopi sopra elencati e contribuisce alla formazione degli e delle studenti.

Competenze associate alla funzione
Le competenze specifiche si articolano nelle capacità: 

  • di conoscere i soggetti interessati nella loro realtà specifica, nella loro storia e istanze evolutive;
  • conoscere e valutare le risorse proprie e del contesto ambientale, gli strumenti professionali specifici della professione;
  • predisporre nel tempo e nelle concrete circostanze di vita interventi finalizzati a obiettivi terapeutici e di riabilitazione psico-sociale verificabili mediante metodologie sistematiche e continuative.

Gli sbocchi professionali con riferimento ai primi anni di impiego sono coniugabili con i seguenti ambiti di intervento: dipendenze, disagio psichico e sociale, disabilità, minori e infanzia, terza età.

Sbocchi occupazionali
Gli sbocchi professionali sono riferibili ai seguenti ambiti di intervento: dipendenze, disagio psichico e sociale, disabilità, minori e infanzia, terza età, integrazione multiculturale.

Nell’ambito del percorso formativo creato per preparare figure della professione sanitaria dell’educatore/educatrice professionale sanitario/a, ad ogni studente sarà fornita un’adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici sui quali si focalizza il loro intervento riabilitativo e/o terapeutico in età evolutiva, adulta e geriatrica. Saranno inoltre messi in grado di saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che include anche l'acquisizione di competenze comportamentali e relazionali, tali da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.

Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un/una docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per lo specifico profilo professionale. In particolare, nel corso del secondo e terzo anno di corso, gli e le studenti, attraverso tirocini mirati, vengono educati:

  • ad attuare specifici progetti educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'équipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana;
  • a curare il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale dei soggetti in difficoltà.

Conoscenze richieste per l'accesso
Possesso di diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. L'ammissione al corso di laurea è subordinata al superamento di apposite prove, ai sensi dell'art. 4 della Legge n. 264/99.

Modalità di ammissione
Art.5- Requisiti per l'ammissione al Corso di laurea e modalità di accesso e verifica
Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Educazione Professionale - Coorte 2023/24:

Per essere ammesse/i al Corso di Studio in Educazione Professionale occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di II livello di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.
Il Corso di Studio in Educazione Professionale è ad accesso programmato ai sensi dell'art. 4 della Legge n. 264/99. Il numero di studenti ammissibili è determinato in base alla programmazione nazionale e alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di reparto.
Per l'accesso al Corso di Studio è previsto un test di ammissione, che consiste in domande a risposta multipla ed è effettuato nella data indicata nell’apposito bando, che disciplina l’accesso.
Ai sensi del D.Lgs.81/08 e successive modifiche e integrazioni, ogni studente sarà sottoposto ad accertamento di idoneità psico-fisica allo svolgimento dell'attività dello specifico profilo professionale.

Alle risorse ammesse al Corso che hanno ottenuto un punteggio inferiore o uguale al 10% del punteggio massimo ottenibile nelle domande di Biologia e Chimica/Biochimica contenute nel test di ingresso, saranno assegnati Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA). L’Ateneo metterà a disposizione corsi di recupero che potranno essere seguiti in modalità sincrona o asincrona. L’OFA si intende assolto con l’attestazione di frequenza superiore al 50% ai corsi di recupero di Biologia e Chimica/Biochimica e con il superamento dell’esame di Scienze Biomediche di Base. Gli e le studenti che non superano gli OFA entro la sessione di febbraio del secondo anno solare successivo a quello di iscrizione (sessione di recupero), saranno iscritti/e come studenti fuori corso al primo anno.

Le indicazioni sulle varie procedure amministrative riguardanti le iscrizioni, le contribuzioni e i servizi sono reperibili nel sito di Ateneo alla pagina Iscriversi del sito web di Educazione professionale.

Orientamento in ingresso

Il Corso di Studio partecipa alle iniziative di orientamento in ingresso che sono gestite a livello sia di macro area sia di Ateneo e illustrate sull’apposita pagina del portale di Ateneo dalla quale si accede anche alle specifiche iniziative per le macro aree. Le iniziative sono coordinate da un gruppo di lavoro formato dal Delegato del Rettore all’orientamento, dai Delegati all’orientamento di Dipartimento e dal personale di un’apposita unità organizzativa (U.O.C. Orientamento). La progettazione ed erogazione delle attività di orientamento, sviluppate dalla U.O.C., sono certificate secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015.

Attività ordinaria, news e iniziative aggiornate sono consultabili sull’apposita pagina

Orientamento

 

Orientamento in itinere

Le iniziative di  tutorato sono organizzate a livello di Ateneo  secondo il piano annuale del tutorato, annualmente definito dalla Commissione di Ateneo per il Tutorato e approvato dal Senato Accademico. Il Servizio di Tutorato contribuisce all'orientamento in itinere con la finalità di aumentare la regolarità delle carriere e ad individuare le criticità che concorrono a determinare gli abbandoni. La gestione amministrativa del servizio di tutorato studentesco è certificata secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015 - ed assicurata nell’ambito dei servizi per il diritto allo studio da un’apposita unità organizzativa.

Tutorato

Caratteristiche della prova finale
La prova finale:

  1. consiste nella redazione e discussione di un elaborato e nella dimostrazione di abilità pratiche;
  2. è organizzata nei tempi e con le modalità prescritte da apposito decreto del Ministero dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministero della Sanità.

Modalità di svolgimento della prova finale
Art. 18 del Regolamento didattico del Corso di studio
18.3 Prova finale
La prova finale si svolge nelle due sessioni indicate per legge (art. 7 Decreto Interministeriale 19.2.2009), di norma nei mesi di ottobre/novembre e marzo/aprile. La prova finale ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione.
La prova finale si compone di:

  1. una prova pratica nel corso della quale ogni studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
  2. redazione di un elaborato di tesi e sua dissertazione.

Accedono alla discussione dell’elaborato di tesi solo gli e le studenti che abbiano superato la prova pratica. La tesi è elaborata e redatta in modo originale, sotto la guida di un relatore e su un tema rientrante in una delle discipline presenti nel manifesto degli studi. Possono essere relatori/relatrici i/le docenti di ruolo nonché ricercatori/ricercatrici d’Ateneo e i/le docenti del corso di studio.
All’atto dell’attribuzione dell’argomento della tesi, il relatore/la relatrice può altresì indicare chi svolgerà le funzioni di correlatore/correlatrice. Possono essere correlatori/correlatrici docenti del corso di studio e docenti di ruolo in altre università italiane o estere nonché qualificate/qualificati esperte/esperti esterne/esterni. L’assegnazione dell’elaborato di tesi non può in alcun modo essere condizionata al possesso di una particolare media negli esami di profitto.
Le sessioni di laurea si svolgono secondo il calendario approvato annualmente.

Per essere ammessa/o alla prova finale, ogni studente deve adempiere alle indicazioni previste dalla Segreteria Studenti e pubblicate sul sito web dell’Ateneo.
La Commissione per la prova finale è composta, ai sensi dell’art. 27 del Regolamento didattico di Ateneo e delle norme vigenti, da non meno di 7 e non più di 11 componenti, di cui almeno 2 professori/professoresse e/o ricercatori/ricercatrici di ruolo e 2 designati dalle Commissioni dell’Albo degli Educatori Professionali dell’Ordine TSRM PTSTRP. Possono essere presenti anche rappresentanti ministeriali. Al/alla Presidente della Commissione spetta di garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova. Il Presidente designa altresì tra i/le componenti della Commissione il segretario/la segretaria incaricato della verbalizzazione dello svolgimento della prova finale.
La nomina della Commissione per la prova finale viene definita dal Rettore con proprio Decreto sulla base di una formale proposta del Consiglio di Corso, che può indicare anche eventuali sostituti dei componenti.
Il Consiglio di Corso può delegare il/la Presidente del Corso a proporre i/le componenti della Commissione di laurea. Le date della seduta sono comunicate ai Ministeri dell’Università e della Sanità, i quali possono inviare esperte/i, come loro rappresentanti alle singole sessioni. Tali esperte/i non costituiscono parte integrante della Commissione ed esprimono solamente parere sulla congruità procedurale delle prove, da riportarsi nei verbali corrispondenti.
La Commissione esaminatrice, al termine della discussione, attribuisce il voto finale. La decisione avviene senza la presenza dello/della studente o di estranei alla Commissione ed è assunta a maggioranza. In caso di parità, prevale il voto del/della Presidente. Il voto finale è espresso in cento decimi. L’esame è superato con il conseguimento di almeno sessantasei cento decimi (66/110).
Il/la Presidente della Commissione proclama pubblicamente l’esito della prova finale e la relativa votazione.

18.4 Votazione
Il voto finale, espresso in cento decimi, deriva dalla somma dei seguenti punti:

  • media aritmetica dei voti degli esami sostenuti
  • 0,2 punti per ogni lode fino a un massimo di 2 punti
  • 1 punto se il Corso viene completato nei 3 anni
  • 0,2 punti per mese fino ad un massimo di 2 punti per la partecipazione a programmi internazionali
  • da 1 a 5 punti per la prova pratica
  • da 1 a 5 punti per la discussione della tesi.

Qualora il voto risultante dal calcolo precedente sia superiore a centodieci, la commissione, all’unanimità, può concedere la lode. Inoltre, in caso la media aritmetica dei voti degli esami sostenuti sia pari o superiore a 107 e siano presenti almeno tre lodi, la Commissione può decidere di riconoscere il voto di 110 e lode con menzione.

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