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Spettacolo "AS IT WAS: le ultime ore del dottor Fülop Semmelweis" | I corsi delle professioni sanitarie si presentano alla città

Martedì 4 febbraio 2025, ore 16:30
Aula Magna di Medicina - Viale Europa, 11

“AS IT WAS: le ultime ore del dottor Fülop Semmelweis”
AULA MAGNA di Medicina, 4 febbraio 2025 ore 17:30
Lo spettacolo teatrale sarà preceduto da banchetti informativi sull’offerta formativa di area medica di UniBS (dalle ore 16:30) e sui relativi sbocchi professionali, dove gli interessati potranno dialogare con studenti e tutor

L'Università degli Studi di Brescia è lieta di invitare la cittadinanza ad assistere allo spettacolo teatrale libero e gratuito “AS IT WAS: le ultime ore del dottor Fülop Semmelweis”.
Lo spettacolo, scritto da Carolina Sellitto e interpretato da Fabio Brescia e Adriano Fiorillo, è a cura dell’associazione ETS Fülop che lo sta portando in tutta Italia nell'ambito della campagna di sensibilizzazione sulle Infezioni Correlate all'Assistenza e all'antimicrobico resistenza (ICA).

IGNÁC FÜLÖP SEMMELWEIS : FRA GENIO E FOLLIA. IL MEDICO CHE INTUÌ IL VALORE DEL LAVAGGIO DELLE MANI.
Ignác Fülöp Semmelweis nacque il 01 luglio 1818 a Buda, oggi Budapest, e cambiò il volto della medicina intuendo che un gesto semplice come lavarsi le mani poteva salvare la vita di molte donne che morivano di sepsi puerperale.
Semmelweis lavorava nella clinica ostetrica dell’Ospedale generale di Vienna, il più moderno ospedale europeo, che offriva assistenza gratuita alle partorienti con lo scopo principale di ridurre l’infanticidio. La clinica era frequentata da studenti in medicina che dovevano eseguire quotidianamente numerose autopsie e, contemporaneamente, senza lavarsi le mani e cambiarsi il camice, dovevano anche assistere le partorienti. Adiacente alla clinica universitaria frequentata dai medici ve ne era una seconda frequentata solamente da infermiere ed ostetriche.
Nel reparto di Semmelweis la mortalità puerperale era molto alta e le puerpere avevano febbre altissima associata a brividi e tachicardia. Molte donne cercavano di tenersi alla larga dalla clinica frequentata dai medici e anche le prostitute preferivano partorire per strada piuttosto che correre i rischi che comportava varcare la porta di quella clinica.
L’intuizione di Semmelweis ebbe origine da due osservazioni: notò che un suo caro amico e collega era deceduto dopo essersi ferito durante un’autopsia del cadavere di una delle puerpere ed aveva riportato gli stessi sintomi della febbre puerperale.
La seconda osservazione era ancora più evidente, riscontrò che la mortalità puerperale era decisamente più bassa nel reparto gestito dalle sole ostetriche (3-4%) rispetto che in quello gestito dai medici (11%). L’unica differenza fra i due reparti consisteva solo nel fatto che infermiere e ostetriche non assistevano alle dissezioni dei cadaveri.
Sulla base di queste osservazioni Semmelweis, in accordo con la Direzione Sanitaria, iniziò uno studio col quale impose ai medici e agli studenti di lavarsi le mani con ipoclorito di calcio dopo aver eseguito le dissezioni anatomiche e comunque sempre prima di assistere una partoriente.
Dopo il periodo di sperimentazione, durato alcuni mesi, il numero delle morti puerperali diminuì vertiginosamente avvicinandosi alla percentuale rilevabile nel reparto delle ostetriche.
Quando Semmelweis espose ai colleghi i risultati della sperimentazione ottenne una reazione inaspettata. Venne insultato dal mondo accademico e dai colleghi, nonostante l’evidenza statistica, per aver costretto i medici ad una pratica indecorosa, priva di alcun fondamento reale dato che “è ridicolo lavarsi le mani per qualcosa che non si vede” e anche perché le puerpere “venivano chiamate a lasciare questo mondo dal Buon Dio e non per colpa dei medici”.
I medici non vollero lavarsi le mani e cambiare il camice nel passare da un reparto all’altro, incuranti che i decessi tra le puerpere tornassero alti e Semmelweis venne privato di una posizione accademica e, sebbene dapprima non si arrese, fu costretto a lasciare Vienna, cadde in depressione e morì di sepsi in manicomio.
Semmelweis fu il primo a comprendere, prima di chiunque altro, che le nostre mani possono essere veicolo di trasmissione di agenti infettivi che possono minacciare la nostra salute.
Qualche anno dopo, Louis Pasteur dimostrò in modo inequivocabile che sono alcuni germi a provocare la febbre puerperale ma per Semmelweis è troppo tardi. 
“La sua opera è eterna. Tuttavia nella sua epoca, venne assolutamente misconosciuta. (…) Pasteur doveva rischiarare con una luce più potente, in modo totale e irrefutabile, la verità microbica. In quanto a Semmelweis, sembra che la sua scoperta superasse le forze del suo genio” tratto dalla tesi di laurea in medicina del 1924 dell’ungherese Louis Ferdinand Celine.

INFORMAZIONI UTILI SULLE ICA
ICA è il termine generico con il quale vengono definite le Infezioni contratte nelle strutture sanitarie, che non erano presenti al momento del ricovero. Tutti (pazienti, personale sanitario, visitatori) possono contrarre un’ICA. 
L’OMS definisce le ICA come un: «Grave problema per la sicurezza dei pazienti».
Le ICA comportano:
… una degenza ospedaliera prolungata, una disabilità a lungo termine, una maggiore resistenza dei microrganismi agli antimicrobici, un enorme onere finanziario aggiuntivo per i sistemi sanitari, costi elevati per i pazienti e le loro famiglie e un eccesso di morti […] Sebbene stime globali delle ICA non siano ancora disponibili, integrando i dati degli studi pubblicati, vi è una chiara evidenza che centinaia di milioni di pazienti sono affetti ogni anno in tutto il mondo da queste infezioni.
[OMS, Report on the Burden of Endemic Health Care-Associated Infection Worldwide]
L’OMS definisce l’antibiotico-resistenza: «Un problema tanto grave da minacciare le conquiste della medicina moderna. Un’era post-antibiotica – in cui infezioni comuni e ferite minori possono uccidere – lungi dall’essere una fantasia apocalittica, è invece una possibilità molto reale per il 21° secolo».
[OMS, ANTIMICROBIAL RESISTANCE: global report on surveillance, 2014]
Lo studio “The fallacies of hope: will we discover new antibiotics to combat pathogenic bacteria in time?” condotto già nel 2006, ha stimato che oltre la metà delle ICA acquisite ogni anno in Europa sono resistenti ai farmaci: questo riduce drasticamente la possibilità di un trattamento efficace di queste infezioni.

Ogni anno in Europa le Infezioni Correlate all’Assistenza:
Colpiscono 1 paziente su 20 (6%); causano oltre 3,5 milioni di casi all’anno, pari a 81.000 pazienti con un’ICA al giorno.
Comportano un aggravio di spesa la Sanità pari a 7 miliardi di euro. Non è mai stato valutato il costo a carico dei pazienti e delle loro famiglie.

Comportano 16 milioni di giornate aggiuntive di degenza.

Sono concausa di 110.000 decessi e provocano oltre 37.000 decessi diretti.
Questi dati sono estremamente sottostimati

Le ICA sono prevedibili e prevenibili. Abbattere le ICA è possibile.
La strada per farlo è:
Sensibilizzare, informare e adottare i giusti comportamenti.

PERCHÉ QUESTO SPETTACOLO
Le ICA sono una vera e propria minaccia globale, affrontate anche come tema di rilievo nel recente G7 Italiano, su cui tutti siamo chiamati ad agire partendo proprio dai gesti più semplici ma non banali come il corretto lavaggio delle mani, insieme ovviamente all’impiego appropriato degli antibiotici. Ecco quindi che celebrare Semmelweis, il primo a comprendere che le nostre mani possono essere veicolo di trasmissione di agenti infettivi che possono minacciare la nostra salute e fondatore di una pratica clinica e di quotidiana igiene sanitaria così importante per tutti noi, riveste un significato particolarmente attuale e che stimola all’adozione di stili di vita corretti nell’ottica della prevenzione e della tutela della salute.   
L’evento è finanziato con fondi ministeriali POT (Piani per l’orientamento e il tutorato) relativi alla promozione delle Professioni sanitarie (POT TOP) e medica (POT MOOD). In quest’ottica, l’evento sarà anche occasione per riflettere sul ruolo e sull’importanza dei professionisti della salute nella gestione e prevenzione delle ICA. 

L'iniziativa rappresenta anche un’occasione per far conoscere l'offerta formativa dell'area medica della nostra Università e i differenti sbocchi professionali e aree di azione. Per tale motivo, dalle 16:30 alle 17:30, nel foyer dell’Aula Magna, saranno allestiti dei tavoli informativi, dove i partecipanti avranno la possibilità di incontrare gli studenti dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie e dialogare con loro.

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