Giurisprudenza | Casa dei mercanti

Giurisprudenza | Casa dei Mercanti

UNIVERSITAS MERCATORUM

La Casa dei Mercanti è la sede di Giurisprudenza.

 

Situato in corso Goffredo Mameli, a poca distanza da Piazza Rovetta e Piazza della Loggia, il palazzo era l’antica Casa dei Mercanti, il palazzo delle arti e dei mestieri della città. 
Risalente al XII secolo, il nucleo originario del palazzo, situato nella via principale del quartiere in cui si addensavano botteghe, negozi e laboratori, diventa quindi la sede dell’Università dei mercanti, organismo supervisore delle varie corporazioni sotto le quali erano riuniti mercanti, commercianti e artigiani. 
Nel XVI secolo, il palazzo divenne la sede di quelle stesse corporazioni che l’Università supervisionava e in questo stesso periodo subì importanti ristrutturazioni secondo le nuove linee rinascimentali, iniziando dal portale d'ingresso sormontato da elegante pergamo con ampia porta finestra ionica. Emerge anche l'elegante episodio compositivo che è da porsi ai primi decenni del '500, a Loggia appena iniziata quando le conoscenze del linguaggio rinascimentale con le relative regole erano ancora in fase di studio di proposta. Il registro superiore è di ispirazione serliana, quindi antecedente alle acquisizioni palladiane bresciane della metà del secolo XVI.
Al di là di alcune decorazioni pittoriche parietali del salone terraneo, datate 1660, non sappiamo cosa sia avvenuto nel palazzo dei Mercanti fino alla documentazione del Catasto Napoleonico dalla cui mappa del 1812 si desume che la Mercanzia ereditata dal governo veneziano, consisteva ancora nel XIX secolo in un corpo occidentale, corrispondente all'impianto dei due saloni sovrapposti ed in un paio di botteghe in allineamento alla facciata contenente il portale. 

Durante il regime napoleonico ed il successivo dominio austriaco, le condizioni del ceto mercantile divennero così misere, tali da ridurre lo stabile a magazzini e negozi di rigattiere. 
La prima immagine fotografica dell'ingresso fu scattata da Negri ai primi del '900, mostrante la medesima situazione del fronte cinquecentesco.

foto mercanti negri
Il portale nei primi anni del Novecento (foto Negri)

L’istituzione rimase attiva fino al 1801 quando venne sostituita dalla Camera di Commercio e Industria, che ne erediterà le funzioni. Nei decenni successivi divenne la sede della facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Brescia.


Il palazzo ad oggi conserva l'originaria architettura rinascimentale solamente nella porzione occidentale della facciata, dove si trova l'originale portale d'ingresso, inquadrato da lesene di ordine tuscanico. Il corpo orientale, frutto del rifacimento novecentesco, è definito da un'elegante sequenza di cinque arcate a tutto sesto al piano superiore e da tre ampi archi a quello inferiore, che proseguono sul lato orientale con altre due campate.

Delle decorazioni antiche permangono tracce importanti solo nei due saloni sovrapposti, detto l'uno dei Mercanti al piano terra e l'altro dei Lanaioli al primo piano, oltre agli intradossi cassettonati rimasti quelli originari del '400, nonostante plurimi interventi di restauro.

Al piano terra si apre l’Aula Falcone-Borsellino, dove si radunavano le diverse corporazioni dallo sviluppo longitudinale con copertura a cassettoni lignei adornati da tavelle policrome quattrocentesche con ritratti virili e stemmi.

 

(Fonte "La Cittadella degli Studi - Chiostri e palazzi dell'Università di Brescia", a cura di Valentino Volta, Jaca Book, 2006)