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Vittorio Grassi

Copertina rappresentante la targa dedicata al prof. Vittorio Grassi

Professor Vittorio Grassi

Il prof. Vittorio Grassi, Clinico medico e Professore emerito   della Università di Brescia, ha rappresentato per la successiva generazione di professori e medici dediti alla Medicina Respiratoria un riferimento importante perché ha fatto parte di quel gruppo di “dottori” universitari, in particolare il Prof. Giuntini, il Prof. Sorbini, il Prof. Grassi (Carlo), il Prof. Bonsignore, il Prof. Olivieri ed altri ancora, che negli anni 70-80’ hanno rilanciato culturalmente la Pneumologia italiana a livello nazionale e internazionale.

Formatosi alla Scuola pisana del Prof. Monasterio e del Prof. Gigli, ha operato per molti anni all’Università di Perugia insieme al Prof. Muiesan e al Prof. Sorbini, prima di dirigere per 16 anni la Clinica Medica dell’Università di Brescia, prendendo il testimone del Prof. Muiesan a partire dal 1990.
In quegli anni in qualità di Direttore di Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche è stato determinante nel promuovere presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Brescia lo sviluppo della Medicina Geriatrica, della Medicina Gastro-Enterologica e della Medicina Respiratoria, permettendo l’apertura delle rispettive Scuole di Specializzazione in convenzione con gli Spedali Civili di Brescia.

I suoi studi sull’equilibrio acido-base, sulla interazione cuore-polmone, sugli scambi gassosi e sul controllo del respiro stanno a documentare il suo forte interesse scientifico per la Medicina Respiratoria che per Lui, pur essendo stato sempre Professore di Medicina Interna, ha sicuramente rappresentato la principale  “passione” intellettuale.

Dotato naturalmente di grande capacità divulgativa (era un formidabile oratore) e di forte curiosità scientifica ha formato all’Università di Brescia almeno tre generazioni di medici trasmettendo loro la voglia di “capire” la Medicina oltre che di praticarla, il tutto non disgiunto dall’ esempio quotidiano di una personale forte empatia nei confronti dei suoi collaboratori e dei suoi pazienti. 

È giusto condividere con chi ha avuto la pazienza di leggere queste poche righe che lo ricordano, quell’epigrafe che alcuni anni fa ci ha lasciato come testimonianza del percorso da seguire nelle varie fasi della vita (professionale e non solo):

  • Fai
  • Fai bene
  • Lascia fare
  • Dai da fare