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1 marzo Giornata mondiale contro la discriminazione

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Illustrazione bambino e protesta

La nostra Costituzione all’art. 3 ci ricorda che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”


Molto incisivi sono anche gli artt. 1 e 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: articolo 1 “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”


Articolo 2 “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.”


Il Presidente Mattarella, nel suo discorso di insediamento davanti al Parlamento ha evidenziato i seguenti concetti: “… La pari dignità sociale è un caposaldo di uno sviluppo giusto ed effettivo. Le diseguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita. Sono piuttosto il freno di ogni prospettiva di crescita …


Dignità è azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società e la coscienza di ciascuno di noi. 


Dignità è impedire la violenza sulle donne, profonda, inaccettabile piaga che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell’educazione, dell’esempio.


Dignità è diritto allo studio, lotta all’abbandono scolastico, annullamento del divario tecnologico e digitale.


Dignità è rispetto per gli anziani che non possono essere lasciati alla solitudine, privi di un ruolo che li coinvolga.


Dignità è contrastare le povertà, la precarietà disperata e senza orizzonte che purtroppo mortifica le speranze di tante persone.


Dignità è non dover essere costrette a scegliere tra lavoro e maternità.


Dignità è un Paese dove le carceri non siano sovraffollate e assicurino il reinserimento sociale dei detenuti.


Dignità è un Paese non distratto di fronte ai problemi quotidiani che le persone con disabilità devono affrontare.


Dignità è un Paese libero dalle mafie, dal ricatto della criminalità, dalla complicità di chi fa finta di non vedere.


Dignità è garantire e assicurare il diritto dei cittadini a un’informazione libera e indipendente.