
scheda del corso
Tipo di corso: Laurea triennale (180 crediti)
Tipo di accesso: Corso ad accesso libero - TOLC-SPS
Durata: 3 anni
Lingua: Italiano
Sede didattica: Brescia
Classe di Laurea: L-36 R - Scienze politiche e delle relazioni internazionali
In un contesto globale sempre più complesso e interconnesso, è evidente la crescente necessità di formare professionisti con una formazione interdisciplinare di ampio respiro che permetta loro di comprendere, interpretare e governare le dinamiche politiche, economiche e sociali che caratterizzano il mondo contemporaneo.
Il corso di laurea in Scienze politiche e sociali (SPeS) rappresenta una proposta congiunta dei Dipartimenti di Economia e Management e di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia.
Incardinato presso il Dipartimento di Giurisprudenza, il corso di laurea in Scienze politiche e sociali si rivolge a chi desidera comprendere le interconnessioni tra fenomeni globali e locali, acquisire una preparazione versatile, che consenta di adattarsi a contesti lavorativi differenti e che apra le porte in vari ambiti, dal settore pubblico, alle organizzazioni internazionali e le organizzazioni non profit fino alle aziende private e alla consulenza strategica.
Il corso di laurea mira a sviluppare un’ampia gamma di conoscenze nell’ambito delle scienze politiche e sociali, con particolare attenzione alla scienza politica, al diritto, all’economia, alla storia e alla sociologia.
Obiettivo ultimo è di sviluppare competenze che consentano di valutare e affrontare in modo critico questioni complesse che riguardano i fenomeni sociali ed economici, le istituzioni pubbliche e private, la governance nell’attuale e mutevole contesto geopolitico e la partecipazione politica.
In particolare, il percorso formativo è stato disegnato per fornire agli/alle studenti:
• solide conoscenze nelle discipline politiche, economiche, sociologiche, giuridiche e storiche, con particolare attenzione ai processi politici e sociali;
• competenze metodologiche per l'analisi critica dei fenomeni contemporanei, sviluppando capacità di ricerca empirica, analisi dei dati e interpretazione dei sistemi istituzionali;
• competenze pratiche nell’analisi delle dinamiche sociali, politiche ed economiche, con enfasi sul settore pubblico.
La didattica del corso di studi è erogata in forma mista, al fine di favorire la più ampia partecipazione all’attività d’aula, ma senza rinunciare ai vantaggi delle relazioni in presenza con il corpo docente e con il gruppo classe.
La didattica è inoltre improntata allo sviluppo di importanti competenze trasversali, quali la collaborazione, il pensiero critico e la risoluzione creativa dei problemi e la capacità di lavorare per progetti ed in gruppo.
La laurea in SPeS fornisce le conoscenze necessarie per accedere all’ampia offerta italiana di lauree magistrali nell’ambito delle scienze politiche e sociali, ma anche nell’ambito delle scienze giuridiche e dell’amministrazione. Le conoscenze e competenze acquisite durante il percorso di studi permettono agli/alle studenti in primo luogo di proseguire gli studi accedendo a lauree magistrali o master di primo livello per acquisire competenze specialistiche in vari settori. Permettono inoltre di inserirsi nell’ambito della gestione di organizzazioni pubbliche e private, profit e non, operando come risorsa interna oppure come consulente esterno, prevalentemente a supporto di figure più esperte.
Data la loro formazione, i laureati e le laureate in Scienze politiche e sociali possono svolgere la loro attività professionale in tutti quei settori che erogano servizi alla persona e alle imprese, indipendentemente dalla dimensione e forma giuridica dell’organizzazione per cui operano.
In tali organizzazioni possono svolgere ricerca in ambito sociale e politico a supporto degli uffici studi oppure ricoprire funzioni amministrative proprie degli addetti agli affari generali, di organizzazione e gestione dei servizi alla persona e alle imprese, e di rapporti istituzionali, con la stampa e con l’estero. In particolare, la loro formazione è tale da facilitare l’inserimento lavorativo in organizzazioni no profit e del terzo settore, nonché, previo concorso, nella pubblica amministrazione locale, regionale e nazionale.
Tecnico/funzionario in ambito pubblico e privato
- funzione in un contesto di lavoro:
Le laureate e i laureati in Scienze politiche e sociali operano nell’ambito della gestione di organizzazioni pubbliche e private, profit e non, come risorsa interna oppure come consulente esterno, prevalentemente a supporto di figure più esperte, svolgendo funzioni:
- amministrative;
- di rapporti istituzionali e con la stampa;
- di rapporto con l’estero;
- di organizzazione e gestione dei servizi;
- di ricerca in ambito sociale e politico.
- competenze associate alla funzione:
I laureati e le laureate in Scienze politiche e sociali dispongono delle competenze di base necessarie a:
● analizzare i contesti politici, sociali, economici e giuridici all’interno dei quali operano le organizzazioni con cui collaborano;
● interpretare e applicare le norme necessarie per il corretto agire amministrativo;
● monitorare e gestire l’erogazione di servizi all’utenza;
● analizzare e gestire i rapporti con clienti, utenti e associati delle organizzazioni in cui operano;
● curare i rapporti tra istituzioni e con la stampa;
● ricercare, acquisire ed elaborare dati socio-demografici ed economici per supportare le decisioni delle organizzazioni.
- sbocchi occupazionali:
I laureati e le laureate in Scienze politiche e sociali possono svolgere la loro attività professionale in tutti quei settori che erogano servizi alla persona e alle imprese, indipendentemente dalla dimensione e forma giuridica dell’organizzazione per cui operano. In particolare, la loro formazione è tale da facilitare l’inserimento lavorativo in organizzazioni no profit e del terzo settore, nonché, previo concorso, nella pubblica amministrazione locale, regionale e nazionale.
Il corso di laurea in Scienze politiche e sociali (SPeS) si propone di formare laureate/i in possesso di una solida base interdisciplinare, capaci di comprendere, analizzare e navigare le principali dinamiche politiche, economiche, sociali e
giuridiche del mondo contemporaneo. I/le laureati/e SPeS sono in grado di operare in contesti sociali, politici ed economici complessi, a livello locale, nazionale ma anche europeo e internazionale. L'obiettivo ultimo del corso di laurea è di sviluppare le competenze che consentano di valutare e affrontare in modo critico questioni complesse che riguardano i fenomeni sociali ed economici, le istituzioni pubbliche e private, la governance nell’attuale e mutevole contesto geopolitico e la partecipazione politica.
Il corso di laurea si caratterizza per:
- l’orientamento interdisciplinare che bilancia la formazione storico-politica e quella economica, attribuisce pari rilevanza alla formazione sociale e giuridica, e riserva un adeguato spazio alle competenze linguistiche;
- la focalizzazione su competenze pratiche, data dal ruolo svolto dalle attività laboratoriali, che integrano gli aspetti teorici e sviluppano competenze pratiche specifiche, anche nell'ambito dell'analisi dei dati;
- le competenze digitali acquisibili grazie alla presenza di attività didattiche dedicate e volte a formare studenti capaci di utilizzare strumenti digitali e analitici nella gestione delle problematiche politiche e sociali;
- l’attenzione posta alle competenze trasversali (c.d. soft skills) tramite l’adozione di modalità didattiche che ne facilitino l’acquisizione;
- la modalità di erogazione mista, che offre la possibilità di migliorare l'esperienza di apprendimento e rispondere alle esigenze di un’utenza sempre più eterogenea. La didattica a distanza complementa quella in presenza;
laddove è opportuno favorire una maggiore partecipazione attiva degli/delle studenti in discussioni ed interazioni approfondite aumentando l’accessibilità e sviluppando nei partecipanti quelle competenze digitali sempre più rilevanti nel mercato del lavoro moderno grazie all’uso di piattaforme online.
Il percorso formativo è stato disegnato per fornire agli/alle studenti:
- solide conoscenze nelle discipline politiche, economiche, sociologiche, giuridiche e storiche, con particolare attenzione ai processi politici e sociali;
- competenze metodologiche per l'analisi critica dei fenomeni contemporanei, sviluppando capacità di ricerca empirica, analisi dei dati e interpretazione dei sistemi istituzionali;
- competenze pratiche nell’analisi delle dinamiche sociali, politiche ed economiche, con enfasi sul settore pubblico.
Il percorso formativo si rivolge a chi desidera comprendere le interconnessioni tra fenomeni globali e locali, acquisire una preparazione versatile, che consenta di adattarsi a contesti lavorativi differenti e che apra le porte in vari ambiti, dal settore pubblico, alle organizzazioni internazionali e le organizzazioni non profit fino alle aziende private e alla consulenza strategica.
Il percorso formativo si articola su tre anni, con una struttura che permette agli studenti di acquisire una progressiva padronanza dei temi chiave delle scienze politiche e sociali.
La formazione storico-politica permette di acquisire un’adeguata conoscenza dei fondamenti della scienza della politica e della storia contemporanea, nonché dell’evoluzione delle istituzioni e delle culture politiche.
La formazione sociologica garantisce le adeguate conoscenze del pensiero sociologico e degli approcci allo studio delle dinamiche sociali, fornisce chiavi interpretative delle relazioni tra società, istituzioni e mercati e permette l’acquisizione delle metodologie della ricerca sociale, necessarie anche per le analisi politiche ed economiche.
La formazione economica mira alla comprensione del funzionamento dei mercati, delle scelte degli agenti economici, delle motivazioni e delle modalità dell’intervento dello Stato, anche in un’ottica sovranazionale. Questa è supportata dall'acquisizione di adeguate competenze statistiche, indispensabili anche per le analisi politiche e sociali.
La formazione giuridica assicura le necessarie conoscenze degli aspetti istituzionali e normativi indispensabili per la comprensione del contesto in cui laureati e laureate si troveranno ad operare. Adeguata attenzione è posta sia ad
aspetti pubblicistici sia ad aspetti privatistici, anche in ottica internazionale e comparata.
La formazione linguistica obbligatoria può essere arricchita su base individuale con l’acquisizione di ulteriori competenze linguistiche. Il percorso formativo è completato dalla scelta di insegnamenti liberi utili ad approfondire specifici ambiti di interesse, dall’acquisizione delle necessarie competenze digitali, dall’opzione tra attività laboratoriali e tirocini offerti anche in collaborazione con organizzazioni pubbliche e private. La redazione di una relazione finale conclude il percorso.
La modalità di erogazione mista offre la possibilità di migliorare l'esperienza di apprendimento e rispondere alle esigenze di un’utenza sempre più eterogenea.
La didattica a distanza complementa quella in presenza; laddove è opportuno favorire una maggiore partecipazione attiva degli/delle studenti in discussioni ed interazioni approfondite aumentando l’accessibilità anche di chi svolge attività lavorative e sviluppando nei partecipanti quelle competenze digitali sempre più rilevanti nel mercato del lavoro moderno grazie all’uso di piattaforme online.
Come previsto dalla normativa vigente, la percentuale massima complessiva di CFU erogati a distanza non supererà il 66%.
Il Regolamento didattico stabilisce quali attività didattiche sono svolte a distanza con l’orientamento di distribuirle in maniera uniforme tra i tre anni di corso e tra i periodi didattici: un terzo circa delle attività didattiche per ogni periodo didattico saranno svolte in presenza e due terzi circa saranno svolte a distanza. Verranno erogati in modalità mista prevalentemente gli insegnamenti di area storico-politica, sociologica e giuridica, nonché le attività per l’acquisizione delle competenze digitali e linguistiche. Per gli insegnamenti erogati a distanza sono comunque previsti incontri periodici in presenza, in modo da coniugare i benefici dell’interazione in aula tra docenti e studenti e tra pari con i vantaggi associati alla didattica da remoto. Per le lezioni in presenza si prediligeranno fasce orarie compatibili con lo svolgimento di attività lavorativa, ad esempio nel tardo pomeriggio o, ove possibile, di sabato mattina.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per accedere al corso di laurea in Scienze politiche e sociali è richiesto un diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente.
L’ammissione al Corso di studi di studenti stranieri è regolamentata dalle relative norme ministeriali. Tali norme stabiliscono anche le modalità di verifica della conoscenza della lingua italiana, ove detta verifica sia richiesta, e le condizioni di esonero.
Il possesso dell’adeguata preparazione iniziale per una proficua frequenza al corso di laurea è valutato all'inizio del primo anno tramite una specifica prova finalizzata alla verifica della preparazione degli studenti e delle studentesse. Le conoscenze necessarie per superare con successo tale prova sono coerenti con quelle acquisite al termine del percorso di studi della scuola secondaria superiore.
Le modalità di verifica di dette conoscenze sono contenute nel Regolamento didattico del Corso di studio, nel quale sono altresì indicati gli obblighi formativi aggiuntivi, da soddisfare nel primo anno di corso, previsti nel caso in cui l’esito della verifica non sia positivo.
Modalità di ammissione
Per accedere al corso di laurea in Scienze Politiche e Sociali è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di II livello di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.
Il possesso dei prerequisiti richiesti per una proficua frequenza al corso di laurea è valutato tramite il test d’ingresso obbligatorio TOLC-SPS (Test Online CISIA per le Scienze Politiche e Sociali), che può essere svolto in qualsiasi Ateneo aderente al Consorzio CISIA che ne preveda l’erogazione.
La prova attitudinale TOLC-SPS è a carattere orientativo e non selettivo e ha lo scopo di valutare se la preparazione di base sia adeguata e allineata con i requisiti necessari per frequentare con successo il corso di studio.
Le conoscenze necessarie per superare con successo tale prova sono coerenti con quelle acquisite al termine del percorso di studi della scuola secondaria superiore.
Il TOLC-SPS deve essere svolto prima dell’immatricolazione o comunque entro la data definita dal Consiglio del corso di studio.
Per superare il TOLC-SPS, è necessario conseguire un punteggio pari o superiore alla soglia stabilita dal Consiglio del corso di studio, con particolare riferimento alle sezioni “ragionamento e linguaggio matematico”.
Un risultato insufficiente, ossia un punteggio inferiore alla soglia minima stabilita, non pregiudica l’immatricolazione al corso di laurea e la partecipazione alle lezioni, ma comporta l’assegnazione di Obblighi formativi aggiuntivi (OFA).
Tali obblighi vengono attribuiti anche a coloro che si immatricolano senza aver sostenuto il TOLC-SPS.
Ai fini del recupero degli OFA, il Dipartimento di Giurisprudenza organizza altresì un apposito corso.
Il superamento della relativa prova finale comporta il recupero degli OFA da parte del corpo studentesco interessato.
In alternativa, coloro che sono iscritte/i al primo anno di corso possono sostenere nuovamente il TOLC-SPS, anche dopo l’immatricolazione, in alcuni periodi dell’anno accademico in base a quanto stabilito dal Consiglio del corso di studio.
Il recupero degli OFA relativi alla sezione “ragionamento e linguaggio matematico” può anche avvenire tramite il superamento dell’esame di profitto del modulo “Fondamenti di microeconomia” dell’insegnamento di Fondamenti di economia politica.
Coloro che non recuperano gli OFA entro il termine del primo anno di corso di studio a cui sono iscritte/i, sono ammesse/i al secondo anno di tale corso (e ai successivi anni di corso), ma, fino all’assolvimento degli OFA, non possono sostenere gli esami di profitto appartenenti all’area economico-statistica, ossia gli esami di profitto degli insegnamenti attivati nei settori scientifici disciplinari SECS-S/01, SECS-P/01, SECS-P/02, SECS-P/03, SECSP/05.
Tutte le informazioni relative al corso TOLC-SPS sono pubblicate sul sito dell’Ateneo www.unibs.it, nelle pagine dedicate all’ammissione ai corsi di studio.
L’ammissione al corso di studio di studenti stranieri/e è regolamentata dalle “Norme per l’accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari” del Ministero dell’Università e della Ricerca (https://www.universitaly.it/studentistranieri).
Tali norme stabiliscono anche modalità di verifica della conoscenza della lingua italiana ove detta verifica sia richiesta e le condizioni di esonero.
Orientamento in ingresso
Il Corso di Studio partecipa alle iniziative di orientamento in ingresso che sono gestite a livello sia di macro area sia di Ateneo e illustrate sull’apposita pagina del portale di Ateneo dalla quale si accede anche alle specifiche iniziative per le macro aree. Le iniziative sono coordinate da un gruppo di lavoro formato dal Delegato del Rettore all’orientamento, dai Delegati all’orientamento di Dipartimento e dal personale di un’apposita unità organizzativa (U.O.C. Orientamento). La progettazione ed erogazione delle attività di orientamento, sviluppate dalla U.O.C., sono certificate secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015.
Attività ordinaria, news e iniziative aggiornate sono consultabili sull’apposita pagina
Orientamento in itinere
Le iniziative di tutorato sono organizzate a livello di Ateneo secondo il piano annuale del tutorato, annualmente definito dalla Commissione di Ateneo per il Tutorato e approvato dal Senato Accademico. Il Servizio di Tutorato contribuisce all'orientamento in itinere con la finalità di aumentare la regolarità delle carriere e ad individuare le criticità che concorrono a determinare gli abbandoni. La gestione amministrativa del servizio di tutorato studentesco è certificata secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2015 - ed assicurata nell’ambito dei servizi per il diritto allo studio da un’apposita unità organizzativa.
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella redazione di un elaborato scritto sotto la guida di un supervisore, secondo quanto previsto dal Regolamento didattico del corso di studio. L'elaborato richiede la raccolta e l’elaborazione critica di materiale bibliografico e/o di dati inerenti contenuti culturali e professionali del corso di laurea o nell’ambito di tirocini o progetti formativi promossi all'interno o all'esterno dell'ateneo.
L'attività di preparazione della relazione finale può essere svolta, sotto la guida di un docente supervisore, anche in strutture pubbliche o private con le quali siano state stipulate opportune convenzioni.
Modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale è obbligatoria e consiste nella predisposizione e presentazione di una relazione, alla quale corrisponde l’attribuzione di tre crediti formativi universitari.
L’argomento della relazione finale è attribuito, su istanza dello studente o della studentessa interessato/a, da un/a componente del personale docente o ricercatore del Dipartimento di Giurisprudenza o di Economia e Management che svolge il ruolo di supervisore.
L’accoglimento dell’istanza è subordinato all’acquisizione, da parte del/la interessato/a, di crediti formativi relativi al settore scientifico-disciplinare di afferenza di detto personale docente o ricercatore e alla compatibilità con le disponibilità didattiche di quest’ultimo tenendo conto anche di una equilibrata ripartizione dei carichi relativi, in modo da garantire il più ampio ricorso alle competenze disponibili nei Dipartimenti.
La relazione finale può essere svolta in Italia o all’estero, secondo quanto disposto dal Regolamento per la preparazione di tesi o relazioni finali all’estero.
La relazione può riferirsi alle attività di tirocinio, o all’approfondimento di tematiche affrontate negli insegnamenti seguiti dallo/a studente.
L’ammissione alla prova finale richiede l'acquisizione di tutti i crediti previsti dall’ordinamento didattico, con l'esclusione dei tre acquisibili con la prova stessa.
I termini di scadenza, le procedure e la documentazione da produrre ai fini dell'ammissione all'esame finale sono resi noti sul sito web di Ateneo. Ai fini dell’equilibrata distribuzione del carico di lavoro fra il personale docente dei Dipartimenti, lo svolgimento del tirocinio formativo non comporta l’automatica attribuzione della relazione finale da parte del personale docente che abbia assunto il ruolo di tutor accademico.
Le sessioni di laurea si svolgono secondo il calendario approvato annualmente dal Consiglio del corso di studio. La discussione della prova finale è regolamentata dall’art. 27 del Regolamento di Ateneo.
La commissione per la discussione della prova finale, ai sensi dell’art. 27 del Regolamento didattico di Ateneo, è composta da almeno cinque membri, tra cui il/la supervisore, e viene nominata dalla Direzione del Dipartimento di Giurisprudenza. Nella composizione della medesima, deve essere in ogni modo garantita la maggioranza del personale docente di ruolo ai sensi del comma 2 del succitato art. 27. La commissione è presieduta dall’appartenente al corpo docente di prima o seconda fascia con maggiore anzianità di ruolo ovvero dal Direttore o dalla Direttrice del Dipartimento o dal/dalla Presidente del Consiglio del corso di studio se presente. Il/la Presidente garantisce la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal Consiglio del corso di studio.
La commissione si riunisce in seduta pubblica ai sensi del comma 7 dell’articolo 27 del Regolamento didattico di Ateneo.
Preso atto della prima valutazione del/la supervisore, la commissione procede alla valutazione della relazione finale presentata dal/la candidato/a.
Nel caso di sopravvenuta impossibilità da parte di un/a componente della Commissione di laurea a essere presente ai lavori, per gravi ed eccezionali motivi, lo/a stesso/a è tenuto/a a darne immediata comunicazione alla Direzione del Dipartimento con indicazione degli specifici motivi.
Se si tratta di personale docente che svolge il ruolo di supervisore, a tale comunicazione deve essere allegata una sintetica valutazione dell'elaborato del candidato e una proposta di punteggio secondo i criteri di valutazione stabiliti dal Consiglio del corso di studio.
Ai fini della valutazione finale, la commissione deve accertare il livello di maturità complessiva raggiunto dal/la candidato/a. La prova finale è disciplinata con apposito Regolamento, al quale si rinvia.
Per informazioni sull'attività didattica
U.O.C. Servizi Didattici - Giurisprudenza
Via San Faustino, 41 - Via delle Battaglie, 58 - 25121 Brescia
Per informazioni su iscrizioni, tasse, trasferimenti, certificati, carriera
U.O.C.C. Segreteria Studenti
Via San Faustino, 74/B - 25122 Brescia